di Andrea Biondi
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Un’icona immediatamente visibile nella home page dei dispositivi, che funga da unico punto di accesso ai “Servizi di interesse generale”, in cui rientrano Rai, Mediaset ed altre emittenti commerciali, radio nazionali, Tv locali e altre reti tematiche come i neocanali. Ma anche almeno un telecomando tradizionale, quelli con il tastierino, che avrà tutti i numeri (1, 2, 3, 4, fino allo zero).
Agcom dà il via alla consultazione pubblica «sulle linee guida e sulle prescrizioni regolamentari per garantire la prominence dei servizi di media audiovisivi e radiofonici di interesse generale», si legge nel comunicato dell’Autorità. Nella sostanza sull’impianto che possa permettere ai broadcaster tradizionali di difendersi dall’assalto dei giganti dello streaming e dalle piattaforme web, arrivati a minacciare la Tv tradizionale fin dentro gli apparecchi, con le smart Tv che già alla prima schermata rischiano di smistare gli utenti lontano dai canali tradizionali.
Ecco perché l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha dato il via a questa consultazione di 3 giorni in cui, come riporta il comunicato Agcom, l’icona per i Sig (servizi di interesse generale) è prevista come obbligatoria accanto alle icone dei broadcaster tradizionali e di quelle dei servizi innovativi, alla Netflix per intendersi. «Gli editori, diversi dalla Rai e dalle emittenti nazionali generaliste, che intendono essere qualificati come “servizi di interesse generale” – spiega Agcom – dovranno presentare apposita richiesta all'Autorità entro 30 giorni dall'approvazione definitiva del provvedimento».
Il regolamento disciplina anche le modalità di installazione e le condizioni di accessibilità del sistema di numerazione automatica dei canali, «al fine di preservare la disponibilità e l'accessibilità dei contenuti fruibili tramite la piattaforma digitale terrestre». E qui sta la delicatezza di un regolamento che andrà a impattare sulle politiche di produzione dei costruttori di televisori e telecomandi, chiamati a intervenire sia nei dispositivi hardware, sia nei software.
Il sistema di numerazione automatica dovrà infatti essere installato nei televisori di nuova generazione commercializzati in Italia e «almeno uno dei telecomandi forniti congiuntamente a un dispositivo» deve presentare «i tasti numerici che consentono di accedere ai canali della televisione digitale terrestre. I canali della televisione digitale terrestre devono, inoltre, essere accessibili tramite un riquadro o icona presente nella prima finestra delle home page».
Andrea Biondi
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