di Marta Casadei
(AFP)
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Mentre Milano Unica - l’unica fa di febbraio ad aver confermato le date nonostante l’impennata dei contagi - fa il tutto esaurito,la Milano Fashion Week Women’s Collection annuncia un calendario (ancora provvisorio) ricco di eventi fisici: tra il 22 e il 28 febbraio, infatti, sono in programma ben 65 sfilate, tra grandi ritorni e brand emergenti. Non mancano gli eventi in digitale, ma sono solo sei e, quindi, in netta minoranza.
La Milano Fashion Week è pronta a tornare in pompa magna - con un occhio sempre rivolto alle regole anti Covid, con un protocollo appena aggiornato - complici alcuni grandi ritorni: in calendario, infatti, ritroviamo big assenti da qualche stagione come Bottega Veneta, Diesel, Gucci, Trussardi. Torna a sfilare in presenza - portando in passerella sia la collezione donna sia uomo - anche Giorgio Armani che, proprio per tutelare addetti ai lavori e ospiti dall’incremento dei contagi di Covid-19, aveva annullato le sfilate maschili Emporio e Giorgio Armani di gennaio e il défile Armani Privé durante la settimana dell’haute couture di Parigi. Rimangono, invece, protagonisti indiscussi della fashion week milanese - e ben distribuiti lungo tutta la settimana - marchi come Alberta Ferretti, Prada, N.21, Dolce&Gabbana, Max Mara, Etro, Missoni, Fendi, Moschino, Versace, Tod’s, Blumarine. Unico assente al momento: Salvatore Ferragamo.
Non sarà una settimana popolata solo da marchi “established”: in calendario entrano nomi nuovi - tra cui AC9, Ambush, Andreadamo, Aniye Records, Cormio, Ferrari, Hans Kj›benhavn e Tokyo James - e rimangono emergenti italiani di talento come Calcaterra, Fabio Quaranta, Francesca Liberatore e Marco Rambaldi.
Marta Casadei
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