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Dopo il G20: Italia vede accolte proposte su corruzione, politiche migratorie e Wto

di Gerardo Pelosi

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Buenos Aires. Donald Trump e Xi Jinping con i membri delle rispettive delegazioni al termine del G20  (Afp)

Buenos Aires. Donald Trump e Xi Jinping con i membri delle rispettive delegazioni al termine del G20 (Afp)

3 dicembre 2018
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2' di lettura

ROMA- A tre giorni dalla fine dei lavori del vertice G20 di Buenos Aires si cominciano a tracciare i primi bilanci sui risultati per i grandi blocchi regionali (Stati Uniti, America Latina, Unione europea, asiatici con la Cina in testa) sui grandi temi globali che sono stati al centro dei lavori delle riunioni a livello tecnico, di quelle dei ministri finanziari e, alla fine, dei capi di Stato e di Governo dei 19 Paesi del formato più l'Unione europea. Come sempre la regola del consenso impone dei compromessi e anche gli obiettivi più ambiziosi si sono dovuti alla fine ridimensionare. È accaduto anche al nostro Paese che, tuttavia, può considerarsi moderatamente soddisfatto per avere visto accettati dei principi cardine sui paragrafi che riguardano lotta alla corruzione, politiche migratorie e commercio.

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Lotta a corruzione: estendere a G20 convenzioni Ocse e Onu
Per quanto riguarda la lotta alla corruzione l'impegno italiano è stato indirizzato ad estendere al massimo il coordinamento internazionale. Più nel dettaglio, il paragrafo 29 del comunicato finale accoglie la proposta italiana di estendere a tutti i membri del G20 le convenzioni contro la corruzione in ambito Ocse così come si chiede il rispetto di tutti i Paesi G20 delle convenzioni in ambito Nazioni Unite sullo stesso tema.

Immigrazione, passa la responsabilità condivisa
Inserire anche l'immigrazione tra i grandi temi globali di cui si deve occupare il G20 è stato un impegno dell'Unione europea, sollecitata in questo dall'Italia che dal Consiglio del giugno scorso ha insistito per politiche migratorie condivise a livello di tutti gli Stati membri. Anche se l'Italia avrebbe preferito un linguaggio più chiaro e ambizioso ha dovuto poi accettare una mediazione con gli Stati Uniti che restano molto prudenti ad assumere impegni internazionali sulle questioni migratorie che rappresentano pur sempre un elemento di forte divisione politica interna. L'Italia può dirsi però soddisfatta perché la delegazione giapponese si è impegnata a mettere le questioni migratorie al centro del prossimo G20 a presidenza giapponese che si terrà ad Osaka l'anno prossimo e affrontarlo in maniera meno divisiva.

Clima: Italia e Ue insieme su impegni Parigi
Il paragrafo 20 del comunicato finale sul clima ha visto l'Italia fortemente impegnata a fare blocco, insieme agli altri Paesi europei, per riaffermare i principi di Parigi sui cambiamenti climatici. Rispetto al G20 di Amburgo l'Italia e gli altri europei hanno dovuto fronteggiare un blocco di Paesi che va oltre gli Stati Uniti e che vede su posizioni molto prudenti su Parigi Paesi come Brasile e Turchia.

Commercio, l’Italia spinge sul multilateralismo
Nello scontro tra Usa e Cina sul commercio l'Italia, insieme alla Ue, sostiene le ragioni di un multilateralismo adeguato ai nuovi scenari globali. Il paragrafo 27 del comunicato finale del G20 accoglie le istanze italiane a favore di una rapida riforma del Wto l'Organizzazione mondiale del commercio per adattarlo alle esigenze di un mondo mutato. Per la prima volta questi impegni si sono tradotti in un comunicato finale del G20 come voleva il nostro Paese.

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