Ucraina, cade elicottero e muore ministro: chi è Denys Monastyrskyi
«Sono in contatto con i nostri militari. La situazione al fronte rimane difficile, l’epicentro delle battaglie più brutali è nel Donbass. Stiamo gradualmente registrando un aumento del numero di bombardamenti e tentativi di azioni offensive da parte degli occupanti. Grazie a tutti i nostri combattenti che mantengono le posizioni». Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo videomessaggio serale. Lo riporta Ukrainska Pravda.
Ci sarà venerdì, in occasione della riunione a Ramstein, in Germania, del Gruppo di Contatto sull’Ucraina, l’annuncio di un nuovo consistente pacchetto di aiuti militari Usa a Kiev. Lo riferiscono funzionari dell’Amministrazione Biden citati da Politico. Nel pacchetto, che comprenderà anche veicoli corazzati da combattimento, probabilmente gli Stryker prodotti dalla General Dynamics Land Systems, non dovrebbero essere inseriti i carri armati M1 Abrams, il carro da battaglia da 60 tonnellate dell’Esercito Usa.
L’amministrazione Biden sta considerando la tesi secondo cui Kiev ha bisogno di potenza bellica per colpire la Crimea, la penisola ucraina annessa dalla Russia nel 2014. Lo scrive il New York Times. Per anni gli Stati Uniti hanno insistito sul fatto che la Crimea fosse ancora parte dell’Ucraina. Eppure la Casa Bianca ha mantenuto una linea ferma dall’invasione russa dell’Ucraina, rifiutandosi di fornire a Kiev le armi di cui ha bisogno per prendere di mira la penisola, che Mosca ha utilizzato come base per lanciare attacchi devastanti. Adesso la sensibilità starebbe cambiando.
Gli Stati Uniti hanno espresso preoccupazione per le manovre militari congiunte di Russia e Bielorussia. Lo ha detto il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale Usa, John Kirby, dicendo che Minsk ha fornito un sostegno ''tangibile e dimostrabile'' dell'attacco russo all'Ucraina. ''Vediamo queste esercitazioni e le monitoriamo come abbiamo fatto in passato'', ha spiegato dicendo di osservare quanto accade ''con preoccupazione''.
“Questo non è un incidente perché è dovuto alla guerra e la guerra ha molte dimensioni non solamente sul campo di battaglia. In guerra non ci sono incidenti , questi sono tutti risultati della guerra”. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, intervenendo al forum economico di Davos in videocollegamento.
Il presidente ucraino Zelensky in video collegamento con il Forum di Davos . (Photo by Fabrice COFFRINI / AFP)
“Jill e io inviamo le nostre più sentite condoglianze alle famiglie di tutte le persone uccise nel tragico incidente in Ucraina, tra cui il ministro degli Interni Denys Monastyrsky e altri alti funzionari del governo ucraino”. Lo scrive Joe Biden in una nota a proposito dell'elicottero precipitato nell'est di Kiev. “Nei nostri cuori sono anche i tanti civili che sono stati uccisi o feriti, i bambini e le loro famiglie”, sottolinea il presidente americano. “Riformatore e patriota, Monastyrsky ha difeso la volontà del popolo ucraino. Continueremo a onorare quell'eredità attraverso gli sforzi per rafforzare le istituzioni ucraine e sostenendo il popolo ucraino per mantenere accesa la fiamma della libertà”. “Oggi preghiamo per la guarigione dei feriti e per dare conforto a coloro che hanno perso i propri cari. Gli Stati Uniti stanno dalla parte del popolo ucraino di fronte a questa tragedia, e per tutto il tempo necessario”, ha aggiunto Biden.
Gli Stati Uniti “non sanno cosa abbia causato l'incidente all'elicottero nella periferia di Kiev”. Lo ha detto John Kirby, portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, definendo “devastante” la notizia della morte di 14 persone tra le quali un bambino. “Aspettiamo i risultati delle indagini che stanno conducendo gli ucraini”, ha aggiunto.
“La difesa anti-aerea rimane una priorita’ per l’Ucraina”. Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, in un briefing virtuale con la stampa, anticipando che l’argomento sara’ discusso alla prossima riunione del Gruppo di contatto, venerdi’ nella base militare di Ramstein in Germania. “Stiamo cercando di fare avere alle forze di Kiev il piu’ vasto mix possibile di sistemi di difesa anti-aerea in modo che abbiano opzioni e possano ’stratificare’, ’layering’, si dice in questi casi”, ha sottolineato Kirby.
La Germania potrebbe decidere già nelle prossime ore in merito all’invio di carri armati Leopard all’Ucraina. Lo rivela la Bild, secondo cui una decisione potrebbe essere presa a ridosso del Gruppo di contatto per l’Ucraina in programma a Ramstein questo venerdì. “La pressione degli Stati Uniti sta aumentando e dalla scorsa settimana c’è stato un nuovo tono”, ha detto un politico straniero a Bild. La Cancelleria federale starebbe lavorando “in un circolo ristretto e con la massima segretezza” alla progettazione di un piano per l’invio di Leopard per l’Ucraina che coinvolge anche il ministro degli Affari speciali, Wolfgang Schmidt, e il nuovo ministro della Difesa Boris Pistorius. Allo studio diverse soluzioni. O un ’sì’ generale alla consegna dei carri armati Leopard 2 tedeschi, o il via libera per la consegna dei carri armati Leopard 2 dalla Polonia e da altri paesi dell’Ue disponibili, o una licenza di esportazione per un massimo di 100 carri armati Leopard 1 tedeschi dalle scorte già presenti. È anche possibile una combinazione delle varianti, ha detto un membro del Bundestag a Bild.
’’Gli Stati Uniti e la Gran Bretagna sono uniti contro la guerra illegale di Putin in Ucraina’’. Lo si legge in una nota del ministero degli Esteri del Regno Unito diffusa via Twitter al termine dell’incontro tra il capo della diplomazia britannica James Cleverly e il suo omologo statunitense, Antony Blinken, a Washington. I due “hanno deciso di approfondire i legami diplomatici e di sicurezza dei nostri due Paesi per garantire che, alla fine, vinca il popolo ucraino”, recita il tweet.
“In questa giornata difficile per l’Ucraina i nostri amici continuano a sostenerci. Grazie a Justin Trudeau e ai canadesi per il nuovo pacchetto di aiuti alla difesa annunciato oggi a Kiev”. Lo ha scritto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Oggi l’esercito ucraino ha bisogno più che mai di 200 mezzi blindati di trasporto truppe. Insieme ci stiamo muovendo verso la vittoria!”, ha aggiunto.
“”La guerra non ha un bell’aspetto, non è stata buona fin dall’inizio, e in inverno rallenta per regioni conosciute e comprensibili”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intervenendo al forum economico di Davos in videocollegamento.
“L’Ucraina ha bisogno di armi, i russi sono ancora forti e stanno preparando ora l’offensiva dei prossimi mesi, ecco perché ha bisogno di armi, armi e ancora armi, specialmente tank e missili: l’ultimo pacchetto di aiuti militari non è abbastanza. In mesi o settimane ci sarà l’ennesimo momento cruciale di questa guerra e si capirà se l’Ucraina sopravvivrà o no”. Lo ha detto il presidente polacco Andrei Duda a Davos.
“La posizione della Nato non è cambiata, l’Ucraina diventerà un Paese membro”. Lo ha detto Il Segretario Generale della Nato Jens Stoltenberg a Davos.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha scritto una lettera al suo omologo cinese Xi Jinping per “dialogare”. Lo ha annunciato oggi la moglie Olena Zelenska, che ha consegnato la missiva alla delegazione cinese presente al Forum di Davos. “E’ un gesto e un invito al dialogo”, ha dichiarato Zelenska durante una conferenza stampa in Svizzera, dopo aver accennato poco prima alla lettera, aggiungendo di “sperare sinceramente che ci sia una risposta a questo invito”. La delegazione cinese a Davos è guidata dal vice premier Liu He.
Gli Stati Uniti si accingono ad annunciare nei prossimi giorni uno dei più ampi pacchetti di aiuti militari finora inviati in Ucraina, che non comprenderebbe però i carri armati avanzati richiesti da Kiev. E’ quanto riporta la Cnn citando due fonti militari Usa. Washington appare resistere alla richiesta ucraina che invece è stata accolta da Regno Unito e Polonia. Londra ha annunciato che invierà 12 dei suoi Challenger 2, avviando una nuova fase negli aiuti forniti a Kiev e superando quella che finora era apparsa una linea rossa per gli Stati Uniti e gli alleati europei.
Il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres ha affermato che la guerra in Ucraina «potrebbe non finire nell’immediato futuro» e ha chiesto pertanto di continuare a mostrare solidarietà ai cittadini che stanno subendo in prima persona le devastazioni dell’invasione lanciata nel febbraio 2022 dal presidente russo Vladimir Putin. «Ci sarà una fine, ma non la vedo nell’immediato futuro», ha detto Guterres, pessimista sul fatto che possa esserci «in questo momento» un dialogo «serio» tra le autorità ucraine e russe. «Serve una soluzione basata sul diritto internazionale che rispetti l’integrità territoriale», ha aggiunto. In tal senso, dal World Economic Forum di Davos, in Svizzera, Guterres ha sottolineato che le due parti hanno «idee diverse su molti temi e questo rende difficile trovare una soluzione».
Gli Usa annunceranno nei prossimi giorni un nuovo massiccio pacchetto di aiuti all’Ucraina, uno dei più corposi fino inviati a Kiev. Lo hanno anticipato alla Cnn funzionari dell’Amministrazione Biden. Tuttavia, nel pacchetto non dovrebbero essere compresi carri armati, nonostante le richieste ucraine e nonostante Regno Unito e Polonia si siano invece detti favorevoli. In particolare, Londra ha annunciato l’invio di 12 carri Challenger 2, mentre Varsavia prevede l’invio di carri Leopard.
«In questo giorno difficile per l’Ucraina, i nostri amici continuano a sostenerci. Grazie Justin Trudeau e le persone canadesi per un altro pacchetto di aiuti alla difesa annunciato oggi a Kiev da Anita Ananda. Oggi l’esercito ucraino ha bisogno più che mai di 200 carri armati Apc. Insieme ci stiamo muovendo verso la vittoria!». Con queste parole il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, ringrazia il primo ministro e la ministra della Difesa canadesi per la fornitura a Kiev di 200 carri armati.
«La Germania è tra i Paesi che supportano maggiormente l’Ucraina, dietro agli Stati Uniti. Stiamo aiutando Kiev con molti armamenti e continueremo ad aiutare l’Ucraina finanziariamente». Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz nel suo intervento al World Economic Forum di Davos, rispondendo a una domanda sulla possibile decisione da parte della Germania di consegnare i carri armati Leopard all’Ucraina. «I sistemi di armamenti che abbiamo inviato in Ucraina sono molto efficaci. Come i sistemi lanciarazzi a lancio multiplo o altri sistemi per la difesa anti-aerea. Lavoriamo insieme ai nostri alleati sulle strategie e prenderemo sempre decisioni insieme. Va evitato che questa diventi una guerra tra Nato e Russia. Il nostro desiderio è che l’Ucraina sia indipendente e prosegua il suo percorso per l’ingresso nella Ue», ha detto Scholz.
Lo schianto dell’elicottero sul quale viaggiava il ministero degli Interni ucraino oggi a Bovary, vicino a Kiev, è «una nuova tragedia» per l’Ucraina in guerra. Lo ha detto il Segretario generale della Nato Jens Stoltenberg nel corso di una intervista alla Cnn a margine del World Economic Forum di Davos. «Se vogliamo la pace, se vogliamo una soluzione pacifica negoziata, allora dobbiamo fornire ulteriore sostegno militare a Kiev», ha proseguito Stoltenberg, sottolineando che c’è bisogno di «un aumento significativo» di armi in quello che è un momento cruciale dell’invasione russa. In quest’ottica, ha aggiunto, è in corso un «dialogo costante» tra gli alleati sulla fornitura a Kiev di armi avanzate.
La Germania sosterrà l’Ucraina «per tutto il tempo necessario». A ribadirlo, intervenendo al Forum Economico di Davos, è stato il cancelliere tedesco Olaf Scholz. «L’Ucraina si sta difendendo con grande successo e coraggio impressionante», ha proseguito il cancelliere, sottolineando come gli sforzi messi in atto da Kiev, associati alla risposta degli alleati internazionali di Kiev, abbiano portato la Russia ad aver già «completamente fallito nel raggiungere i suoi obiettivi imperialisti».
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz al World Economic Forum di Davos. (REUTERS/Arnd Wiegmann)
Il Canada invierà all’Ucraina 200 veicoli corazzati Apc. Lo ha annunciato la ministra della Difesa canadese Anita Anand, in visita a Kiev, come riferisce Cbc. «Oggi sono lieto di confermare il nostro prossimo pacchetto di aiuti militari», ha detto Anand, «i veicoli offrono tecnologia all’avanguardia e best-in-class e le armi possono essere facilmente montate su di essi. Questi veicoli consentono anche il trasporto sicuro di personale e attrezzature».
«Mi piacciono gli italiani, sono molto simili ai russi, e ai russi piace il modo di vivere italiano. Non riesco a vederli come gente che costruisce muri e barriere. L’atteggiamento di scontro (con la Russia) è stato imposto all’Europa», e quindi anche all’Italia. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov rispondendo a una domanda dell’agenzia Ansa.
La ministra dell’Interno tedesca, Nancy Faeser ha annunciato oggi di aver offerto “il sostegno” della Germania all’Ucraina per l’inchiesta avviata per chiarire le cause dell’incidente che ha coinvolto un elicottero, precipitato a Brovary, vicino Kiev e nel quale sono morte 18 persone, tra cui il ministro dell’Interno, Denys Monastyrsky. “L’incidente è una notizia terribile”, ha affermato, dicendosi molto “rattristata” per la morte del suo omologo e dei suoi collaboratori e per il fatto che tra le vittime ci siano dei bambini.
Il capo della polizia nazionale ucraina Ihor Klymenko è stato nominato ministro degli Interni ad interim dopo la morte di Denys Monastyrsky insieme al suo vice, Yevhen Yenin, nello schianto di un elicottero a Brovary, vicino Kiev. Lo rivela il Kyiv Post.
Gli Stati Uniti annunceranno nei prossimi giorni uno dei più grandi pacchetti di armi destinati all’Ucraina che non comprenderebbe ancora tuttavia i carri armati richiesti da Kiev. Lo riferiscono due funzionari Usa alla Cnn. Nonostante in questi giorni la Gran Bretagna e la Polonia abbiano annunciato l’invio di tank alle forze ucraine, gli Stati Uniti sono ancora restii. Ufficialmente il Pentagono ritiene che il problema non sia tanto un’escalation del conflitto ma la difficolta’ a operare i carri armati Abrams.
In Ucraina la vittoria della Russia è “inevitabile”. Lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putin, durante una visita allo stabilimento di Obukhov dell’azienda Almaz-Antey che produce armi e sistemi di difesa. Lo riporta l’agenzia Tass. “Per quanto riguarda il risultato finale e la vittoria, che è inevitabile, ci sono diverse cose che non sono andate da nessuna parte e che sono alla base della nostra vittoria”, ha detto Putin, “sono l’unità e la coesione del popolo russo e in generale della Russia multinazionale, è il coraggio e l’eroismo dei nostri combattenti in un’operazione militare speciale e in prima linea e, naturalmente, il lavoro del complesso industriale della difesa, di imprese come la vostra”.
“Nel farmi interprete dei sentimenti di partecipe vicinanza del popolo italiano desidero porgere le espressioni del più sincero cordoglio a Lei, Signor Presidente, al governo e all’amico popolo ucraino, già provato in questi mesi da immani lutti e gravissime sofferenze a causa della brutale aggressione russa. Il nostro pensiero va alle famiglie delle vittime, incluse quelle dei bambini di una scuola locale coinvolti nella caduta dell’elicottero, mentre auguriamo ai feriti un pronto e completo ristabilimento”. Così il capo dello Stato Sergio Mattarella in un messaggio di cordoglio al Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.
Al momento non c’è chiarezza sul bilancio dello schianto dell’elicottero avvenuto stamattina a Brovary, nella regione di Kiev, in cui sono morti anche il ministro dell’Interno dell’Ucraina, il suo primo vice e il segretario di Stato. Il governatore di Kiev, Oleksii Kuleba, ha riferito di 18 morti fra cui 3 bambini, ma il servizio ucraino di emergenza ha parlato di 15 morti. Al momento non è possibile confermare se questo ultimo dato sia un bilancio non ancora aggiornato o se si tratti di un bilancio rivisto al ribasso. Lo schianto è avvenuto vicino a un asilo.
Aumentare gli aiuti militari all’Ucraina e garantire un seggio permanente per l’Ue nel Consiglio di Sicurezza Onu: questi alcuni dei punti chiave delle relazioni annuali sulla politica estera e di sicurezza comune (Pesc) e sull’attuazione della Politica di Sicurezza e Difesa Comune (Psdc) approvate dall’Eurocamera. La Plenaria ha dato via libera anche all’inserimento di alcuni emendamenti al testo. Uno di questi chiede all’Ue di fare pressioni sul Cancelliere tedesco Olaf Scholz per la consegna all’Ucraina dei carri armati Leopard 2.
Il presidente russo Vladimir Putin ha definito la sanguinosa invasione dell’Ucraina che lui ha ordinato “un tentativo di fermare la guerra” nel Donbass iniziata nel 2014. Lo riporta l’agenzia Interfax. Si stima che decine di migliaia di persone, tra cui moltissimi civili, siano morte nel conflitto in Ucraina dopo l’invasione da parte delle truppe russe iniziata nel febbraio dello scorso anno. “Tutto ciò che stiamo facendo oggi, anche nel corso dell’operazione militare speciale, è un tentativo di fermare questa guerra” nel Donbass. “Questo è il significato della nostra operazione”, ha dichiarato Putin in un incontro dedicato all’assedio di Leningrado.
In Ucraina “siamo ancora molto lontani dalla pace”, “ci sarà una fine della guerra ma non la vedo nell’immediato futuro” perché “al momento non penso che ci siano le condizioni per negoziare una pace nel breve termine”. Lo ha detto il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, parlando al Forum di Davos. Secondo Guterres, il problema è che “l’invasione russa dell’Ucraina, in violazione del diritto internazionale, ha creato una situazione in cui due parti hanno un disaccordo di fondo sul passato” ed è “difficile placare un disaccordo sul passato”.
“Collaboriamo a livello internazionale alla creazione di un Codice dei crimini di guerra anche per la gestione di quelli commessi in Ucraina”, dove “non c’è alcun dubbio su chi sia l’aggressore e l’aggredito, sono stati commessi reati infami contro la popolazione”. Lo annuncia il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, concludendo la sua Relazione sull'amministrazione della giustizia al Senato. “È stata istituita una commissione con il compito di elaborare un progetto di codice dei crimini internazionali ad hoc, con valenza simbolica e non”, spiega Nordio, parlando di “un intervento normativo indefferibie per assicurare il perseguimento anche nella giurisdizione italiana dei crimini contro l’umanità e di guerra e realizzare la complementarietà con lo statuto della Corte penale internazionale”.
“La scelta di introdurre nel nostro ordinamento un codice ad hoc ha una forte valenza simbolica: si vuole mettere in luce che l’oggetto della tutela sono i beni giuridici estremi e universali, che si pongono fuori dall’ordine comune della normale vita sociale, in quanto collegati a situazioni di eccezionalità, come l’atrocità dei crimini commessi nell’attuale conflitto in Ucraina dimostra”. Parlando del Codice per i crimini internazionali a cui si sta lavorando Nordio ha assicurato anche il compiuto adempimento degli obblighi internazionali assunti dall’Italia con la ratifica dello Statuto di Roma, istitutivo della Corte penale internazionale.
Il ministro della Giustizia Carlo Nordio in Senato durante l'informativa sull’amministrazione della giustizia, Roma, 18 Gennaio 2023 (foto Ansa/Lami)
Gli Stati Uniti “per perseguire il loro percorso di dominio”, “hanno bisogno di ciò che stanno facendo ora, non una mobilitazine parziale ma completa del campo occidentale”. È quanto ha affermato il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, in conferenza stampa, come riporta l’agenzia Tass. “Gli americani non sono abbastanza forti”, ha aggiunto Lavrov che ha sottolineato come il primo obiettivo degli Stati Uniti sia “contenere la Russia e la Cina”.
Testimoni oculari hanno riferito che c’è stata un'esplosione a bordo dell'elicottero dei Servizi di emergenza ucraini caduto oggi a Brovary, alle porte di Kiev: lo riporta Espreso Tv. “La gente riferisce che c’è stata una forte esplosione e che l'elicottero ha volteggiato più volte in aria e solo dopo è caduto. La Procura generale ha già aperto un’inchiesta. Gli investigatori stanno lavorando sul posto...”, ha osservato l'inviato dell'emittente, Dmytro Didora, riporta il sito di Espreso Tv.
Il primo ministro ucraino, Denys Shmyhal, ha annunciato di aver dato “immediatamente” disposizione per l’apertura di un’ “inchiesta dettagliata” che faccia luce sulle cause dello schianto dell’elicottero a Brovary, vicino Kiev, nel quale hanno perso la vita, tra gli altri, il ministro ucraino dell’Interno, Denys Monastyrskyi, ed il suo vice, Yevgeny Yenin.
“Una grande perdita per la squadra di governo e per l’intero Stato”, ha commentato Shmyal su Telegram. Intanto un portavoce dell’Aeronautica militare ucraina, Yuriy Ignat, ha spiegato che ci vorrà del tempo per accertare le cause dello schianto. “Non basteranno uno o due giorni perché l’indagine di uno schianto aereo richiede del tempo”, ha affermato, secondo quanto riportano i media locali.
Vladimir Putin potrebbe annunciare fin da oggi una seconda ondata di mobilitazioni per rafforzare le forze armate del paese. La previsione è del Institute for the Study of War (Isw). Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov ha annunciato che Putin terrà un discorso a San Pietroburgo per le commemorazioni del 18 gennaio, data in cui 80 anni fa le forze sovietiche riuscirono a rompere l’assedio nazista a Leningrado. A Putin piace sfruttare le date simboliche per rivolgersi al popolo russo, e alcuni blogger sostenitori della strategia bellica del presidente hanno ipotizzato che coglierà questa opportunità per annunciare la mobilitazione”, afferma l’Isw, istituto con sede a Washington. Anche le intelligence ucraina e occidentale hanno ripetutamente avvertito dei preparativi per la mobilitazione di Putin previsti per metà gennaio.
“La guerra in Ucraina non dà segni di poter cessare a breve, con 18 milioni di ucraini considerati bisognosi di urgente supporto umanitario all'interno del Paese: si stima che gli afflussi improvvisi potrebbero raggiungere i quattro milioni di persone, mettendo a dura prova la capacità dell'Europa di gestire e integrare i nuovi arrivati”. Lo sostiene il Centro internazionale per lo sviluppo delle politiche migratorie - International Centre for Migration Policy Development o Icmpd - nel suo rapporto per il 2023.
“Circa 7,9 milioni di ucraini sono fuggiti in Europa dall'invasione russa del febbraio 2022 e 4,9 milioni si sono registrati nell’ambito del programma di protezione temporanea dell’Ue o di programmi simili in altri Paesi europei”. L'ultimo rapporto Migration Outlook dell’Icmpd prevede che coloro che sono arrivati l’anno scorso inizieranno a entrare nel mercato del lavoro dell’Ue in numero maggiore nel 2023, dopo che la protezione temporanea è stata prorogata fino a marzo 2024.
“Al momento stiamo valutando tutte le possibili versioni dello schianto dell’elicottero” avvenuto a Brovary, nella regione di Kiev, in cui sono morti anche i vertici del ministero dell’Interno. Lo riferisce su Telegram il procuratore generale dell’Ucraina, Andriy Kostin, aggiungendo che l’indagine viene portata avanti dal Servizio di sicurezza dell’Ucraina. Al momento da parte delle autorità non è stato dichiarato se lo schianto sia stato un incidente o risultato della guerra in corso con la Russia. Recentemente non sono stati riportati combattimenti nell’area di Kiev.
Nello schianto, che è avvenuto vicino a un asilo, sono morte secondo l’ultimo bilancio 18 persone, fra cui il ministro dell’Interno Denys Monastyrskyi, il suo primo vice Yevhen Yenin e il segretario di Stato Yuriy Lubkovich. Monastyrskyi, che era a capo della polizia ucraina e di altri servizi di emergenza, è il più alto funzionario ucraino morto dall’inizio della guerra con la Russia quasi 11 mesi fa. L’incidente è avvenuto solo 4 giorni dopo che un attacco missilistico russo su un condominio a Dnipro, nel sud-est dell’Ucraina, ha provocato 45 morti fra cui 6 bambini, l’attacco più morti civili dalla primavera.
L'elicottero precipitato vicino Kiev con a bordo il ministro dell'Interno ucraino, Denys Monastyrskyi, si stava dirigendo verso una “zona calda” del conflitto. Lo ha precisato il vice capo dell'ufficio di presidenza ucraina, Kyrylo Timoshenko, citato dai media locali.
Inquirenti e soccorritori nel luogo in cui un elicottero si è schiantato vicino a un asilo fuori dalla capitale Kiev, uccidendo sedici persone, tra cui due bambini e il ministro degli interni ucraino (foto Supinsky/Afp)
«È l’Occidente, e non l’Ucraina» a decidere eventuali negoziati di pace con la Russia. E negoziati con l’Occidente che riguardino solo l’Ucraina “non hanno senso” perché l’Occidente sta usando l’Ucraina per ottenere un “dominio totale”, con a capo gli Usa. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov. *
Oltre 9mila civili, tra cui 453 bambini, sono rimasti uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa. A dichiararlo è stato Andriy Yermak, capo dello staff della presidenza ucraina. Dall’inizio della guerra, Kiev ha inoltre registrato 80mila reati commessi dalle forze russe, ha aggiunto la stessa fonte.
L’elicottero precipitato questa mattina nella regione di Kiev era dei Servizi di emergenza statali ucraini: lo riporta la radio ufficiale ucraina Suspline. Come riportato in precedenza, a bordo del velivolo c’erano i vertici del ministero degli Interni ucraino: il ministro Denys Monastyrskyi, il primo viceministro Yevgeny Yenin e il segretario di Stato del ministero, Yuriy Lubkovich.
Gli Usa e i suoi alleati vogliono mettere in pratica “una soluzione finale” contro la Russia “come Hitler per gli ebrei”. Lo ha detto il ministro degli Esteri di Mosca, Serghei Lavrov in conferenza stampa a Mosca.
L’elicottero precipitato oggi vicino a un asilo nella regione di Kiev ha provocato 16 morti, inclusi due bambini: lo ha reso noto la Polizia. Il sito di informazione ucraino Suspilne e l’account Twitter del Kyiv Independent registrano tra le vittime dello schianto il ministro ucraino dell’Interno, Denys Monastyrsky, ed il suo vice, Yevgeny Enin.
Secondo il capo della polizia ucraina, Ihor Klymenko, nove persone si trovavano a bordo del velivolo, che è precipitato nei pressi di un asilo e di un edificio residenziale. Tra i morti ci sono due bambini. Altre 22 persone, tra cui 10 bambini, sono ricoverate in ospedale.
Nonostante la Bulgaria, ufficialmente, si sia rifiutata di consegnare armi all’Ucraina per mesi, il governo di Sofia ha approvato e consentito la consegna di diesel, munizioni e armamenti all’esercito ucraino tramite intermediari dalla primavera del 2022. Lo rivela un’inchiesta di Welt, secondo cui Kiev avrebbe chiesto ufficiosamente aiuto a Sofia ad aprile perché l'esercito ucraino aveva quasi esaurito le munizioni e il carburante di fabbricazione sovietica.
Con questa ’strategia segreta’, l'allora primo ministro Kiril Petkov ha sfidato il suo partner di coalizione, il Partito socialista, che si era opposto fermamente alla vendita diretta di armi a Kiev. Sia le munizioni sia il diesel non sono stati forniti da governo a governo, ma tramite società intermediarie in Bulgaria e all'estero. I materiali sono stati portati in Ucraina per via aerea e via terra attraverso Romania, Ungheria e Polonia. L'operazione è stata confermata da Petkov a Welt. Secondo l’ex premier “circa un terzo delle munizioni necessarie all'esercito ucraino provenivano dalla Bulgaria nelle prime fasi della guerra”.
L’elicottero precipitato oggi vicino a un asilo nella regione di Kiev ha provocato almeno cinque morti, inclusi bambini: lo ha reso noto la portavoce della Polizia nazionale della regione, Iryna Prianyshnykova, come riportano i media ucraini. “Un elicottero è precipitato, è successo vicino a un asilo. Al momento si parla di cinque persone morte”, ha detto Prianyshnykova aggiungendo che tra le vittime ci sono anche bambini. Secondo le prime informazioni, nell’asilo è scoppiato un incendio.
Un elicottero è precipitato oggi vicino ad un asilo e a edifici residenziali nella città di Brovary, nella regione di Kiev: lo ha reso noto su Telegram il governatore della regione, Oleksiy Kuleba, come riporta il Guardian. “Nella città di Brovary, un elicottero è caduto vicino a un asilo e a un edificio residenziale, ci sono vittime. Al momento della tragedia, nell’asilo c’erano bambini e dipendenti dell’istituto. Tutti sono stati evacuati. Ambulanze, polizia e vigili del fuoco stanno lavorando sul luogo dell’incidente”.
La Russia ha rapito quasi 14.000 bambini ucraini dall’inizio dell’invasione il 24 febbraio scorso: lo ha detto Daria Herasymchuk, consigliere presidenziale ucraino per i diritti dei minori e la riabilitazione, come riporta il Kyiv Independent. “Siamo riusciti a identificare e verificare i dati di almeno 13.899 bambini rapiti e deportati dall’esercito russo e, purtroppo, possiamo dire che solo 125 (di loro) sono riusciti a tornare a casa”.
Un medico è rimasto ferito in seguito ai bombardamenti russi di ieri nel distretto di Kupyan, nella regione di Kharkiv (Ucraina orientale), che hanno danneggiato un ospedale: lo ha reso noto il capo dell’amministrazione militare regionale, Oleg Sinegubov, come riportano i media nazionali. “Nel villaggio di Kivsharivka, distretto di Kupyan, l’ospedale locale è stato danneggiato dai bombardamenti. Un paramedico di 51 anni è rimasto ferito. È ricoverato in condizioni moderate”, ha detto. Secondo Synegubov, ieri i russi hanno bombardato in modo massiccio aree popolate della regione lungo l’intera linea di contatto. “Kupyansk, Vovchansk, Dvorichna, Staritsa, Novomlynsk e altri insediamenti dei distretti di Kupyansk, Chuguyiv e Kharkiv erano sotto tiro”, ha aggiunto.
È “molto probabile” che le truppe ucraine si siano ritirate dalla città orientale di Soledar. Lo riferisce l’intelligence britannica in un nuovo aggiornamento sulla guerra in Ucraina. Gli 007 di Londra ritengono che già due giorni fa le forze ucraine si sarebbero ritirate dall’area, lasciando il controllo della città nell’oblast di Donetsk all’esercito russo e al gruppo Wagner. Il rapporto prosegue sostenendo che l’esercito di Kiev avrebbe probabilmente stabilito nuove linee difensive a ovest.
È probabile che la guerra in Ucraina “andrà avanti per un po’ di tempo” ed ora è il momento di intensificare gli aiuti militari a Kiev. Lo ha affermato il segretario di Stato americano, Antony Blinken, sottolineando che combattimenti “feroci” continuano lungo il fronte orientale dell’Ucraina. I partner occidentali sono determinati a “garantire che gli ucraini ricevano ciò di cui hanno bisogno per riconquistare ciò che hanno perso e per affrontare l'aggressione russa”, ha proseguito Blinken durante una conferenza stampa a Washington con il suo collega britannico, James Cleverly. Il segretario di Stato ha quindi avvertito che la Russia continuerà a “usare l'energia per cercare di punire i Paesi che sostengono l'Ucraina”.
“Abbiamo già tre batterie di sistemi missilistici antiaerei ’Patriot’ garantite. Ma è solo l’inizio. Stiamo lavorando a nuove soluzioni per rafforzare la nostra difesa aerea”. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo videomessaggio serale. Lo riporta Ukrainska Pravda. “Ci aiuteranno a proteggere il cielo dai missili russi”, ha spiegato.
Gli Stati Uniti starebbero attingendo a un loro deposito in Israele per inviare armi all’Ucraina. Lo scrive il New York Times citando fonti americane e israeliane. Israele si è pubblicamente sempre impegnato a non fornire aiuti militari all’Ucraina per paura di danneggiare le relazioni con Mosca.
La “tragedia” di Dnipro, dove un condominio è stato distrutto da un missile, è “colpa di Kiev”. Lo ha detto l'ambasciatore della Russia all’Onu, Vasily Nebenzya, in una riunione del consiglio di Sicurezza. Lo riporta Ria Novosti.
“Un missile russo lanciato contro una struttura infrastrutturale della città è stato colpito dalle forze di difesa aerea ucraine - ha detto Nebenzya - poiché l’installazione di difesa aerea era situata in una zona residenziale in violazione del diritto internazionale umanitario, il missile abbattuto è caduto su un edificio residenziale. Se le autorità ucraine avessero ascoltato secondo i requisiti del diritto internazionale umanitario, questa tragedia non sarebbe accaduta”.
Le operazioni di salvataggio dopo che un missile russo ha colpito un condominio residenziale a Dnipro lo scorso 14 gennaio “sono state completate oggi”. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo messaggio serale. Il bilancio è di “45 morti, tra cui sei bambini, uno di soli 11 mesi, e 79 feriti”, ha spiegato il leader di Kiev. Lo riporta Unian. “Per la Russia sia i bambini piccoli che le persone pacifiche sono nemici”, ha concluso Zelensky.
“Vogliamo che gli ucraini abbiano quello di cui hanno bisogno nel campo di battaglia nei tempi piu’ rapidi possibili”: lo ha detto il segretario di stato Antony Blinken, lasciando intendere che saranno annunciati ulteriori aiuti nel corso della riunione del Gruppo di contatto sull’Ucraina che si terrà a Ramstein, in Germania.
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