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La nuova Anversa è in Cina: Fosun rileva l’«istituto dei diamanti»

di Sissi Bellomo

Nei diamanti blu il colore degli antichi oceani

14 settembre 2018
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1' di lettura

La terra dei diamanti? Ormai da anni non è più (solo) Anversa. È dunque un segno dei tempi che l’International Gemmological Institute (Igi) – colosso della certificazione delle pietre preziose, fondato nella città belga nel 1975 – sia finito in mani cinesi. Ad assumerne il controllo è Fosun Group, che ne ha rilevato l’80% attraverso la controllata Yuyuan, pagandolo 108,8 milioni di dollari secondo l’agenzia di stampa cinese Caixin.

Fosun, potente conglomerato con interessi che spaziano dalla finanza all’immobiliare, ha già fatto diverse incursioni nel settore del lusso: a febbraio ha rilevato il marchio francese Lanvin e in seguito ha messo gli occhi sull’italiana La Perla.

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Il gruppo cinese d’altra parte è da anni a caccia di acquisizioni, in tutto il mondo e in tutti i settori: sono suoi il Club Med e diversi edifici prestigiosi, come 28 Liberty Street a New York. Tra le partecipazioni figurano Thomas Cook e persino il Cirque du Soleil.

Fosun è anche azionista di una catena di gioiellerie greca, Folli Follie. Non è chiaro se abbia studiato possibili sinergie, ma forse l’Igi non ne ha bisogno.

L’Istituto conta 23 laboratori e scuole nel mondo e il suo ruolo è diventato più importante con la diffusione dei diamanti sintetici, quasi indistinguibili da quelli naturali.

Accelerare l’espansione in Cina – oggi il secondo mercato per le gemme, superato solo dagli Usa – è una mossa quasi certamente vincente.

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