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Con i pannelli solari la resa delle colture cresce fino al 60%

di Alexis Paparo

Agricoltura, al via laboratorio sostenibilità Edison-Cesab a Fondi

In anteprima i risultati del progetto dimostrativo di Enel Green Power

27 gennaio 2023
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3' di lettura

Se l’obiettivo è la decarbonizzazione del Paese, quali sono le soluzioni agrovoltaiche che possono accelerarla in modo massivo? «Fra i modelli che oggi non necessiterebbero incentivi spicca quello della coltivazione interfilare arboricola», spiega l’ingegner Rolando Roberto.
«Strutture alte fino a tre metri, che ospitano nella parte sotto-modulo colture che beneficiano di un maggior grado di ombreggiamento e permettono di avere un’alta resa energetica e agricola». Roberto aggiunge che queste tipologie di impianti costano circa 800mila euro per megawatt installato (considerando un tassello d’impianto di almeno 5 megawatt), soluzioni più complesse risulterebbero convenienti solo accedendo a un incentivo diretto, che giustificherebbe una spesa attesa fino al 50% in più.

Due modelli

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«La parola agrivoltaico contiene un mondo – esordisce Eleonora Petrarca, responsabile business development Italia di Enel Green Power – ma possiamo immaginare due poli di progettualità. Il primo si configura su siti in cui impianti fotovoltaici di ampia scala convivono con colture o attività agropastorali che non vanno a deprimere la performance dell’impianto e possono anzi rivitalizzare i terreni. A questo modello, definibile agrivoltaico standard, in gran parte portato avanti da investitori e operatori e che non ha mediamente necessità di incentivi, se ne affianca un altro, con al centro l’azienda agricola che vuole continuare a svolgere le sue attività e diventare più green. In questo caso, si impiega una tecnologia a oggi più sperimentale, al momento non diffusa per progetti su larga scala, con pannelli alti quattro o cinque metri da terra. I due modelli non sono in competizione: al Paese serve tutto».

Il test

Nicola Rossi, responsabile Innovazione di Enel Green Power, entra nei dettagli del grande progetto dimostrativo “Sustainable Solar Park” in avanzato stato di sviluppo, i cui risultati vengono raccontati in anteprima al Sole 24 Ore del Lunedì. Svoltosi in Spagna (negli impianti di Totana, Valdecaballeros ,Augusto e Las Corchas) e in Grecia (nei siti di Pezouliotika e Kourtesi), si tratta di una sorta di test di fattibilità dell’agrivoltaico su scala industriale che ha coinvolto partner provenienti dal mondo della ricerca, dell’innovazione, dell’agricoltura e dell’industria a livello europeo.

L’aumento della resa

«Abbiamo condotto i test su porzioni di impianto da tre a sei ettari, sufficienti a livello dimostrativo, inserendo le colture fra le stringhe di pannelli, larghe abbastanza per lasciare spazio al transito dei mezzi agricoli; insieme ai nostri partner abbiamo sperimentato varie tipologie di coltivazioni, configurazioni e tecnologie fotovoltaiche, fisse o a inseguimento. Siamo arrivati a dimostrare un aumento fino al 60% della resa agricola e del peso medio dei frutti di alcune specie e un incremento in numero di frutti fino al 30%, rispetto alle aree di controllo senza impianti. Si è anche creato un microclima che ha ridotto i consumi di acqua fino al 15-20%». Beneficiano della maggiore resa colture come le erbe aromatiche – rosmarino, salvia e tè verde – orticole, come peperoni, melanzane e zucchine; fragole e succulente come l’aloe. Rossi spiega che i dati sono stati raccolti e integrati in un manuale che sarà il punto di partenza per progettare e costruire le applicazioni sul campo, tenendo conto delle specificità di ogni sito e dell’interesse dei partner agricoli a sviluppare determinate colture.

L’Open Lab

«Entro giugno partirà il primo open lab italiano nell’impianto di Bastardo, vicino a Perugia», continua Rossi. «Qui realizzeremo attività agrivoltaiche, con colture come zafferano e foraggio, introdurremo specie utili agli insetti impollinatori e, sulle api, avvieremo una sperimentazione con tecnologie di monitoraggio avanzate, in partnership con startup italiane e imprenditori locali. Coinvolgeremo scuole e centri di ricerca, per condividere le esperienze».

Petrarca conclude sottolineando che, al binario sperimentale, si affianca quello implementativo. A oggi, nel portafoglio delle iniziative Enel Green Power in Italia, vi sono oltre 70 progetti agrivoltaici, ognuno con fasi di avanzamento diverse.

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