di Redazione Online
Due poliziotti davanti alla casa dei due britannici ad Amesbury
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Un uomo e una donna, 45 e 44 anni, sono stati ritrovati privi di conoscenza probabilmente avvelenati da un agente nervino nella loro casa ad Amesbury, a soli 13 km di distanza da Salisbury, dove il 4 marzo scorso vennero avvelenati con agente nervino l'ex spia russa Serghei Skripal e la figlia Yulia, fatto che scatenò una grave crisi diplomatica fra Regno Unito e Russia culminata con la cacciata di 23 diplomatici dall’Isola a cui Mosca ha risposto con la stessa moneta.
La dura reazione britannica è stata appoggiata dai partner europei e dagli Stati Uniti che per qualche giorno hanno dato prova di unità occidentale contro le presunte operazioni russe su suolo straniero. Presunte fino a un certo punto perché il Novichok è un agente nervino che producono i laboratori russi quindi i sospetti sono più che fondati.
Se però il caso Skripal riguardava appunto una ex spia del Kgb pur ormai ritirato a vita privata, l’avvelenamento di queste due persone nella stessa zona a più di quattro mesi di distanza è ancora più misterioso. Stesso veleno, stessa zona ma intanto la rappresentanza della Russia presso l'Opac ritiene «stupido» pensare che ci sia Mosca dietro questo nuovo presunto avvelenamento.
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