Inflazione, consumi, risparmi: cosa si rischia se non si sceglie cosa fare (o si rinvia)
3' di lettura
Sono due i punti fermi connessi al nodo carovita. Il primo è che più è numerosa la famiglia, e maggiore è (e sarà) l’impatto sul suo budget: si possono registrare rincari fino a 2.500 euro. Il secondo è che comunque, alla fine, la corsa dei prezzi confermata dall’ultimo monitoraggio Istat, non risparmia nessuno: pesa sulle spalle di tutti i consumatori, single inclusi. C’è poi un terzo elemento da considerare, ed è quello che l’inflazione mette nel mirino famiglie che già sono in difficoltà: secondo le serie storiche della Banca d’Italia elaborate dalla Fabi (Federazione autonoma bancari italiani), infatti, negli ultimi 12 mesi è cresciuto di quasi 1 miliardo di euro l’ammontare delle rate non pagate relative ai mutui e ai prestiti concessi dalle banche. Insomma, piove sul bagnato.
L’Unione nazionale consumatori ha delineato qualche scenario. A fine anno una coppia con due figli avrà tirato fuori dal portafoglio 2.303 euro in più rispetto al 2021. La crisi legata alla guerra in Ucraina si fa sentire: bollette, trasporti e carrello della spesa subiscono i rincari maggiori. Le famiglie con due bambini spenderanno in media 1.052 euro in più per luce, gas e acqua, 594 euro per i trasporti, e 434 per acquistare cibo e bevande al supermercato. La stangata più forte colpirà le famiglie con più di 3 figli e le coppie di under 35 che stanno ancora costruendo la propria famiglia e di figli non ne hanno.
Per i nuclei più numerosi la batosta sarà di 2.577 euro, 475 solo per il cibo, 635 euro per i trasporti e 1.248 euro per le spese legate alla casa. Per le coppie senza figli il rincaro medio a fine anno sarà di 2.360 euro. Con un aggravio sulle spese per l’abitazione simile a quello delle famiglie numerose di 1.247 euro. Muoversi invece costerà in media 589 euro in più rispetto al 2021. L’impatto dell’inflazione sulle coppie sotto i 35 anni sarà meno deciso per quanto riguarda il carrello della spesa, che subisce un aggravio di 258 euro, il dato più basso per quanto riguarda nuclei composti da più di una persona. Ma sarà più forte sugli sfizi come ristoranti e alberghi, per i quali si calcola sborseranno in un anno 117 euro in più, una sessantina di euro a testa.
Chiaramente il costo della vita lievita con il crescere dei componenti delle famiglie. Quelle con un solo figlio vedranno un incremento della spesa annua pari a 2.159 euro. In questo caso per pagare le bollette dovranno trovare 1.055 euro in più rispetto allo scorso anno, mentre le spese per carburanti e per spostarsi dovranno mettere in conto altri 517 euro. Invece cibo e bevande alleggeriranno i portafogli di 391 euro.
L’inflazione non risparmia nemmeno i single. Quelli tra i 35 e i 64 anni vedranno un rialzo complessivo di 1.546 euro. E per una persona sola non sono pochi. Le spese per l’abitazione saranno l’ostacolo più grosso con un aumento di 908 euro. Trasporti e carrello del supermercato saliranno rispettivamente di 296 e 209 euro.
Ma quanto pesa l’inflazione per ogni voce statistica? Le bollette hanno la percentuale di rincaro più alta: il 28,3%. Subito dietro ci sono i trasporti, che comprendono l’acquisto dei mezzi, il carburante, la manutenzione e lo sharing, con un inflazione tendenziale annua all’11%. Sul gradino più basso del podio, le spese alimentari che vedono rincari del 5,8%. Servizi come ristoranti e alberghi registrano un’inflazione del 4,7%, quelli per la manutenzione della casa del 3,2 per cento.
P.I. 00777910159 Dati societari
© Copyright Il Sole 24 Ore Tutti i diritti riservati
Per la tua pubblicità sul sito: 24 Ore System
Informativa sui cookie Privacy policy