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L’ombra dell’aggressione russa all’Ucraina sull’asta di Phillips

di Giovanni Gasparini

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Un catalogo modesto dall'Ottocento ad oggi senza realizzi oltre i 5 milioni di £, molti i lavori del XXI secolo. La casa d'asta conferisce le commissioni alla Croce Rossa Ucraina

4 marzo 2022
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2' di lettura

A chiudere la ripresa del mercato a Londra è stata Phillips con un catalogo di 41 lotti (dopo il ritiro di ben sei lotti) di cui 39 aggiudicati per un ricavo totale di 30milioni di sterline, comprese le commissioni per la casa d'asta, che a sua volta le ha donate alla Croce Rossa in Ucraina per un totale di 5,8 milioni di £. Un gesto quasi certamente legato al fatto che la casa d'aste è di proprietà di due multimilionari russi che potrebbero subire il peso dalle sanzioni. Le sanzioni dunque entrano direttamente nel mercato dell'arte, con effetti ancora da scoprire, poiché da un lato limitano la capacità di spesa dei compratori russi, dall'altro potrebbero spingere gli stessi a liquidare le collezioni.

Nomi noti milionari grazie alle garanzie

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A guidare l'asta un lavoro in due parti di grandi dimensioni dai colori accesi di David Hockney del 1984 ‘Self-Portrait on the Terrace' che grazie alla garanzia di parte terza è passato di mano alla stima bassa di 4-6 milioni, o 4,8 milioni di £. Seguono un'altra nota pittrice inglese, Cecily Brown, con ‘When time ran out' del 2016 che non ha bisogno della garanzia per superare la stima di 3 milioni, e il pittore di Birmingham Hurvin Anderson con ‘Handsworth Park' del 1998 salvato dalla garanzia a 1,3 milioni con le commissioni da una stima di 1,2-1,8 milioni. È finito al garante per 1,2 milioni di £ anche ‘Hugo Conditions' di Ed Ruscha del 2007.Complessivamente erano otto le garanzie di terza parte a proteggere tutti i principali lavori per stima.

Phillips, speculazione sulla pittura fresca dei giovani talenti

6 foto

Hurvin Anderson, Untitled (Handsworth Park), 1998
Cecily Brown, When Time Ran Out, 2016
Issy Wood, Chalet, 2019
Claude Monet, Le Golfe Juan, 1888
David Hockney, Self-Portrait on the Terrace, 1984
Nicolas Party, Houses, 2015

Largo alla speculazione sulla pittura fresca di artisti giovani

La prima parte del catalogo ha presentato artisti giovani e lavori degli ultimissimi anni, portando anche il record per Issy Wood con ‘Chalet' del 2019 che ha triplicato la stima alta di 150mila £ per fermarsi a 441mila £. Lungamente contesi fino a raggiungere prezzi multipli rispetto alle stime i lavori di diversi artisti e (artiste in particolare) come Lauren Quin con ‘Airsickness' del 2021 aggiudicato a 441mila £, da una stima di 30-50mila £, Doron Langberg con ‘Amy in her studio' del 2017 a 164mila £ dalla stessa stima, e Shara Hughes con ‘Crooked' del 2017 conteso fino a 627mila £ da una stima di 180-250mila £.
Nessun lavoro era garantito a parte ‘Houses' di Nicolas Party che ha sfiorato 1,5 milioni alla stima alta. Nel ‘fritto misto' del catalogo c'è posto anche per un paesaggio impressionista di Monet ‘Le Golfe Juan' del 1888 dai colori pastello, che ha superato 1,1 milioni di £ grazie alle garanzie e con le commissioni, e per un quadro di Guttuso ‘Aranceto Notturno' del 1957, insolita apparizione nei cataloghi internazionali, che supera agilmente la stima alta fermandosi a 170mila £. Oltre ai sei lotti ritirati, si contano due invenduti, fra cui una composizione astratta del 1992 di Gerhard Richter stimata 1,8-2,5 milioni di £, e una tela con scimmiette di Banksy stimata 1,5-2,5 milioni.

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