Vaticano, prime visite pubbliche alla tomba di Benedetto XVI
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Aperte stamani le Grotte vaticane per l’omaggio dei fedeli alla tomba dove è stato sepolto Benedetto XVI. Ratzinger è tumulato nel luogo dove era sepolto Giovanni Paolo II prima della sua beatificazione. Sulla lapide l’epigrafe nera con la scritta: «Benedictus PP XVI». I fedeli hanno aspettato in basilica l’apertura, poi in molti si sono messi in fila per una preghiera davanti alla tomba. Il Vaticano ha annunciato ieri che da stamattina il pubblico potrà visitare la tomba, senza specificare se Papa Francesco abbia visitato privatamente la tomba di Benedetto prima che fosse consentita la visione pubblica, o se potrebbe farlo in un altro momento.
Molti i fedeli provenienti da diverse regioni d’Italia e dall’estero. Tra i primi Bernard, arrivato da Varsavia: «È uno dei Papi più importanti della storia, è il mio Papa, era importante venire qui». Stefania da Portogruaro (Venezia) con altre persone arrivate dal Veneto: «Avevamo bisogno di sentire la sua vicinanza. Benedetto ci dà speranza». Anche tre giovani donne di Altamura (Bari): «Per noi è un Papa importante, abbiamo sentito il bisogno di essere oggi qui».
All’Angelus anche Papa Francesco ha citato Ratzinger. «Anche chi cade in basso può risalire dalle tenebre». Sono le parole di Papa Francesco all’Angelus. Benedetto XVI ha affermato che «Dio ha voluto salvarci andando lui stesso fino in fondo all’abisso della morte, perché ogni uomo, anche chi è caduto tanto in basso da non vedere più il cielo, possa trovare la mano di Dio a cui aggrapparsi e risalire dalle tenebre a rivedere la luce per la quale egli è fatto», ha detto Bergoglio richiamando l’omelia di Benedetto XVI del 13 gennaio del 2008. Papa Francesco ha poi detto che «il chiacchiericcio è un’arma letale, uccide l’amore, la società, la fraternità».
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