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Pichetto: «Decreto Pnrr in Cdm la prossima settimana. Meno vincoli per l’eolico, l’archeologia non ferma i cantieri»

di Laura Serafini

Enel: Gigafactory 3Sun, a Catania la piu' grande fabbrica di pannelli solari in Europa

Elettricità Futura: possibili 10 gigawatt all’anno, entro il 2030 possibili investimenti per 320 miliardi e 110 miliardi di risparmi sull'import di gas

8 febbraio 2023
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3' di lettura

Andrà all'approvazione del Consiglio dei ministri il decreto per la semplificazione degli interventi del Pnrr. Lo ha annunciato il ministro per l’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin all'evento sulla presentazione del “Piano 2030 del settore elettrico: 360 miliardi di benefici economici e 540 mila nuovi posti di lavoro” organizzato da Elettricità Futura ed Enel Foundation. «Il decreto punterà a rendere più spedito il sistema autorizzativo per gli impianti rinnovabili – ha detto Pichetto Fratin -. In particolare per il settore eolico si riduce a 7 a 3 chilometri» rispetto a un'area sottoposta a vincolo «la distanza entro la quale non possono realizzare pale eoliche».

Il nodo del permitting

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E ancora: velocizzazioni sono previste anche nel caso di ritrovamento di reperti archeologici che bloccano l'esecuzione delle opere per la realizzazione degli impianti. La necessità di superare gli ostacoli del permitting è fondamentale al fine di accelerare il ritmo di istallazione delle rinnovabili che deve passare da 2,5 gigawatt del 2022 a 8-10 gigawatt all'anno. È quanto proposto dall'associazione del settore, presieduta da Agostino Re Rebaudengo: l'obiettivo è raggiunge 85 gigawatt di capacità istallata nel 2030, con la possibilità di ridurre l'import di gas per 160 miliardi di metri cubi, risparmiando 110 miliardi di euro, con una mobilitazione di 320 miliardi di investimenti e 540 mila posti di lavoro. Il mix di generazione di energia in Italia vedrebbe le fonti green passare da una quota del 35 all'85 per cento.

L’industria green e smart vale lo 0,7% del Pil

Il raggiungimento dei target al 2030 non serve solo per decarbonizzare la produzione ma, come sottolineato da Alessandro Marangoni ceo di Althesys, «essere anche leva per sviluppare un sistema industriale e manufatturiero realizzando le tecnologie e le infrastrutture che servono». Il settore già oggi rappresenta un’eccellenza, con circa 800 aziende e un valore della produzione che vale lo 0,7 per cento del Pil.

Re Rebaudengo: nel 2022 importato il 90% degli idrocarburi

«Il nuovo anno nuovo sta cominciando con grandi problemi su risorse idriche. Nel 2022 l'energia elettrica è stata prodotta per il 55% con il gas, il 10% con il carbone, il 35% con le rinnovabili. Importiamo il 90% degli idrocarburi e siamo comunque importatori del 14% energia elettrica», ha osservato il presidente di Elettricità Futura, Agostino Re Rebaudengo. Secondo il quale è necessario fare di più sulle semplificazioni. «Per autorizzare gli impianti ci si mettono in media 7 anni, quando il target Ue è di un anno, in casi eccezionali 2. È migliorato con le commissioni Via Vass, ma questi non bastano. Oltre al loro via libera, ci sono poi altre 30 autorizzazioni per arrivare alla cantierabilità».

Starace: l’industria competitiva non deve fuggire all’estero

Nel settore elettrico «abbiamo opportunità se ci concentriamo sui punti di forza. Siamo forti nella digitalizzazione della rete, abbiamo intelligenza, capacità di innovare e imprenditorialità ma talvolta l’industria energetica italiana ha maggior riconoscimento all’estero che nel nostro Paese», ha osservato l’ad di Enel, Francesco Starace. «Dovrebbe preoccuparci che una industria energetica italiana competitiva vada all’estero perchè non vede in Italia le opportunità di crescita>. Starace ha premesso: «Non c’è un sistema energetico che evolve buttando dalla finestra quello che c’era prima, c’è una sedimentazione geologica di tecnologie. Il fatto che ora ci stiamo muovendo in un sistema che pone l’elettricità al centro, rende l’energia più competitiva, più stabilmente conveniente e meno volatile. Adesso inizia un’altra partita e che è in corso nel decennio: quella dell’elettrificazione dei consumi. Le rete elettriche diventano fondamentali».


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