di Giulia Crivelli
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Louis Vuitton ha scelto l’Epifania per aprire il nuovo spazio milanese, a due passi da piazza San Babila e dall’imbocco di via Montenapoleone, dove si trova lo storico flagship della maison. Luogo simbolo del centro di Milano, l’ex Garage Traversi è una sorta di “ponte” tra i diversi progetti retail di Vuitton per il quadrilatero del lusso, dove sono in corso i lavori di rinnovo della storica sede di Palazzo Taverna. Nello scorso aprile, durante il Salone del mobile, Vuitton aveva dato un “assaggio” del nuovo spazio, allestendo al suo interno l’esposizione della collezione di mobili e complementi d’arredo Objets Nomades ,
I nuovi spazi (l’indirizzo preciso è via Bagutta 2) si sviluppano su tre livelli: il piano terra e il secondo piano sono dedicati al retail (rispettivamente, donna e uomo), mentre il primo piano è destinato a ospitare progetti speciali della maison con un calendario che alterna pop up immersivi ad esibizioni dalla vocazione artistica e culturale. Vista la concomitanza, il 6 gennaio, con il lancio mondiale della collezione Louis Vuitton x Yayoi Kusama , il primo progetto speciale è un allestimento immersivo ispirato all’arte e ai motivi ricorrenti dell’artista giapponese (foto in alto, riconoscibile dai capelli rossi), come i suoi pois ossessivi e ripetuti che invadono lo spazio e contaminano tutte le superfici offrendo ai visitatori un’esperienza unica e distopica, circondati dal motivo Infinity Dots a pois giallo e nero e dalle Metal Ball, le maxi sfere in metallo su cui si riflette lo spazio, moltiplicandosi all’infinito.
All’interno dello spazio, in contemporanea mondiale, si possono vedere (e comprare) i prodotti frutto della collaborazione tra Vuitton e Yayoi Kusama, radicata nell’iconoclastia e nella reciproca ammirazione dell’artigianato e dell’eccellenza: borse, scarpe e abbigliamento femminile e maschile, occhiali da sole, fragranze e gioielli, quasi tutti gli universi di Louis Vuitton sono contaminati dai motivi e dalle “immaginazioni dell’infinito” dell’artista giapponese. Il richiamo è forte a partire dalla facciata dell’edificio che presenta le vetrine speciali con il tema Infinity Dots e sulla terrazza dominano tre zucche giganti dai colori accesi, ispirate al celebre tema Pumpkins dell’artista, e lo stesso vale per le vetrine a bordo strada (foto in alto).
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Gli spazi si distinguono con identità cromatiche ben precise che esaltano il contrasto con quelli della struttura originale: un’intensa sfumatura che va dal giallo al fucsia al piano terra, quello dedicato all’universo femminile, mentre il profondo blu klein domina il secondo piano, dedicato alle collezioni maschili. Il concept è volto ad esaltare, e allo stesso tempo proteggere, la scatola architettonica originale degli anni 30 mediante l’utilizzo di un sistema di pareti curve che lascia a vista le monumentali travi a ventaglio in cemento armato. «I clienti sono invitati a un’esperienza di acquisto unica, dove, circondati da arredi vintage del patrimonio del design italiano, opere d’arte, oggetti dell’archivio storico di Louis Vuitton e savoir-faire artigianale», si legge in una nota della maison.
Il 15 dicembre Vuitton aveva aperto aperto a Parigi LV Dream , proprio di fianco alla sede storica della maison in 2, rue du Pont-Neuf. Uno spazio espositivo con annesso gift shop e cioccolateria con caffetteria in collaborazione con lo Chef-Pâtissier dello Cheval Blanc Paris, Maxime Frédéric. L’apertura di LV Dream celebra le collaborazioni artistiche di Louis Vuitton e presenta innumerevoli pezzi storici e creazioni contemporanee. Un
viaggio che si snoda attraverso nove stanze, molte delle quali interattive, e ripercorre il dialogo con la maison con il mondo della creazione. Il percorso espositivo è suddiviso in sezioni tematiche come “Louis Vuitton: As Seen By…”, “The World of Louis Vuitton According to Rei” e “Leather Goods in Fashion”. Due ritratti di Louis Vuitton realizzati da Alex Katz e Mister Cartoon, mai esposti al pubblico, aprono la mostra. “The World of Vuitton According to Rei”, una sala dedicata a Rei Kawakubo, direttrice artistica di Comme des Garçons, che ha ideato due capsule per Louis Vuitton: Party Bags nel 2008 e Bags With Holes nel 2014. In questa stanza l’allestimento invita i visitatori ad entrare in relazione con lo spazio circostante e a sentirsi come se fossero effettivamente all’interno delle borse.
Giulia Crivelli
fashion editor
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