Finanza
Pubblicità

Finanza

Il fatturato di Bauli sale a 472,6 mln, apre a Singapore e punta sull'Asia

di Silvia Marzialetti

Immagine non disponibile
(Marco Mayer - stock.adobe.com)

(Marco Mayer - stock.adobe.com)

27 dicembre 2018
Pubblicità

2' di lettura

Con un fatturato di gruppo di 472,6 milioni di euro (in crescita di 22,6 milioni rispetto all’esercizio precedente), Bauli si conferma leader in Italia di panettoni e pandori e per potenziare la produzione dell'impianto di Baramati in India, rivolta a tutto il Sud est asiatico, ha aperto una filiale a Singapore. La multinazionale dolciaria di Verona (che al suo interno ha inglobato brand storici come Alemagna, Motta, Doria e Bistefani), ha messo a segno al 30 giugno 2018, nel bilancio annuale ora disponibile e consultato da Radiocor, un Ebitda di 42,5 milioni, in calo rispetto ai 47,8 milioni dell’esercizio precedente «dovuto - si legge nella relazione che accompagna il bilancio - all’aumento delle materie prime e alla copertura dello start up della produzione indiana». Il burro, in particolare, principale voce di costo per pandori e panettoni, ha raggiunto livelli di costo mai visti in precedenza.

Pubblicità

L'utile netto 2017-2018 si è attestato a 10,2 milioni di euro
Per Bauli quello 2017-18 è il primo bilancio consolidato. L’utile netto del gruppo, che oggi controlla un terzo del mercato dei dolci natalizi e di quelli pasquali, si assesta su 10,2 milioni (0,5 milioni in meno rispetto all’esercizio precedente). «Come sempre - si legge nella relazione - non è stato possibile traslare completamente l’aumento dei costi che l’azienda ha dovuto fronteggiare, sui maggiori prezzi di vendita, vista la difficoltà nelle trattative con la grande distribuzione». «Il nostro fatturato a Natale è comunque aumentato - si legge nel bilancio - consolidando la leadership nel core business più storico». Cresce anche il fatturato dei prodotti cosiddetti continuativi, che consente all’azienda di sostenere in pubblicità i propri brand, in particolare il marchio Doria.

Il gruppo dolciario italiano guarda a Est
L’India - dove l’azienda nel 2017 ha avviato la nuova fabbrica di Baramati, con l’obiettivo di raggiungere i 30 milioni di ricavi in tre anni - rappresenta la seconda più importante area di operatività del gruppo, che con interesse guarda al tasso di crescita del pil pro-capite, quasi raddoppiato negli ultimi dieci anni. È stata inoltre aperta una filiale a Singapore, che gestirà le attività nel sud-est asiatico alimentate dalla produzione indiana. Presente su tutti i principali mercati del mondo, l’azienda ribadisce il proprio interesse per la Cina, vero traino dell’economia mondiale, con un tasso di crescita del 6,7%, anche se i dazi sulle importazioni Usa continuano a destare qualche preoccupazione. La posizione finanziaria netta rimane pressoché costante al valore di 74,6 milioni, bilanciata da un patrimonio netto di 91,1 milioni.

Riproduzione riservata ©
Pubblicità
Visualizza su ilsole24ore.com

P.I. 00777910159   Dati societari
© Copyright Il Sole 24 Ore Tutti i diritti riservati
Per la tua pubblicità sul sito: 24 Ore System
Informativa sui cookie  Privacy policy