di Stefano Biolchini e Andrea Chimento
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Paolo Sorrentino torna nuovamente in cinquina agli Oscar, ma sembra quasi impossibile che il suo bellissimo «È stata la mano di Dio» possa ripetere il successo de «La grande bellezza». «Drive My Car» è troppo distante nei pronostici, ma poco importa: con questo film Sorrentino ha svelato la sua anima più intima, riprendendo episodi (anche tragici) della sua adolescenza e firmando uno dei suoi lavori più profondi e maturi. Uno dei titoli più significativi della stagione.
Stefano Biolchini
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