di Andrea Marini
3' di lettura
Sinergie, alleanze e aggregazioni. Sono queste le parole d’ordine emerse dall’Assemblea delle delegate e dei delegati di Legacoop, l'associazione che riunisce oggi oltre 15mila imprese cooperative, tenutasi oggi a Roma. L’evento è stato l’occasione per ripercorrere la storia dei 130 anni di Legacoop, con il presidente Mauro Lusetti, a due anni dall'inizio del suo mandato, che ha fatto il punto sullo stato di salute della cooperazione.
Comparto in crescita
Un comparto, quello delle cooperative, che in questi anni ha saputo reagire continuando a generare fatturato e creando nuove opportunità di lavoro. A testimoniarlo sono i dati dell'ufficio studi di Legacoop. Tra il 2008 e il 2016 ha aumentato i posti di lavoro di oltre il 6% rispetto al sistema che ha perso l'1,7% dei posti. L'Alleanza delle Cooperative Italiane – il coordinamento nazionale costituito dalle Associazioni più rappresentative della cooperazione italiana (Agci, Confcooperative, Legacoop) – rappresenta in termini economici oltre il 93% del movimento cooperativo italiano e in termini occupazionali quasi l'85%.
«Motore dell’economia mondiale»
Durante l’assemblea è stata ricordata l’importanza della cooperazione anche a livello mondiale: Se rappresentassero l'economia di un Paese le cooperative avrebbero diritto a un posto nel G8 e sarebbero la settima potenza economica. Se il numero dei soci venisse trasformato nella popolazione di uno Stato, sarebbe il terzo Paese più popoloso, a un passo dall’India. Con oltre 250 milioni di posti di lavoro, ogni dieci occupati al mondo uno è impiegato in una cooperativa. La cooperazione è dunque uno dei motori dell'economia mondiale.
In Italia previsioni positive
Le coop ambiscono a qualificarsi come un motore di uno sviluppo «a misura d’uomo», come testimoniano i dati italiani: qui le cooperative erogano servizi di welfare a 7 milioni di persone e sono una realtà capace di inclusione: sono donne il 52,8% delle persone occupate mentre il 22% sono immigrati. L'ultima indagine del Centro studi di Legacoop, racconta che il 41,4% delle 262 cooperative di un campione che rappresenta il 23,4 % della produzione totale Legacoop (esclusa Unipol), conferma un fatturato nel 2016 in crescita mentre solo il 28% ha conosciuto un arretramento. Risultati confermati anche nell'ultima parte del 2016, quando il 32,8% degli intervistati ha visto un aumento del fatturato, con picchi per distribuzione (66,7%) e agroalimentare (54,5%).
Serve una stagione di grandi progetti di respiro sociale. Le cooperative hanno risorse e capacità
Cresce l’occupazione, soprattutto per le grandi coop
Anche per l’occupazione le indicazioni di un aumento degli addetti rispetto all'anno precedente (25,2%) prevalgono rispetto alle diminuzioni (18,7%), con una forte differenziazione tra grandi e piccole cooperative (aumento per 34,1% tra le grandi cooperative e del 21,1% per le piccole e medie). Per i prossimi mesi – nonostante un atteggiamento cauto a causa dei timori sull'andamento al ribasso dell'economia italiana – il sentiment è positivo per l'andamento della domanda e dell'occupazione: in generale il 14,5% dei cooperatori Legacoop ha espresso indicazioni di aumento della manodopera occupata, mentre l'12,2% prevede una contrazione degli addetti. Per quanto riguarda il futuro della cooperativa, il 61,8% prevede un consolidamento. Più di una cooperativa ogni 10 (11,5%) vede all'orizzonte aggregazioni o fusioni con altre cooperative.
Il ministro Poletti: serve un progetto sociale
Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti – che proprio dal mondo della cooperazione proviene – ha ricordato, intervenendo all’Assemblea: «Le dinamiche del paese non consentono pause, il Paese ha bisogno di continuare il percorso di riforme strutturali». Su questo forte bisogno migliorare nella «relazione con la opinione pubblica, i cittadini e la società» e ha concluso: «Serve una stagione di grandi progetti di respiro sociale. Ma i grandi progetti non possono essere solo statali, devono coinvolgere la società. E qui le cooperative hanno risorse e capacità».
Il presidente Lusetti: «Paese in ripresa, ma non c’è cambio di passo»
«Il paese si sta riprendendo, ma non sembra...Il cambio di passo – ha spiegato il presidente di Legacoop Mauro Lusetti – non c’è». E sul fronte delle coop, Lusetti ha precisato: «La nostra strada è quella dell’autoriforma. Vogliamo lavorare con il Governo per costruire una revisione delle forme di vigilanza, con l'obiettivo di avere cooperative autentiche e genuine. Anche sul prestito sociale non intendiamo consegnarci all'immobilismo: vogliamo definire in tempi rapidi, spero entro marzo, una nostra proposta di autoregolamentazione dell'istituto per le cooperative che ne fanno uso». Il presidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane Maurizio Gardini ha iniziato il proprio saluto all'Assemblea: «Vi sento compagni di viaggio di un percorso che abbiamo deciso di cominciare e che ci siamo impegnati poco più di un mese fa a confermare e rinnovare. Noi con l'Alleanza – ha concluso Gardini – vogliamo far crescere una società in cui essere protagonisti».
Andrea Marini
redattore
P.I. 00777910159 Dati societari
© Copyright Il Sole 24 Ore Tutti i diritti riservati
Per la tua pubblicità sul sito: 24 Ore System
Informativa sui cookie Privacy policy