di Carlo Antonelli
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Qualcuno di voi si potrà ricordare di paludati “Stati Generali della Cultura” che si facevano fino a qualche tempo fa. Siamo partiti da questo per costruire il suo contrario, a partire dalle reali evoluzioni che stanno avvenendo in modo clamoroso proprio nella sfera più allargata del lavoro legato ai vari linguaggi espressivi. Per cercare di capire meglio cosa stia accadendo intorno a questo cambiamento quantico in Italia (e non nella solita California), chi siano gli attori in gioco coinvolgendone alcuni tra i più significativi, quali possano essere le prospettive e gli sviluppi a breve. Solo esempi e storie reali, nessuna teoria. Al centro, il sistema centrale creato nel 2008-2009 di securizzazione digitale delle transazioni private: la ben nota blockchain. Da qui è nato “Creating with Blockchain. Stati Decentralizzati dell'Economia e della Cultura Digitale”, concepito e prodotto da Business International/Fiera Milano con NERO Edizioni, che si svolgerà in due parti: la prima mercoledì pomeriggio -11 maggio- dalle 14.00 in poi; la seconda, per una giornata intera, il 29 Settembre. Entrambe presso la Fondazione Feltrinelli di Milano, partner dell'iniziativa e in procinto- per comprensibilissime ragioni- di aprire un osservatorio permanente su questa galassia. Una galassia che si compone, come una configurazione astrale, di 5 punti principali: la blockchain appunto, le criptovalute, gli inevitabili Nft (strumento da revisionare, non tanto come oggetto di mercato, ma di conservazione dell'immateriale o comunque di “oggetti” non visivi), le cosiddette Decentralized Autonomous Organizations (DAO, da qui il sottotitolo del summit, che suggerisce un approccio contrario al passato, ovvero quello di una visione piramidale dell'economia creativa) e naturalmente l'ormai abusato e ampiamemte promesso metaverso/multiverso/pluriverso, ecc, da intendersi in modo più rilassato e già praticato come ambito digitale parallelo a quello fisico nel quale le persone interagiscono, ossia quello che accade nei giochi da più di un decennio attraverso la scelta di “personaggi” per agire e luoghi/edifici da costruire.
Non fatevi girare la testa, per favore.
Quello che cercheremo di capire sono le forme attraverso le quali molti operatori culturali stanno lavorando in piena autonomia attraverso metodi di condivisione del proprio lavoro o del proprio ambito di interesse (si parla quindi di comunità quindi, e questo è forse il sesto vero pilastro della galassia qui delineata) e utilizzando le forme di pagamento/sostegno digitali e altrettanto de-centralizzate, garantendosi quindi autonomia totale dalle grandi corporation o dalle grandi istituzioni. Jacques Attali scrisse decenni fa in un suo saggio (“Noise”) che l'economia della musica anticipava sempre quella generale che sarebbe arrivata a breve. Lo stesso sta accadendo con queste forme/azioni, che precorrono le nuove configurazioni che l'operare economico o finanziario (già in atto in questo caso) prenderanno a breve termine. Non ci occuperemo quindi di “cultura”, questo mercoledì. Ma di uno spostamento tettonico che piano piano coinvolgerà tutto, compresa una fetta delle migliaia di imprese, piccole medie e grandi che compongono lo scheletro dell'economia nazionale, per essere chiari (con i settori del design e della moda da tempo in prima fila, su questo). Oltre a Massimiliano Tarantino – direttore della Fondazione Feltrinelli- e Lorenzo Gigotti di Nero Edizioni (che da ormai anni si è distinta per la precisione con la quale sta osservando la complessiva trasformazione della vita in atto), ci saranno ospiti quali: Gianluca Comandini da un lato e Valentina Tanni dall'altro, entrambi accademici della materia, che racconteranno con chiarezza lo stato delle cose; il direttore dell'Haus der Kunst di Monaco di Baviera, Andrea Lissoni, che ha svoltato totalmente il senso della paludata istituzione che conduce, aprendo all'esplorazione per esempio delle stesse DAO con un evento come “Radical Friends; l'architetto e fondatore del think tank 2050+ Ippolito Pestellini Laparelli che si metterà in collegamento con Vova, intellettuale russo in esilio a Bratislava, che racconterà come il gioco “Criminal Russia” sia utilizzato in questo momento per scambiare informazioni non filtrate tra esuli russi e corrispondenti ucraini; Miltos Manetas, che ha “visto” il metaverso già 25 anni fa e praticato forme di star digital da altrettanto tempo, parlerà di come sta provando attraverso il legale Massimo Sterpi- anch'egli presente- di arrivare alla protezione delle pure idee; il grande scrittore cyberpunk Bruce Sterling racconterà di come la sua anticipatrice visione delle cose-già alla fine degli anni Ottanta, oggi divenuta realtà- possa consentirgli di delineare gli anni a venire. Questi alcuni degli attori che discuteranno per arrivare ad una fotografia del presente. E non importa il recente crollo di valore di Nft e crypto avvenuto nelle scorse settimane. E' la rete contemporanea di costruzione di attività e di creazione parallelo di valore a configurare la materia in campo. E ditemi se è poco.
Direttore Business International, Events&Education, Fiera Milano SpA
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