Italia
Pubblicità

Italia

Capitoli aperti al Mite e al Lavoro. Aiuto su appalti e acqua dal Dl Pnrr

Immagine non disponibile
 Il rilancio punta sul Pnrr

 Il rilancio punta sul Pnrr

Volata per chiudere le ultime partite: emendamenti salva obiettivi in arrivo

20 gennaio 2022
Pubblicità

3' di lettura

Sarà il decreto Pnrr, ora all’esame della Camera, il treno accelerato su cui il Governo proverà a far salire gli ultimi adempimenti più spinosi e discussi del Recovery plan. Il decreto dovrebbe ottenere il via libera di Montecitorio giovedì prossimo, la commissione Bilancio inizierà a votare gli emendamenti e il governo proverà a giocare le sue carte.

Nel provvedimento, con l’esame parlamentare entra il rafforzamento delle assunzioni nei Comuni (fino a 15mila contratti a termine per i tecnici negli enti impegnati nei progetti Pnrr), mentre si discute sulla possibilità di estendere a tutte le procedure di appalto le semplificazioni già introdotte per quelle legate al Piano. Con molta probabilità, però, ci saranno anche altre strade alle quali l’esecutivo farà ricorso per chiudere in extremis il cerchio attorno ai 51 target fissati dal Recovery Plan da qui a fine anno e per portare a casa le partite rimaste aperte, dalla riforma dei servizi idrici al nodo appalti, passando per le assunzioni. Tutti capitoli che richiederanno un ultimo, decisivo, sprint.

Pubblicità

Transizione ecologica

Il dicastero guidato da Roberto Cingolani si prepara alla volata finale per raggiungere tutti i 7 traguardi 2021. Per ora il Mite ha portato a casa 3 investimenti su 4: proroga del superbonus, nuovi impianti di gestione dei rifiuti e ammodernamento di quelli esistenti insieme ai progetti faro di economia circolare con la pubblicazioni dei decreti ministeriali e degli avvisi per le proposte, e ancora adozione di un piano operativo per un sistema di monitoraggio e prevenzione dei rischi idrogeologici (Dm 398). Sulle riforme, invece, il cantiere è ancora aperto: più avanzati appaiono i capitoli su biometano (il ministro Cingolani sta stringendo sul decreto attuativo che fissa anche un nuovo sistema di incentivi, il secondo dei due passaggi chiesti dal Pnrr) e su inquinamento atmosferico con la manovra che ha istituito un fondo ad hoc di supporto alle misure previste dal programma nazionale. Con quest’ultimo tassello che dovrà entrare in vigore, secondo la deadline fissata dal Recovery Plan, entro fine anno.

Lavoro

Sul fronte del ministero del Lavoro, un primo intervento (M5C1-1) è composto da due “gambe”: la riforma politiche Attive (Gol) e il Piano nazionale nuove competenze, oggetto di due decreti interministerali redatti dopo l’accordo con le Regioni. Per Gol, garanzia occupabilità dei lavoratori (con una dote complessiva di 4,9 miliardi), il decreto Lavoro-Mef è in attesa della pubblicazione sulla Gazzetta. Dopodiché le regioni hanno 60 giorni per approvare i piani regionali. Poi l’Anpal ha 30 giorni per valutare se questi piani sono in linea con il programma nazionale, ed in caso di ritardi può intervenire con i poteri sostitutivi. La seconda gamba è il Piano nazionale nuove competenze: il decreto firmato dal ministro Orlando è alla firma del ministro Franco. L’obiettivo del Piano è quello di riorganizzare la formazione dei lavoratori in transizione e disoccupati, rafforzando il sistema della formazione professionale e la definizione di livelli essenziali di prestazioni per le attività di upskilling e reskilling in favore dei beneficiari di strumenti di sostegno (Naspi e Discoll), del reddito di cittadinanza e dei lavoratori che godono di strumenti straordinari o in deroga di integrazione salariale (Cigs, cassa per cessazione attività, trattamenti in deroga nelle aree di crisi complessa).

Il secondo intervento, invece (M5C2-1) consiste nell’investimento al sostegno alle persone vulnerabili e nella prevenzione dell’istituzionalizzazione con una dote di 1,45 miliardi. Al 31 dicembre erano da adottare 3 misure sul fronte socio-sanitario per anziani, persone con disabilità (domotica, percorsi di autonomia in casa e sul lavoro) e povertà estrema-housing sociale. Il decreto direttoriale con le tre misure è del 9 dicembre.

Riproduzione riservata ©
Pubblicità
Visualizza su ilsole24ore.com

P.I. 00777910159   Dati societari
© Copyright Il Sole 24 Ore Tutti i diritti riservati
Per la tua pubblicità sul sito: 24 Ore System
Informativa sui cookie  Privacy policy