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Ucraina, ultime notizie. Moldavia, filorussi tentano irruzione sede governo, fermati da polizia

Russia, conclusa l'esercitazione navale con Cina e Sudafrica

La guerra dei droni sconfina in Russia, colpita da una serie di attacchi ad infrastrutture energetiche: esplosioni a Krasnodar, sul Mar Nero, in una raffineria della Rosneft. Un drone si è schiantato a Kolomna, a non più di cento chilometri da Mosca. Tensione anche per un attacco hacker a canali tv e radio, diffusi falsi allarmi per bombardamenti missilistici. Putin chiede ai servizi di sicurezza di “vigilare” contro la “feccia’ che usa le armi del ’separatismo, del nazionalismo, del neonazismo e della xenofobia”. L’anchorman russo Solovyev attacca l’Italia: “Dovete tremare”.

28 febbraio 2023
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Zelensky, intensità scontri a Bakhmut non fa che aumentare

“Oggi ha tenuto un’altra riunione dello Stavka. Di nuovo in forma estesa. Hanno riferito il GUR, il Ministero della Difesa, il Comitato Centrale, i comandanti delle direzioni. Stiamo affrontando in dettaglio la situazione su ciascuna delle linee del fronte”. Così il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky su Telegram. “La più difficile, come prima, è Bakhmut e le battaglie importanti per la difesa della città”, aggiunge spiegando che “l’intensità dei combattimenti non fa che aumentare”.

Pentagono, ad oggi nessuna prova di corruzione su aiuti Usa

Non sono state trovate prove per cui i miliardi di dollari in armamenti e aiuti inviati all’Ucraina siano finiti in giri di corruzione o nelle mani sbagliate. E’ quanto affermato dall’ispettore generale del Pentagono, Robert Storch, che ha però sottolineato come le indagini siano solo nella fase iniziale.

Storch, comparso in audizione insieme ad altri rappresentanti del Pentagono, davanti alla commissione Forze Armate della Camera dei rappresentanti, ha riferito che ad oggi, vi sono “limitate” evidenze riguardo a possibili casi di corruzione o di un uso improprio degli aiuti Usa a Kiev. Tuttavia, l’ispettore generale, pur pressato dalle domande dei membri della commissione, ha preferito non entrare nel dettaglio di indagini che sono ancora in corso.

Weber in Ucraina ”senza parole” di fronte alla distruzione russa

Il capogruppo del Ppe Manfred Weber, giunto in Ucraina assieme ad una delegazione del Ppe, ha visitato alcuni luoghi devastati dai russi durante la guerra. “Non ci sono parole per descrivere la sensazione di vedere Borodianka , Bucha e Irpin, in tale stato”, ha scritto su Twitter. “Putin le ha distrutte ma l’Europa aiuterà a ricostruire. Sosterremo l’Ucraina finché sarà necessario”, ha poi aggiunto il politico tedesco postando alcune foto.

Grossi (Aiea): “Preoccupato per Zaporizhzhia, urgente zona protezione”

Il capo dell’agenzia Onu per l’energia nucleare, Rafael Grossi, ha ribadito oggi la “preoccupazione” per la situazione nella centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia occupata dai russi, chiedendo nuovamente l’istituzione di una zona di protezione attorno all’impianto, che si trova in prossimità della linea del fronte. “Il suono dell’artiglieria presso la centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia e la perdita temporanea dell’unica linea elettrica di back up hanno nuovamente sottolineato i persistenti rischi nucleari e di sicurezza durante il conflitto nel paese”, si legge in un comunicato del capo dell’Aiea, dopo che gli esperti dell’agenzia sul posto hanno riferito di almeno 20 detonazioni nel pomeriggio di ieri vicino all’impianto. “Si tratta di un trend preoccupante che dimostra l’urgenza e l’importanza di stabilire una zona di protezione e sicurezza nella centrale di Zaporizhzhia”, sottolinea Grossi.

Moldavia, filorussi tentano irruzione sede governo, fermati da polizia

La polizia moldava si è scontrata con centinaia di manifestanti del partito filorusso Sor che cercavano di fare irruzione nella sede del governo. Diverse persone sono state arrestate. Dopo gli scontri una parte del corteo si è diretta presso il municipio di Chisinau, la capitale della Moladavia. Qui il governatore della regione di Orhei, Dinu Turcanu, del partito Sor, si è rivolto alla folla chiedendo che il governo aiuti la popolazione di fronte alla crescita dei prezzi dell’energia. La protesta, con manifestanti arrivati da tutto il paese, è stata organizzata dal Movimento per il popolo, che riunisce diverse organizzazioni fra cui il partito Sor. Il governo accusa il movimento, e in particolare il Sor, di voler “destabilizzare” la Moldavia.

A metà febbraio, la presidente europeista della Moldova, Maia Sandu, ha denunciato un complotto di Mosca per sovvertire l’ordine costituzionale, soffiando sul fuoco della protesta per il caro bollette. Il piano prevedeva anche sabotaggi, azioni violente e prese di ostaggi, con l’intervento di persone addestrare militarmente provenienti da Russia, Bielorussia, Serbia e Montenegro, ha affermato Sandu. In questo contesto, la premier Natalia Gavrilita si è dimessa per passare la guida del governo a Dorin Recean, consigliere per la Difesa di Sandu ed ex ministro dell’Interno.

Ex repubblica sovietica di 2,5 milioni di abitanti, stretta fra Romania e Ucraina, la Moldova è alle prese da anni con il problema interno dell’autoproclamata repubblica secessionista filorussa della Transnistria, dove vi sono truppe di Mosca. La tensione è salita ulteriormente con l’invasione russa dell’Ucraina. A giugno la Moldova ha ottenuto lo status di paese candidato all’Ue assieme all’Ucraina.

Per approfondire: La Repubblica di Moldova, snodo cruciale del conflitto russo-ucraino

Mosca, “drone abbattuto voleva attaccare infrastrutture civili”

Il drone UJ-22 di fabbricazione ucraina abbattuto vicino a Mosca “probabilmente era un tentativo di prendere di mira le infrastrutture civili”. A dirlo sul suo canale Telegram è il governatore regionale Andrei Vorobyov, anche se l’Ucraina non ha rivendicato la responsabilità degli attacchi all’interno della Russia. Il drone è caduto nei pressi di Guabastovo, nella regione di Kolomna, a 100 chilometri da Mosca, vicino a una sede di Gazprom, ma il gigante russo ha fatto sapere che le sue operazioni nella regione non sono state interrotte. “Non ci sono vittime o danni sul terreno”, ha aggiunto Vorobyov: “L’Fsb (il servizio di sicurezza russo) e altre autorità competenti stanno indagando”.

Altre 2 camere di tortura trovate nell’area di Kharkiv

Altre due camere di tortura sono state scoperte nella regione di Kharkiv, dove le forze russe tenevano prigionieri durante l’occupazione. Lo riferiscono i vertici della Polizia locale citati da Ukrinform, secondo cui sono ad oggi 27 i luoghi simili rinvenuti nella zona.

Zelensky incontra a Kiev il procuratore della Cpi

“I crimini commessi dalla Federazione Russa nei territori dell’Ucraina non devono rimanere impuniti, tutti i colpevoli devono essere assicurati alla giustizia”. Lo ha affermato il presidente Volodymyr Zelensky durante un incontro con il procuratore della Corte penale internazionale Karim Khan oggi, stando al canale Telegram del presidente citato da Ukrinform. Dell’incontro ha dato conto la stessa presidenza, sottolineando anche che Zelensky durante l’incontro ha rimarcato l’importanza dell’apertura prevista a breve dell’ufficio del procuratore della Corte penale internazionale in Ucraina, affermando che Kiev è pronta a facilitare il suo lavoro in ogni modo possibile. Il presidente ucraina ha anche parlato della grande importanza per la società ucraina, in particolare per le generazioni future, di vedere una reazione ai casi di deportazione di bambini ucraini dai territori occupati del Paese. Da parte sua Karim Khan ha affermato che la Corte penale internazionale è pronta a una cooperazione a tutto campo: “Siamo pronti ad accelerare il nostro lavoro affinché gli ucraini e le persone di tutto il mondo vedano che sia fatta giustizia il prima possibile e affinché gli autori vengano puniti”, ha spiegato.

Finlandia, iniziati i lavori per il muro al confine con Russia

In Finlandia sono iniziati i lavori per costruire il muro al confine orientale con la Russia. Si è cominciato ieri, riferisce il giornale locale Yle, con la rimozione degli alberi su entrambi i lati del valico di frontiera di Imatra e si procederà ad issare tre chilometri di recinto per testare se resisterà alle gelate invernali o un eventuale massiccio afflusso di persone da est. Questa prima parte di muro di prova dovrebbe essere pronta a giugno. A novembre, tra le crescenti tensioni con la Russia per l’invasione in Ucraina, il governo finlandese aveva presentato un piano per blindare il suo confine con una recinzione di 200 chilometri sui 1.300 chilometri totali della sua frontiera: oltre tre metri con filo spinato, telecamere per la visione notturna, luci e altoparlanti.

Il cantiere è iniziato “con il taglio di alberi e proseguirà con la costruzione di una strada e l’installazione di una recinzione”, hanno poi indicato le guardie di frontiera in un comunicato. La costruzione di ulteriori 70 chilometri di recinzione è prevista tra il 2023 e il 2025, principalmente nel sud-est del paese nordico. In totale, si prevede di erigere recinzioni di 200 chilometri, con un impegno stimato in 380 milioni di euro. Le barriere metalliche, alte tre metri, saranno coperte con filo spinato, con telecamere per la visione notturna, lampade e altoparlanti in luoghi ritenuti sensibili. L’ultima fase dei lavori dovrebbe concludersi nel 2026.

Gli attuali confini finlandesi sono protetti principalmente da barriere di legno, progettate per impedire il movimento del bestiame. Ma a luglio le autorità di Helsinki avevano modificato una legge sulle guardie di frontiera per facilitare la costruzione di barriere più solide. Temendo che Mosca utilizzasse i migranti come arma per esercitare pressioni nei confronti del Paese candidato alla Nato. A settembre, tra l’altro, i cittadini russi si erano riversati in Finlandia dopo la mobilitazione per l’Ucraina annunciata da Vladimir Putin. Anche Estonia, Lettonia e Polonia hanno aumentato o intendono aumentare la sicurezza ai loro confini con la Russia.

Il conduttore russo Solovyev attacca l’Italia, “bastardi”

L’anchorman della tv russa Vladimir Solovyev, magnate e amico di Putin, ha rivolto un duro attacco all’Italia in un video postato anche sul suo account Twitter in cui definisce “bastardi” gli alleati dell’Ucraina. “Chissà se a Milano si ricordano come baciavano le mani dei soldati russi”, ha detto, senza mezzi termini, durante una diretta tv. Il conduttore si riferiva alla campagna italiana di Suvorov nel nord Italia tra l’aprile e il settembre 1799, quando il generale russo, a capo dell’armata russo-austriaca, sconfisse l’esercito francese costringendolo a lasciare Milano.

“Se parliamo seriamente - ha detto - se capiamo davvero qual è la posta in gioco, allora lasciateli tremare i bastardi. Poi ci sarà un’altra traversata delle Alpi, se è necessario. Pensate al monumento a Suvorov, e chissà se a Milano si ricordano come baciavano le mani dei soldati russi. Se fate i maleducati con noi, voi bastardi, dovete tremare. I russi partono piano, ma poi vanno veloce”.

Putin firma legge per sospensione New Start

Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato oggi la legge che sospende la partecipazione al trattato New Start per la riduzione delle armi strategiche. Lo rende noto l’agenzia stampa Tass. La legge entra in vigore immediatamente. In base alla legge, sarà Putin a decidere l’eventuale ripresa della partecipazione al trattato. Il presidente russo aveva annunciato la sospensione del New Start nel suo discorso in parlamento del 21 febbraio.

Quattro morti e cinque feriti per bombardamenti russi a Kherson

Continuano i bombardamenti russi nell’area della città ucraina di Kherson, dove oggi sono rimasti uccisi quattro civili e altri cinque sono rimasti feriti. Lo ha reso noto su Telegram il capo dell’amministrazione militare dell’oblast di Kherson, Olexsandr Prokudin.

Allarme antiaereo a Kiev e in altre regioni

Un allarme antiaereo è stato annunciato a Kiev, dove sono suonate le sirene di avvertimento di un possibile attacco in arrivo. Lo riporta il ministro ucraino della Trasformazione digitale. L’allarme è stato lanciato anche per le regioni di Chernihiv, Zhytomyr, Sumy, Vinnitsa, Poltava, Cherkasy, Kirovohrad, Kharkiv e Dnepropetrovsk.

Zelensky incontra a Kiev procuratore Corte penale internazionale

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky ha reso noto di aver incontrato a Kiev il procuratore della Corte penale internazionale, Karim Khan. «Ci sentiamo sostenuti dalla Corte penale internazionale nei nostri sforzi per ottenere giustizia e consegnare alla giustizia tutti i responsabili dei crimini commessi dagli occupanti russi in Ucraina», ha scritto su Twitter.

Peskov: «Mosca non accetterà mai compromesso su regioni annesse»

La Russia è aperta ai negoziati per porre fine al conflitto in Ucraina ma non accetterà mai un compromesso sulle regioni annesse dopo i referendum. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov durante il regolare briefing con i giornalisti. Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato a settembre i «trattati di adesione» formalizzando l’annessione russa delle regioni di Kherson, Zaporizhzhia, Luhansk e Donetsk dopo i referendum farsa orchestrati del Cremlino che l’Ucraina e l’Occidente considerano illegali.

«Ci sono alcune realtà che sono già diventate un fattore interno. Intendo i nuovi territori - ha detto Peskov -. La costituzione della Federazione Russa esiste e non può essere ignorata. La Russia non sarà mai in grado di scendere a compromessi su questo. Queste sono realtà importanti».

Peskov ha aggiunto che Mosca sarebbe aperta ai colloqui se Kiev accettasse il suo controllo su quelle regioni. «Con uno stato di cose favorevoli e l’atteggiamento appropriato da parte degli ucraini - ha concluso - questo può essere risolto al tavolo dei negoziati. Ma la cosa principale è raggiungere i nostri obiettivi».

Leader bielorusso Lukashenko arrivato a Pechino

Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko è arrivato in visita di stato in Cina. Lo ha riferito l’agenzia Sputnik riportata da Ria Novosti. «L’aereo è atterrato all’aeroporto di Pechino», si legge nel comunicato. Lukashenko è stato accolto dal primo viceministro degli Esteri cinese Ma Zhaoxu e dall’ambasciatore cinese in Bielorussia Xie Xiaoyong.

Papa, guerra terribile: bambini non sorridono più

«Questa guerra è terribile, è un’immensa atrocità. Ci sono lì molti mercenari che combattono. Alcuni sono molto crudeli, molto crudeli. C’è la tortura; dei bambini vengono torturati. Molti bambini che si trovano in Italia con le loro madri, che sono rifugiati, sono venuti a trovarmi. Non ho mai visto un bambino ucraino ridere. Perché questi bambini non ridono? Che cosa hanno visto? È terrificante, davvero terrificante».

Lo ha detto il Papa in una intervista al settimanale cattolico belga ’Tertio’, rilanciata da Vatican News.

«Queste persone soffrono, soffrono per l’aggressione. Sono anche in contatto con diversi ucraini. Il presidente Volodymyr Zelensky ha inviato varie delegazioni a parlare con me. Noi da qui facciamo quel che possiamo per aiutare la popolazione. Ma la sofferenza è molto grande. Mi ricordo di quello che mi dicevano i miei genitori: ’La guerra è una follia’. Non c’è altra definizione», commenta il Papa.

Kiev, 4 morti e 5 feriti dopo raid russo su Kherson <br>

Quattro persone sono rimaste uccise e altre cinque ferite nella regione di Kherson Oblast a causa dei bombardamenti russi. Lo ha reso noto l’amministrazione militare regionale locale in una nota. Lo riporta Unian.

Blinken avverte Cina, problema serio se dà armi a Russia <br>

Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha ribadito che se la Cina dovesse sostenere gli sforzi bellici della Russia in Ucraina, creerebbe un “serio problema” per le relazioni tra Washington e Pechino. “Abbiamo avvertito molto chiaramente la Cina delle implicazioni e delle conseguenze di fornire tale supporto”, ha detto Blinken in una conferenza stampa in Kazakistan riportata dalla Cnn. “Non esiteremo, ad esempio, a prendere di mira aziende o individui cinesi che violano le nostre sanzioni o sono comunque impegnati a sostenere lo sforzo bellico russo”.

Incendio a Kiev, un ferito

Un incendio si è verificato in un palazzo nel distretto di Holosiivskyi a Kiev. Lo ha reso noto su Telegram il sindaco della città, Vitali Klitschko. Si sarebbero verificate alcune esplosioni a causa di bombole di ossigeno. “Tutti i servizi sono già attivi, una persona è rimasta ferita”, ha detto Klitschko

Kiev, minaccia attacco missilistico russo è alta <br>

La minaccia di un attacco missilistico sul territorio dell’Ucraina “è alta”, i russi “sono alla ricerca di nuove tattiche per aggirare la difesa aerea”. Lo ha detto Nataliya Humeniuk, rappresentante stampa del centro di coordinamento delle forze di difesa meridionali di Kiev. Lo riporta Unian. Humeniuk ha anche fatto notare che i russi “usano droni e ’palloni’ per la ricognizione”.

Kiev, le scorte russe di missili sono quasi a zero <br>

Le scorte russe di missili sono scese a livelli estremamente bassi e questo spiega perché gli intervalli degli attacchi missilistici di Mosca sul territorio ucraino stanno diventando sempre più lunghi mentre diminuisce il numero di razzi utilizzati negli attacchi: lo ha detto in un’intervista a ’Voice of America’ il capo della direzione principale dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino, Kyrylo Budanov. “Siamo sopravvissuti a più di 20 attacchi missilistici. In linea di principio, è così che stanno già andando le statistiche. L’unica regolarità è che ogni volta il tempo tra un attacco missilistico e l’altro aumenta, mentre il numero di missili (usati) negli attacchi diminuisce”, ha detto Budanov. La ragione di questa tendenza? “La diminuzione delle scorte di missili - ha risposto il capo dell’intelligence a questa domanda -. Non c’è altro. Sono già, in linea di principio, quasi a zero”.

007 Italia, in Russia cala consenso per Putin <br>

“Malgrado ampia parte della popolazione russa continui a sostenere l'operato del Vertice russo, grazie alla pervasività della propaganda mediatica e della narrativa ufficiale, inizia a registrarsi una diminuzione dei consensi nei sondaggi pubblici, testimoniata anche dal numero di persone che lasciano il Paese”. È quanto si legge nella Relazione annuale sulla politica dell’informazione per la sicurezza, presentato oggi a Roma. “Nel corso del conflitto, si sono rese vieppiù chiare le problematiche relative alle Forze russe che possono riassumersi: nel basso morale dei soldati, nelle difficoltà legate alla rigenerazione delle forze e dei rinforzi/rifornimenti, nella forte resistenza ucraina, nelle condizioni avverse dell'ambiente operativo e negli irrisolti problemi di comando e controllo tra raggruppamenti diversi”, spiegano gli 007. “Per sopperire ad alcune di queste mancanze, il 21 settembre 2022 il Presidente Putin ha annunciato una ’mobilitazione parziale’, che secondo il Ministero della Difesa ha coinvolto 300.000 riservisti. La mobilitazione ha suscitato risentimenti, qualche protesta ma soprattutto la fuoriuscita di migliaia di giovani russi, molti dei quali altamente qualificati, passibili di essere reclutati.
Mosca ha anche introdotto pene detentive fino a 15 anni per chiunque si opponga al servizio militare durante il periodo di mobilitazione, esprima opinioni dissenzienti, diffonda ’notizie false sull'esercito russo’ o critichi l'operazione militare speciale e l'operato del Presidente”, si legge nella relazione.

Da Berlino anche sistemi di ricognizione per Kiev <br>

L’azienda tedesca Rheinmetall ha reso nota la fornitura di sistemi di ricognizione automatizzati all’Ucraina per conto del governo di Berlino. I sistemi servono in particolare per monitorare sezioni di terreno con il minor personale possibile. Rheinmetall collabora al progetto con la società estone DefSecIntel. I sistemi di ricognizione ’SurveilSPIRE’ includono torri di sorveglianza mobili con apparecchiature per la visione diurna e notturna, mini droni con pilota automatico e un sistema di guida. Anche i veicoli da trasporto sono inclusi nella fornitura. Il valore dell’ordine è intorno ai 10 milioni di euro. Le consegne sono già iniziate.

007, Russia controlla 20% territorio ucraino e 75% coste <br>

All’inizio del 2023 la Russia controlla circa il 20% di territorio ucraino e più del 75% delle coste. Gli attacchi russi hanno danneggiato quasi il 50% dell’infrastruttura energetica ucraina. Lo evidenzia la relazione annuale dell’intelligence al Parlamento presentata oggi.

Relazione Servizi: «Da aggressione russa plurimi impatti su sicurezza dell’Italia»

L'aggressione militare perpetrata dalla Russia nei confronti dell'Ucraina ha rappresentato “un tornante della storia che ha inciso in profondità anche sull'operare quotidiano degli Organismi informativi, evidenziando, nei suoi plurimi impatti sulla sicurezza dell'Italia, una sempre più stretta osmosi fra le dimensioni internazionale e interna della minaccia. Mentre la nozione stessa di “ordine mondiale” è stata messa radicalmente in discussione, al contempo l'ampio novero di ricadute geopolitiche e geoeconomiche del conflitto ha inciso su tutte le declinazioni della nostra sicurezza”. E’ quanto sottolinea l’intelligence italiana nella Relazione annuale sulla politica dell’informazione per la sicurezza.

Mosca, abbattuti due droni ucraini a Krasnodar

Il ministero della Difesa russo ha detto che due droni ucraini sono stati neutralizzati la notte scorsa dai sistemi di difesa elettronica mentre erano diretti contro infrastrutture civili nella regione di Krasnodar, sul Mar Nero. Lo riferisce l’agenzia Ria Novosti. In precedenza Ukrainska Pravda aveva riferito che esplosioni erano state udite nella regione, seguite da un incendio in una locale raffineria del colosso petrolifero controllato dal governo russo, Rosneft.

Peskov: «Maggioranza schiacciante russi è totalmente con Putin»

“L’immensa maggioranza della società russa appoggia totalmente” Vladimir Putin e “sostiene pienamente gli obiettivi” dell’invasione dell’Ucraina. Ad affermarlo è stato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. “Il regime esistente a Kiev - ha poi accusato in un’intervista a Izvestia - favorisce i nazisti” “Ci sono forze in Ucraina a cui non piace l’attuale regime”, ha proseguito citando ad esempio l’oligarca ucraino filorusso Viktor Medvedchuk, scambiato a settembre con 215 prigionieri di guerra ucraini. “Medvedchuk ha i suoi seguaci, anche se non sono così tanti come vorremmo. Anche perché quelli che sono in Ucraina hanno paura ed è pericoloso che alzino la testa. Verrebbero distrutti immediatamente, uccisi”.

Peskov: «La Nato è entrata in un confronto diretto con la Russia»

La Nato è entrata in un confronto armato diretto con la Russia attraverso la fornitura di armi all’Ucraina ed “agisce come un blocco unico che non è un avversario, ma un nemico”. L’accusa parte dal Cremlino: per il portavoce, Dmitry Peskov, “l’intelligence della Nato lavora contro la Russia 24 ore al giorno e le sue armi...vengono consegnate all’Ucraina a titolo gratuito per sparare contro l’esercito russo e contro i cittadini, le città e i villaggi ucraini”. “Sono compromessi che si fanno e si attuano dopo decisioni collettive nel quadro della Nato su nuove forniture nuove consegne di armi con un aumento costante del loro livello tecnico”, ha affermato Peskov parlando con ’Izvestia’. “Non c’è bisogno di nascondere nulla” ha aggiunto, e “bisogna chiamare le cose con il loro nome”. Peskov ha pertanto giustificato la decisione di Putin di congelare la partecipazione al Nuovo Start sostenendo che “la situazione è cambiata drammaticamente” per la Russia da quando è stato adottato. “Quando è emerso quel documento, quando ci furono i negoziati, gli arsenali nucleari di Francia e Regno Unito furono messi da parte, dato che non sono paragonabili in potenza e volume a quelli di Russia e Stati Uniti. Questi paesi, Francia, Regno Unito, Stati Uniti stanno nella stessa organizzazione, che sta di fatto in guerra con noi”, ha poi proseguito lamentando il fatto che Nato e Stati Uniti hanno condannato l’annuncio di Putin sul Nuovo Start ma “non hanno dimostrato alcuna disposizione a tener conto delle preoccupazioni della Russia”.

Cremlino, ’non rinunceremo ai nuovi territori in Ucraina’ <br>

La Russia non rinuncerà, nell’ambito di un eventuale negoziato con l’Ucraina, ai nuovi territori ucraini annessi alla Federazione. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dall’agenzia Ria Novosti. Comunque, ha aggiunto il portavoce, “per ora” Mosca parte dalla considerazione che Kiev ha vietato per legge “di condurre ogni negoziato” e non ci sono segnali che tale atteggiamento sia cambiato

Zelensky, «è momento di avviare trattative di adesione a Ue»

“L’Ucraina è sempre stata Europa, l’Ucraina sarà sempre Europa. Lo abbiamo già garantito. Un anno fa, nel quinto giorno di una guerra su vasta scala, l’Ucraina ha chiesto di aderire all’Unione europea e ha ricevuto lo status di candidato. Quest’anno è ora di decidere di avviare le trattative sull’adesione”. Lo ha scritto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sulla sua pagina Twitter. ’’L’Ucraina ha riunito la Ue come mai prima d’ora. E’ l’Ucraina che difende i valori europei per le generazioni a venire. E’ in Ucraina dove l’Europa diventa integra, libera e in pace. Insieme nella lotta, insieme nella vittoria. Viva l’Europa! Viva la libertà!’’, ha aggiunto Zelensky in un secondo tweet.

Stoltenberg, Kiev sarà nella Nato ma nel lungo periodo

“Quando la guerra finirà, dobbiamo essere sicuri che la storia non si ripeta e che Putin non possa invadere l’Ucraina un’altra volta”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg parlando della necessità di rafforzare le capacità di autodifesa di Kiev. “Gli alleati hanno stabilito che il futuro dell’Ucraina è nella Nato, ma si tratta di una prospettiva di lungo termine”.

Usa, la Cina è chiaramente dalla parte di Mosca <br>

La Cina si è “chiaramente” schierata dalla parte della Russia ed è stata “tutt’altro che un onesto mediatore” negli sforzi per portare la pace in Ucraina: lo ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato americano Ned Price in una conferenza stampa, come riferisce il Guardian. Sebbene la Cina abbia “tentato di mantenere questa parvenza di neutralità”, ha fornito alla Russia “sostegno diplomatico, sostegno politico, sostegno economico, sostegno mediatico”, ha detto Price ai giornalisti.

Kiev, Bakhmut non è ancora circondata dalle truppe russe

“Bakhmut non è ancora circondata dalle truppe nemiche e se ci ritiriamo da ogni insediamento sotto tale minaccia, possiamo perdere molto”: lo ha detto in un’intervista ai media ucraini il segretario del Comitato per la sicurezza nazionale, Roman Kostenko, sottolineando che la decisione finale su questa città sarà presa dalla leadership militare. “Ad essere onesti, non ricordo affatto che durante la guerra abbiamo preso decisioni politiche riguardo al campo di battaglia. Questa è una necessità militare e comprendiamo che, in primo luogo, Bakhmut è il nostro territorio e, in secondo luogo, Bakhmut non è ancora circondata - ha detto -. E se ci arrendiamo in ogni città solo quando l’accerchiamento è minacciato, possiamo perdere molto. Dobbiamo combattere fino alla fine e spremere tutto ciò che possiamo”. Secondo Kostenko “i combattimenti continueranno... Sono sicuro che questa è una decisione militare e i nostri comandanti lo sanno. Parlo con molti militari di diversi livelli. L’opinione è divisa, ma è l’opinione militare. Qualcuno dice ’ritiriamoci in posizioni più vantaggiose’ e qualcun altro, come alcuni dei nostri leader, dice ’al contrario, ora va bene, possiamo infliggere il massimo delle perdite al nemico in quest’area e avanzare ulteriormente’. Questa è una decisione militare”, ha concluso.

Kiev, bombe russe su Kherson questa mattina, un morto <br>

Una persona è stata uccisa e un edificio residenziale è stato distrutto durante i bombardamenti russi di questa mattina sulla città di Kherson, nell’Ucraina meridionale: lo ha reso noto su Telegram il capo dell’ufficio del presidente ucraino, Andriy Yermak, come riporta il Guardian.

Russia: un drone colpisce finestra condominio a Belgorod

Un drone si è abbattuto su una finestra di un condominio a Belgorod, città russa non lontana dal confine ucraino. Lo ha detto il sindaco, Valentin Demidov, aggiungendo che non ci sono state vittime e che i residenti sono stati evacuati. Lo riferisce l’agenzia Tass. In precedenza il governatore della regione di Belgorod, Vyacheslav Gladkov, aveva detto che ieri tre droni si erano abbattuti sulla città colpendo edifici residenziali, ma anch’egli aveva precisato che non c’erano vittime.

Kiev, respinti 60 attacchi russi nelle ultime 24 ore <br>

L’esercito ucraino ha respinto 60 attacchi russi in cinque aree nel nord-est e nell’est del Paese nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto lo Stato Maggiore delle Forze Armate di Kiev nel suo aggiornamento quotidiano della situazione sul campo di battaglia. Lo riporta il Kyiv Independent. Gli attacchi sono stati respinti vicino a Kupiansk, nella regione di Kharkiv, e nei pressi di Lyman, Bakhmut, Adviika e Shakhtarsk, nel Donetsk. Inoltre, nelle ultime 24 ore le truppe russe hanno effettuato otto attacchi missilistici, 32 raid aerei ed hanno lanciato oltre 85 attacchi con sistemi missilistici a lancio multiplo. Le forze russe hanno anche bombardato gli insediamenti di Tymonovychi e Berylivka nella regione di Chernihiv; Starykove, Brusky, Buvalyne, Kruzhok, Manukhivka, Atynske, Porozok nella regione di Sumy; e Chervona Zoria, Veterynarne, Strilecha, Hatysche, Vovchansk e Vovchanski Khutory nella regione di Kharkiv. Da parte sua, l’aeronautica ucraina ha abbattuto 11 droni Shaded di fabbricazione iraniana e un drone Zala di fabbricazione russa.

Russia:chiusura temporanea spazio aereo su San Pietroburgo

Resterà chiuso fino alle 13.20 ora di Mosca (le 11.20 in Italia) lo spazio aereo su San Pietroburgo, in Russia, in un raggio di 200 chilometri. Lo ha fatto sapere una fonte vicina all’Agenzia per il trasporto aereo alla Tass. Poco prima le autorità cittadine avevano annunciato, in una dichiarazione su Telegram, uno stop temporaneo dei voli in arrivo e in partenza all’aeroporto di Pulkovo.

Intelligence Gb, dopo attacco ad aereo radar in Bielorussia restano operativi 6 A-50 <br>

La perdita di un aereo radar russo - avvenuta in Bielorussia - risulterà significativa e limiterà ulteriormente le operazioni aeree delle forze di Mosca. Lo scrive l’intelligence britannica, nel suo ultimo rapporto sulla situazione sul terreno diffuso dal ministero della Difesa di Londra. “Il 19 gennaio scorso, un sistema russo di allarme aereo rapido, A-50 Mainstay (Aew) accompagnato da due caccia Mig-31K Foxhound è stato visto lasciare la base aerea di Machulishchy, in Bielorussia e partecipare alle manovre congiunte russe-bielorusse tra il 16 gennaio e il primo febbraio”, vi si legge. “Il 26 febbraio, il gruppo partigiano bielorusso Bypol, e i leader dell’opposizione in esilio hanno riferito che un A-50 Mainstay era stato danneggiato da un attacco condotto da aerei senza equipaggio (Uav) nella base aerea di Maschulishchy”, prosegue, citando la rivendicazione del gruppo. “Bypol ha riferito di due esplosioni e di danni alle sezioni anteriore e centrale dell’A-50 Mainstay così come all’antenna radar”. “L’A-50 Mainstay - precisa - è una piattaforma russa di preallarme e controllo aviotrasportato. Il suo ruolo è costruire un quadro aereo riconosciuto e fornire il coordinamento agli aerei da combattimento in zona”. “L’attribuzione e i danni dell’attacco non sono stati ufficialmente confermati”, fa presente il rapporto. “Tuttavia - sottolinea - la perdita di un A-50 Mainstay sarebbe significativa perché fondamentale per le operazioni aeree russe in quanto fornisce un’immagine dello spazio aereo di combattimento. Quanto avvenuto probabilmente lascerà in servizio 6 A-50 operativi, limitando ulteriormente le operazioni aeree russe”.

Gb, perdita aereo di sorveglianza russo duro colpo per Mosca

La presunta perdita di un aereo di sorveglianza A-50 Mainstay da parte di Mosca “sarebbe significativa” in quanto questo velivolo “è fondamentale per le operazioni aeree russe”: lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence. Nel suo rapporto pubblicato su Twitter, il ministero ricorda che domenica scorsa il gruppo partigiano bielorusso Bypol e i leader dell’opposizione in esilio hanno riferito che un A-50 Mainstay nella base aerea di Maschulishchy, in Bielorussia, era stato danneggiato da attacchi con droni. I danni non sono stati ufficialmente confermati, commentano gli esperti di Londra, ma se questa informazione fosse vera solo sei A-50 Mainstay sarebbero adesso operativi, limitando ulteriormente le operazioni aeree russe.

Le forze russe cercano di sfondare le difese di Bakhmut <br>

La situazione intorno alla città assediata di Bakhmut, nell’ Ucraina orientale, è “estremamente tesa”: nonostante le perdite significative, “il nemico ha lanciato le unità d’assalto più preparate del (Gruppo) Wagner, che stanno cercando di sfondare le difese delle nostre truppe e di circondare la città”. Lo ha reso noto su Telegram il comandante delle forze di terra ucraine, generale Oleksandr Syrskyi. Lo riporta il Guardian.

Mosca, Usa preparano azione false-flag con sostanze chimiche <br>

Veicoli blindati di fabbricazione statunitense che trasportano sostanze chimiche sono partiti verso la linea di ingaggio per realizzare un’operazione false flag in Ucraina : lo ha detto oggi in un briefing il capo della Forza di protezione contro la guerra radiologica, chimica e batteriologica russa, Igor Kirillov, come riporta la Tass. Le sostanze chimiche sono state “caricate su veicoli blindati di fabbricazione statunitense che attualmente si stanno muovendo verso la linea di ingaggio”, ha sottolineato Kirillov, secondo il quale le recenti dichiarazioni dell’ex ambasciatore statunitense in Russia John Sullivan su presunti piani di Mosca di utilizzare armi chimiche in Ucraina rivelano “l’intenzione degli stessi Stati Uniti e dei loro complici di condurre una provocazione con l’uso di sostanze chimiche tossiche” nel Paese.

Il Centro di Coordinamento Euro-Atlantico di Risposta ai Disastri (Eadrcc) della Nato, ha precisato Kirillov, ha pianificato una spedizione di equipaggiamenti per la protezione personale all’Ucraina, tra cui 600.000 fiale di antidoti a un composto organofosforico. “Crediamo che i preparativi (per una provocazione con sostanze chimiche tossiche, ndr) siano in pieno svolgimento, ha detto Kirillov”.

Giappone annuncia nuove sanzioni a Russia, contributo a sforzi per pace <br>

Il governo giapponese ha annunciato oggi nuove sanzioni contro la Russia , “al fine di contribuire agli sforzi internazionali per raggiungere la pace”. Il ministro degli Esteri di Tokyo ha fatto sapere che congelerà i beni di 39 personalità e 73 entità della Federazione russa, una banca e nove persone che si trovano nelle aree occupate dell’est e del sud dell’Ucraina, per il loro coinvolgimento nelle annessioni di queste regioni. Inoltre a 21 entità che potrebbero contribuire al miglioramento delle capacità industriali russe è stato imposto un bando all’export. Tra i sanzioni da Tokyo ci sono il vice ministro della Difesa, Victor Goremikin e il principale azionista dell’azienda Kalashnikov, Alan Lushnikov.

Zelensky, la situazione a Bakhmut è sempre più complicata

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ammesso nel suo consueto discorso serale che la situazione per le truppe ucraine intorno a Bakhmut, nell’est del Paese, sta diventando molto difficile. “La situazione sta diventando sempre più complicata”, ha detto. “Il nemico sta sistematicamente distruggendo tutto ciò che può essere utilizzato per proteggere le nostre posizioni”, ha aggiunto, definendo i soldati ucraini impegnati nella battaglia “veri eroi”. “Grazie a tutti coloro che aiutano i nostri soldati e fanno di tutto per garantire che i nostri difensori abbiano quante più armi possibili, armi a lungo raggio, armi potenti”.

Sánchez, invio di caccia non è opzione sul tavolo <br>

L’invio di caccia militari in Ucraina “non è un’opzione attualmente sul tavolo” delle discussioni tra i Paesi della Nato e dell’Ue che sostengono Kiev: è quanto affermato dal premier spagnolo, Pedro Sánchez, in un’intervista trasmessa in serata dal canale tv Telecinco. “C’è invece quella di aiutare con carri armati Leopard, artiglieria, munizioni, risorse economiche per aiutare lo Stato ucraino stesso a pagare insegnanti o personale sanitario, nei lavori di ricostruzione e in quanto ad aiuti umanitari”. La settimana scorsa, Sánchez aveva detto dopo un incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev che la richiesta dell’Ucraina di ricevere militari da altri Paesi andava “studiata”.

Usa, se la Cina fornisce armi alla Russia ci saranno conseguenze <br>

“Non è nel migliore interesse della Cina” fornire armi alla Russia : “abbiamo detto loro chiaramente che ci sarebbero delle conseguenze”. Lo afferma il portavoce del Consiglio della Sicurezza nazionale John Kirby in un’intervista a Cnn rispondendo a una domanda sulla possibile reazione americana nel caso in cui Pechino fornisse armi alla Russia per la guerra in Ucraina.

Cremlino, Putin aperto a contatti ma Macron e Scholz non neutrali <br>

Il presidente russo Vladimir Putin “era e rimane aperto a qualsiasi contatto che possa aiutare la Russia a raggiungere i propri obiettivi, preferibilmente con mezzi pacifici”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in un’intervista al quotidiano russo Izvestia. Peskov ha osservato che il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente francese Emmanuel Macron hanno ripetutamente affermato che avrebbero cercato di avere contatti con il presidente russo ma, sostiene Peskov, “non ci sono state richieste”.

Peskov ha però sottolineato che Francia e Germania partecipano indirettamente alle ostilità a fianco dell’Ucraina e questo mette in discussione il loro possibile ruolo di mediazione nei negoziati. “Una cosa - sostiene il portavoce del Cremlino - è che tu rimanga neutrale nei confronti delle parti in conflitto, un’altra che tu prenda indirettamente parte alle ostilità e dichiari la tua intenzione di aumentare il tuo coinvolgimento nelle ostilità stando dalla parte di uno dei partecipanti, in questo caso Ucraina. Come puoi allora contare sul ruolo potenziale di intermediario? Non c’è modo. Questo potenziale sta semplicemente scomparendo”, ha concluso Peskov.

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Cosa è successo il 27 febbraio 2023

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