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Inps e Inail, con il decreto del governo Tridico e Bettoni subito fuori. Ecco cosa succede adesso

di Marco Rogari

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Con il decreto legge varato dall’Esecutivo si esaurisce immediatamente il mandato degli attuali presidenti dei due enti, Pasquale Tridico e Franco Bettoni. I commissari straordinari saranno operativi entro 20 a giorni dall'entrata in vigore del Dl. Con il nuovo assetto i due direttori generali resteranno in carica per quattro anni come i cda

6 maggio 2023
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2' di lettura

L'uscita immediata, o quasi, degli attuali presidenti e l'azzeramento dei cda con la contemporanea individuazione di un commissario. È l'operazione che scatterà entro 20 giorni dall'entrata in vigore del decreto legge con «disposizioni urgenti in materia di amministrazione di enti pubblici» varato dal governo, e quindi prima della fine dele mese di maggio 2023. Una “fase transitoria” che prelude al riordino della governance di Inps e Inail. Che non prevederà più la figura del vicepresidente e che vedrà il direttore generale nominato dal cda su proposta del presidente, con un mandato quadriennale, così come quello dello stesso consiglio di amministrazione. La necessità di avviare questa riforma in tempi rapidi è il motivo ufficiale con cui il governo ha di fatto imposto al presidente dell'Inps, Pasquale Tridico, e a quello dell'Inail, Franco Bettoni, di fare immediatamente le valigie, insieme ai membri in carica dei cda dei due enti, con quello che le opposizioni e la Cgil hanno definito un grave blitz.

Subito il commissario per Inps e Inail

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Con la decadenza quasi immediata dei presidenti di Inps e Inail, non lontani comunque dalla scadenza naturale del loro mandato, e dei cda dei due enti che scatta per effetto del decreto legge varato dal governo Meloni il 4 maggio, viene previsto il ricorso alla figura di un commissario straordinario al fine di assicurare la continuità amministrativa dei due Istituti in attesa che prenda forma la nuova governance tratteggiata dall'esecutivo. I nuovi commissari saranno individuati con un decreto del Presidente della Repubblica (Dpr) che sarà deliberato dal Consiglio dei ministri su proposta del ministro del Lavoro, Marina Calderone. Le due nomine dovranno essere rese operative dal governo entro venti giorni dall'entrata in vigore del Dl e, pertanto, sicuramente prima della fine di maggio. Con l'insediamento dei due commissari decadranno automaticamente i presidenti, vicepresidenti e i cda attualmente in carica.

Compiti e funzione dei presidenti con il decollo della nuova governance

Quando diventerà operativa la nuova governance di Inps e Inail scatteranno anche alcune novità sul versante delle funzioni dei due presidenti. Che, oltre a convocare e presiedere il consiglio di amministrazione, dovranno proporre al cda la nomina di un direttore generale, dotato di specifica competenza ed esperienza gestionale.

Stop ai vicepresidenti e “mission” dei cda

Il decreto legge in entrambi gli istituti elimina la figura del vicepresidente. I cda saranno chiamati a predisporre i piani pluriennali, i criteri generali dei piani di investimento e disinvestimento, il bilancio preventivo, il conto consuntivo e, su proposta del presidente, dovranno nominare il direttore generale. I nuovi “consigli” saranno composti, per ogni ente, dal presidente dell’Istituto e da quattro membri, tutti, si precisa nel decreto legge, scelti tra persone dotate di comprovata competenza e professionalità nonché di indiscussa moralità e indipendenza. I cda restereanno in carica per quattro anni.

Mandato quadriennale anche per il direttore generale

Con il decreto legge viene portata a quattro anni anche la durata dell’incarico del direttore generale, allineandola così a quella del cda. Lo stesso decreto prevede che i direttori generali di Inps e Inail attualmente in carica decadano all’atto dell’insediamento dei rispettivi, nuovi consigli di amministrazione. Entro novanta giorni dall’insediamento, i commissari straordinari dovranno apportare le conseguenti modifiche ai rispettivi regolamenti di organizzazione e a tutti gli altri regolamenti interni. I nuovi cda, a loro volta, provvederanno, entro quarantacinque giorni dal rispettivo insediamento, alla nomina del nuovo direttore generale.


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