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Giovani imprese italiane: innovazione, sostenibilità, radicamento sul territorio

di Luca Bruni

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Chi saranno i protagonisti del futuro del Made in Italy? Otto imprese che stanno costruendo una visione, scelte per l'anno 2021 come protagoniste del bello, buono e ben fatto.

10 dicembre 2021
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3' di lettura

C'è un gin che profuma di limone fresco e ginepro, e mixa botaniche che parlano di mare e dolce vita. Ci sono tessuti che sono pura gioia colorata, massimalismo nutrito di sole e made in Italy. Ci sono fibre vitaminiche che uniscono creatività hi-tech e natura mediterranea, agrumi siciliani e visione sostenibile. Ci sono eccellenze artigianali che spaziano dal micro al maxi, gioielli da indossare e capolavori d'ingegneria dinamica. Ci sono percorsi di cura su misura ed eco-friendly. Per quanto ricco e variegato sia il quadro, un elemento accomuna la nuova generazione d'imprenditori italiani premiata da Altagamma: la qualità e il radicamento sul territorio. Sette i vincitori del Premio Giovani Imprese Altagamma 2021, che è rivolto a chi produce il “bello, buono e ben fatto” perpetuando la tradizione e l'identità culturale del made in Italy.

Quest'anno i 12 membri dell'Advisory Board - professionisti e giornalisti che rappresentano tutti i settori del Premio (Silvia Baruffaldi, Gilda Bojardi, Alba Cappellieri, Cesare Cunaccia, Maddalena Fossati, Barbara Lunghi, Livia Peraldo Matton, Nicoletta Polla-Mattiot, Fernanda Roggero, Maurizio Rossi, Sara Sozzani Maino, Luca Tremolata) - hanno valutato e discusso 96 candidature.

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Fra questi, otto sono i vincitori proclamati da Altagamma, nei settori rappresentati dalla Fondazione: moda, design, alimentare, gioielleria, ospitalità, nautica, motori. “Oltre a permettere ad Altagamma e ai partner del Premio di sostenere le aziende più promettenti della nostra industria di eccellenza, il processo di ricerca e selezione delle Giovani Imprese si è rivelato negli anni una magnifica opportunità di conoscere ancora meglio lo straordinario tessuto creativo e imprenditoriale di cui è fatto il Made in Italy”, racconta Stefania Lazzaroni, direttrice generale di Altagamma. “Curiosità, creatività, coraggio, voglia di innovare, orgoglio per le proprie radici sono tutti elementi che accomunano i giovani imprenditori vincitori del Premio Altagamma, giunto quest’anno alla settima edizione”. Un premio che valuta sia la creatività e il potenziale innovativo dell’impresa sia le qualità gestionali.

Nella moda è J.J. Martin ad aggiudicarsi il premio con la sua La DoubleJ: “Gli italiani incarnano la grazia, la gioia e, sopra tutto, la bellezza”, dice. “Gli italiani e l'Italia mi hanno insegnato tutto quello di cui avevo bisogno per diventare migliore, più felice, una persona più completa. Ed è questo ambiente nutriente che ha cullato e fatto nascere la mia creatività”.

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A destra JJ Martin, Fondatrice e CEO di La DoubleJ.

 

Nel design, vince Internoitaliano, che punta sul tessuto produttivo di una rete di laboratori artigiani al cento per cento italiani. I prodotti sono progettati per essere duraturi e difficilmente sostituibili, prima regola della sostenibilità ambientale, che nell'idea di Giulio Iachetti, deve favorire la realizzazione di “oggetti felici, perché sono realizzati con vera passione”.

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Giulio Iacchetti, Fondatore e Art Director di Internoitaliano.

Due i premiati nella categoria gioielli, Sabba, maison di alta gioielleria fondata da Alessandro Sabbatini, dove ogni gioiello è prodotto in un solo esemplare e SO-LE Studio, fondato da Maria Sole Ferragamo con l'idea di trasformare materiali di scarto come pelle e ottone in pezzi unici, amuleti e armature (per saperne di più, ne abbiamo parlato con l'ideatrice e direttore creativo)

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Alessandro Sabbatini, Fondatore e Proprietario di SABBA.

 

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Maria Sole Ferragamo, Fondatrice e Direttore Creativo di SO-LE Studio.

Per il food si aggiudica il premio Portofino Dry Gin, un distillato artigianale nato per celebrare la bellezza dei paesaggi italiani e la ricchezza del patrimonio della Riviera ligure. “I nostri antenati hanno scritto la storia di Portofino e vogliamo condividerne la bellezza, garantendo che la sua eredità sia preservata per le generazioni che verranno dopo di noi” racconta Ruggero Raymo.“Quello che all'origine era un borgo di pescatori, adesso è un po' cambiato, ma l'anima di Portofino rimane la stessa ed è questa che vogliamo far gustare e condividere con il resto del mondo”

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Ruggero Raymo, Fondatore e CEO di Portofino Dry Gin.

In modi completamente diversi eppure affini, i vincitori delle ultime tre categorie incarnano quell'attenzione al pianeta e una vocazione alla sostenibilità che è parte integrante del fare impresa delle nuove generazioni.

Per la velocità vince Moto Parilla, per il nuovo concetto di e-bike, che unisce innovazione e design, con un'incredibile personalizzazione sartoriale, in numeri limitati e totalmente su misura.

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Filippo Beltrami, Fondatore e Vice Presidente di Moto Parilla

 

Per la categoria Hotellerie & Wellness, il premio è andato a Fragile Cosmetics, per i suoi prodotti naturali, vegani ed ecologici per capelli e pelle, a base di principi attivi biologici e sostenibili.

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Manuela Affatato e Franco Gobbi, Co-creative Director di Fragile Cosmetics.

Infine il premio per l'innovazione fa all'innovativa Orange Fiber che ha brevettato e produce tessuti per la moda a partire dai sottoprodotti dell’industria di trasformazione agrumicola. Un materiale unico che, spiega Enrica Arena, “consente di trasformare il sottoprodotto della spremitura industriale in un tessuto sostenibile e di altissima qualità per il comparto moda-lusso. Si parte dal pastazzo d'agrumi, ossia quel residuo umido che resta al termine della produzione di succhi e che non può più essere utilizzato e normalmente viene gettato via. Da qui estraiamo la cellulosa che viene trasformata in filato e successivamente tessuta”.

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Enrica Arena, Co-Fondatrice e CEO di Orange Fiber.

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