di Andrea Fontana
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Tenaris scatta a Piazza Affari, dove il FTSE MIB è in modesto aumento, sfruttando il nuovo rialzo delle trivelle petrolifere attive e la vivacità dei prezzi del petrolio arrivati a sfiorare gli 87 dollari al barile per quanto riguarda il Brent marzo e a 84 dollari per il Wti marzo. La concorrente Vallourec a Parigi sale del 5% circa. In base ai dati settimanali diffusi da Baker Hughes, le trivelle attive negli Stati Uniti sono aumentate complessivamente di 13 unità a 601, dato frutto del +11% delle piattaforme petrolifere (salite a 492) e del +2% di quelle del gas (che sono arrivate a quota 109).
Le statistiche fornite da Baker Hughes sono sopra le previsioni. Per quanto il dato resti lontano (-24%) dai numeri di 2 anni fa, cioè dalla fase pre-Covid, le case di investimento segnalano che il recupero è positivo e che i prezzi del petrolio dovrebbero guidare a una ulteriore accelerazione delle attività delle trivelle nel corso del 2022. Secondo Mediobanca Securities l'ottimismo per l'attività di Tenaris, che è specializzata nei tubi di acciaio per il settore estrattivo, è alimentato anche dal fatto che il numero di pozzi perforati ma non completati (i cosiddetti Duc) è sceso in modo significativo e questo dovrebbe portare alla necessità di nuove piattaforme. A queste indicazioni si aggiunge anche quella arrivata sul fronte dei prezzi dall'indice mensile di Pipe Logix che ha stimato +2,4% a dicembre con +1,3% dei beni domestici e +3,9% di quelli da importazione.
Andrea Fontana
Redattore Radiocor
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