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Regione Lombardia lancia il Programma regionale energia, ambiente e clima

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(Romolo Tavani - stock.adobe.com)

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Il piano proposto dall'assessorato all'Ambiente e Clima e approvato della giunta descrive la traiettoria della transizione energetica in regione fino al 2030

3 febbraio 2023
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2' di lettura

Contenere l'aumento della temperatura terrestre per evitare conseguenze che mettano a rischio le attuali condizioni di sviluppo del genere umano è una delle priorità delle istituzioni di ogni livello, dalle Nazioni Unite alle singole comunità locali.
Il panel Ipcc dell'Onu, il cui scopo è la valutazione scientifica del cambiamento climatico e delle conseguenti azioni di mitigazione e adattamento finalizzate a contrastarne e contenerne gli esiti, ha già lanciato numerosi allarmi. L'ultimo, dell'anno scorso, ha mostrato come il trend di crescita delle emissioni climalteranti, che stanno causando il surriscaldamento globale (principalmente anidride carbonica e metano, ma non solo), stia già diventando insostenibile per il successo delle politiche globali.

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Tuttavia, ogni livello di governo è chiamato a rispondere in modo pronto per adattare le politiche locali, di cui è responsabile, agli obiettivi condivisi. Che, almeno per l'Europa e le altre economie più sviluppate, parlano del 2050 come anno di “Net Zero” nelle emissioni di CO2 in atmosfera. Questo significa che per quella data il livello di produzione di nuovi gas serra dovrà essere ridotto a tal punto che quanto rilasciato dovrà perlomeno essere compensato da una equivalente azione in diminuzione dello stock presente nell'aria in modo che, appunto, il bilancio netto sia “zero”.Un esempio della strada che tutti gli enti territoriali devono compiere è il percorso intrapreso lo scorso dicembre da Regione Lombardia, che con l'approvazione del Programma regionale energia, ambiente e clima (Preac) si è data una roadmap concreta a breve termine per la riduzione del rilascio di CO2 in atmosfera, aumentare l'autonomia energetica e cogliere anche le opportunità dell'economia Green.Il Preac è il masterplan che descrive la traiettoria della transizione energetica in regione fino al 2030. Nel concreto, il piano proposto dall'assessorato all'Ambiente e Clima, e approvato della giunta di Palazzo Lombardia, prevede un forte investimento strategico nelle energie rinnovabili come strumento di mitigazione dei cambiamenti climatici e per garantire l'autonomia di approvvigionamento del territorio rispetto a shock esterni, come quelli che si sono verificati con la guerra tra Russia e Ucraina, con l'aumento della volatilità dei prezzi delle materie prime energetiche. E se da un lato il fotovoltaico, scelto come tecnologia più adatta per questo obiettivo (previsto a tendere sul 10% delle coperture disponibili), dovrà raddoppiare la capacità di produzione, dall'altro saranno le riduzioni di consumi, nell'ordine del 35%, tramite una forte azione di efficientamento energetico a permettere di centrare il risultato. Le tecnologie delle pompe di calore saranno centrali, così come, oltre al solare, lo saranno le biomasse legnose, biometano e biogas.Economia circolare e qualità dell'aria sono inoltre due benefici attesi dalla piena attuazione del Preac, anche grazie alle Cer, le Comunità energetiche rinnovabili che sfrutteranno appieno il potenziale delle azioni previste.Un'attenzione specifica sarà data alla riqualificazione energetica del patrimonio edilizio, in particolare per quello pubblico degli immobili di Comuni, dell'edilizia scolastica e residenziale.

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