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Raffaello: la grande mostra alla National Gallery

di Nicol Degli Innocenti

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Raphael - Saint John the Baptist Preaching - 1505  - Oil on poplar - 26.2 x 52 cm © The National Gallery, London

Raphael - Saint John the Baptist Preaching - 1505 - Oil on poplar - 26.2 x 52 cm © The National Gallery, London

Riunite eccezionalmente quasi 100 opere dell’Urbinate

3 maggio 2022
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3' di lettura

È valsa l'attesa: la pandemia ha costretto la National Gallery a rinviare di due anni la grande mostra dedicata a Raffaello, che avrebbe dovuto coincidere con il cinquecentesimo anniversario della morte dell'artista nel 2020.
Il ritardo forzato ha solo accentuato l'importanza del momento e la gioia dell'apertura della prima mostra al di fuori dell'Italia che rivela il Sanzio in tutta la sua multiforme e multidimensionale completezza di artista.

Abile disegnatore e sublime pittore, ma anche valente architetto, progettista ricco di inventiva, archeologo, collezionista e conservatore, imprenditore e maestro, creativo e innovativo designer di mosaici, sculture, stampe, arazzi e arti decorative.

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La National Gallery è riuscita a ottenere prestiti di opere mirabili dai maggiori musei del mondo, Uffizi e Vaticano compresi, che aggiunte ai nove quadri della collezione permanente permettono un ricchissimo approfondito viaggio nella breve ma intensa vita artistica di Raffaello.

La National Gallery celebra Raffaello, artista universale

14 foto

Raphael - Portrait of Pope Julius II - 1511 - Oil on poplar - 108.7 x 81 cm (© The National Gallery, London)
Raphael - Saint Catherine of Alexandria - about 1507 - Oil on poplar - 72.2 x 55.7 cm (© The National Gallery, London)
Raphael- - An Allegory (’Vision of a Knight’) - about 1504 - Oil on poplar - 17.1 x 17.3 cm (© The National Gallery, London)
Raphael - The Madonna and Child with the Infant Baptist (The Garvagh Madonna) - Short title: The Garvagh Madonna - about 1509-10 - Oil on wood - 38.9 x 32.9 cm (© The National Gallery, London) 
Raphael - The Madonna and Child with Saint John the Baptist and Saint Nicholas of Bari (’The Ansidei Madonna’) - Short title: The Ansidei Madonna - 1505 - Oil on poplar - 216.8 x 147.6 cm (© The National Gallery, London)
Raphael - The Procession to Calvary - about 1504-5 - Oil on poplar - 24.4 x 85.5 cm (© The National Gallery, London)
Raphael - The Crucified Christ with the Virgin Mary, Saints and Angels (The Mond Crucifixion) - Short title: The Mond Crucifixion - about 1502-3 - Oil on poplar - 283.3 x 167.3 cm (© The National Gallery, London)
Raphael - Saint John the Baptist Preaching - 1505 - Oil on poplar - 26.2 x 52 cm (© The National Gallery, London)
Raphael -The Madonna of the Pinks (’La Madonna dei Garofani’) - about 1506-7 - Oil on yew - 27.9 x 22.4 cm (© The National Gallery, London)
Raphael, Virgin and Child with the Young Saint John the Baptist (The Esterházy Madonna), about 1508 - Tempera and oil on wood, 28.5 × 21.5 cm - Szépmüvészeti Múzeum / Museum of Fine Arts, Budapest (© Szépművészeti Múzeum - Museum of Fine Arts Budapest, 2020)
Raphael, Terranuova Madonna - Tempera and oil on wood, 28.5 × 21.5 cm - Staatliche Museen, Berlin (© Staatliche Museen zu Berlin, Gemäldegalerie, Photo: Jörg P. Ander)
Raphael, Study for the Head of an Apostle in the Transfiguration - Private Collection, New York (© Private Collection) - Photographed by Tim Nighswander/IMAGING4ART
Raphael, An Angel - Pen and brown ink over geometrical indications in blind stylus, 17.9 × 20.6 cm - The Ashmolean Museum, University of Oxford (© Ashmolean Museum, University of Oxford)
Raphael - The Virgin and Child with the Infant Saint John the Baptist (‘The Alba Madonna'), about 1509–11 - Oil on wood transferred to canvas, 94.5 cm diameter - National Gallery of Art, Washington, DC, Andrew W. Mellon Collection (1937.1.24) - Courtesy National Gallery of Art, Washington

Quasi cento opere

Quasi cento opere, quadri e disegni ma anche modelli e disegni dei palazzi da lui progettati, stampe e cartoni, grandi arazzi e tondi in bronzo da lui disegnati, esposti per la prima volta fuori dall'Italia. Raffaello era abile a lavorare sia in miniatura che su grande scala e la collocazione della mostra nelle splendide sale al “piano nobile” della National Gallery, non nella parte nuova di solito riservata alle mostre temporanee, rende giustizia alle opere. La mostra è un'occasione rara per vedere numerosi esempi della Vergine con il bambino, sia del periodo fiorentino di Raffaello che dell'inizio degli anni romani, quadri provenienti da Monaco e da Washington, da Berlino e da Perugia, da Edinburgo e Lille, da Napoli e Madrid.

Raffaello, che non ha mai avuto figli e che era rimasto orfano di madre da bambino, ha creato con le sue Madonne con il bambino Gesù alcune delle immagini più tenere e realistiche ma al tempo stesso sublimi di amore materno. Nei suoi quadri è riuscito a fondere il dinamismo espressivo delle figure di Michelangelo con l'intensa contemplativa vita interiore delle figure di Leonardo, aggiungendo una grazia, armonia e naturalezza del tutto nuove e uniche.

Rigorosamente cronologica

Rigorosamente cronologica, la mostra apre con un autoritratto a 15 anni, un delicato disegno che dimostra perchè l'abilità di Raffaello fu riconosciuta così presto, portandolo a diventare capobottega da ragazzo nella sua nativa Urbino. L'autoritratto successivo è del 1506, e nel quadro l'artista poco più che ventenne, ora trasferito a Firenze, si volta direttamente verso chi lo guarda, con tutta la sicurezza di sé di chi ha assaporato presto il successo, ma con la serenità pacata di chi non sa cosa sia l'arroganza.

Nella sala finale c'è l'ultimo autoritratto degli anni romani, dipinto poco prima della sua morte prematura. Raffaello, il maestro, è in piedi con la mano sulla spalla del suo allievo, Giulio Romano, che si volta verso di lui come a chiedergli consiglio. In mostra anche ritratti degli amici Bindo Altoviti e Balsassare Castiglione, di Lorenzo de' Medici e della misteriosa Fornarina.

La mostra illustra anche le qualità umane oltre che artistiche di Raffaello – non solo il suo carattere gradevole e diplomatico che gli ha assicurato la benevolenza di mecenati esigenti e colti come Agostino Chigi, Papa Giulio II e Papa Leone X, ma anche la sua generosità verso altri artisti come Domenico Alfani, Luigi de Pace, Giulio Romano e Agostino Veneziano.Non servono conferme, ma la mostra alla National Gallery sottolinea l'accuratezza della descrizione di Giorgio Vasari, primo biografo di Raffaello, che lo definì “l'artista universale”.

Raphael: the Credit Suisse Exhibition, fino al 31 luglio 2022, National Gallery, Londra

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