di Angelo Curtolo
Yuja Wang (foto Roberto Serra)
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Tre Festival, tre mondi musicali diversi. Dalla grande musica classica del Bologna Festival, giunto alla 40a edizione; nella sua metà autunnale si articola, come di consueto, in un ciclo dedicato alla musica barocca e uno rivolto ai grandi interpreti. A Venezia ecco le note del 65° Festival di Musica Contemporanea, presentato dalla Biennale di Venezia; da decennio uno dei luoghi di riflessione internazionale sui nuovi percorsi della Musica. A Milano, invece, i giovani artisti del panorama indipendente italiano.
Il 18 al Teatro delle Celebrazioni, per il Bologna Festival, la pianista Yuja Wang e la Mahler Chamber Orchestra, con due programmi diversi, alle 18 e alle 21. Oltre ai Grandi Interpreti, il Festival presenta la rassegna Il Nuovo L'Antico, che si apre il 15 all'Oratorio S. Filippo Neri. Il Festival prosegue fino al 1 dicembre.
Il 17-18 al Circolo Magnolia, all'Idroscalo, il festival Mi Manchi, Ancora. Un evento di due giorni che nasce ancora per colmare l’assenza del festival Mi Ami. Piccolo ma prezioso, tenace e sorprendente, desideroso e affamato. Tra gli artisti, Epoque, Iside, Margherita Vicario, Bluem, Emma Nolde, Tutti Fenomeni.
Dal 17 al 26 il 65° Festival di Musica Contemporanea,intitolato Choruses – Drammaturgie vocali. Si svolge in diversi luoghi di Venezia e tende a mettere in risalto la tradizione musicale veneziana collegandola alla attualità compositiva contemporanea. Al centro dell'attenzione “il trattamento compositivo della voce, a partire dai lavori corali monumentali delle ultime decadi fino alle esplorazioni drammaturgiche della produzione vocale più recente”. Apre al Teatro La Fenice la musica di Kaija Saariaho, Leone d'Oro alla Carriera, con i complessi del Teatro.
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