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Moto e scooter, gli elettrici valgono l’8% del mercato

di Mario Cianflone

Mobilità elettrica, al made in Italy servono competenze e componenti

Il settore nel 2022 segna una crescita del 59% Record per le micro car. Confindustria Ancma: nel trasporto elettrico è il comparto che cresce di più

25 gennaio 2023
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2' di lettura

Corre il mercato italiano dei ciclomotori, dei motocicli e dei quadricicli elettrici. Nel 2022, secondo le elaborazioni di Confindustria Ancma (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori), il comparto (che comprende categorie, come le moto e gli scooter, molto diverse per tipologia, destinazione d’uso e target di clienti) ha messo a segno un rialzo del 59% rispetto al 2021 per un totale di 23.300 veicoli. Un dato significativo: il segmento è piccolo, in termini di volumi, ma è in forte crescita e ora vale l’8,3% dell’interno settore. Inizia, dunque, ad esser una fetta significativa anche se l’offerta di veicoli termici domina con il 91,7 %.

Lo sviluppo della mobilità urbana elettrica trova spiegazione, spiegano i vertici di Ancma, in un mix di fattori che vanno dall’esigenza di una mobilità economica e sostenibile alla solidità di aree come lo sharing e il delivery. «Il nostro - ha commentato il presidente di Ancma, Paolo Magri - è il settore che cresce di più nell’ambito della mobilità elettrica, siamo di fronte a numeri significativi, che dicono molto anche della capacità delle aziende».

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Analizzando lo spaccato emerge è il vero e proprio boom di quadricicli a batteria, le cosiddette micro car che hanno registrato una crescita del 74,1% per un immatricolato pari a 7.043 unità. L’exploit è trainato da un nome fuori dal settore dei motocicli: Citroën (gruppo Stellantis) che in Italia è al primo posto e ha venduto 3.614 esemplari di Ami nel 2022 (10mila dal lancio del 2020 sia nella versione per patentino 14enni sia in quella “targata”).

Significativa è la crescita degli scooter e in particolare di quelli targati con potenza massima fino a 11 kW che hanno segnato un rialzo delò 56,9% per un totale di quasi 10mila pezzi (9.836 per la precisione. Leader di mercato Niu, seguito da Piaggio e da Seat. La presenza della casa spagnola del gruppo Volkswagen dà un’ulteriore misura di quanto l’auto stia entrando nel mondo della mobilità urbana leggera, anche mettendo a terra la forza commerciale delle sue capillari reti di vendita.

In crescita (+53,3% per 5.904 veicoli) anche i ciclomotori con potenza massima fino a 4 kW (l’equivalente del motorino 50 cc termico) e sul podio ci sono Vmoto Soco, Niu e Askoll.

E le moto a ioni di litio? I numeri dell’osservatorio Ancma parlano chiaro: il mercato delle due ruote elettriche si ferma in pratica a 11 kW, oltre si entra nel mondo della passione e delle prestazioni con dinamiche tutte diverse. Vengono premiati i mezzi utilitaristici al servizio della mobilità, mentre la moto elettrica, costosa ed elitaria, non sfonda: solo 540 esemplari (+7,5% rispetto ai 502 dello scorso anno) con una penetrazione sul totale del mercato di appena lo 0,4% contro il 7,3% degli scooter, il 38,4% dei ciclomotori e il 53,9% dei quadricicli. Il made in Italy è ben presente nel mondo della micromobilità elettrica, ma per crescere e, reggere la concorrenza asiatica, spiega Gian Franco Nanni (Ad di Askoll Eva e vice responsabile gruppo veicoli elettrici di Ancma) occorre sviluppare competenze nelle università e potenziare il settore dei componenti.

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