Ucraina, Biden: "Con tregua, Putin cerca solo un po' d'ossigeno"
Il presidente russo Vladimir Putin assiste alla messa del Natale ortodosso nella Cattedrale dell’Annunciazione del Cremlino a Mosca. Lo rendono noto le agenzie russe.
Il ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov ha pubblicato in serata un’infografica aggiornata sul numero di missili rimasti in Russia. “Ecco la formula della sicurezza: la potenza missilistica del secondo esercito del mondo è inversamente proporzionale al rigore del rispetto delle sanzioni moltiplicato per la forza della difesa aerea ucraina”, ha detto Reznikov, aggiungendo che la Russia ha attualmente il 19% di missili strategici ad alta precisione, circa il 78% di missili tattici e il 12% di droni di fabbricazione iraniana. La Russia ha anche il 9% dei missili Kalibr e l’11% dei missili balistici Iskander rimasti. Allo stesso tempo Mosca ha ancora un numero sufficiente di missili da crociera Iskander e S-300.
Lo stato maggiore ucraino ha confermato oggi un attacco avvenuto ieri contro una base delle forze di occupazione russe a Havrylivka Druha, nella regione di Kherson, lo riporta Ukrinform. “Fino a 100 militari feriti sono stati portati negli ospedali locali. Le informazioni sugli invasori eliminati sono in fase di chiarimento”, ha precisato lo stato maggiore.
Gli attacchi di oggi in Ucraina orientale hanno dimostrato che il cessate il fuoco annunciato ieri dal presidente russo Vladimir Putin era uno “stratagemma cinico. Lo ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato Usa, Ned Price, in un briefing con la stampa.
“Gli invasori russi hanno bombardato oggi le aree di confine della regione di Sumy con artiglieria semovente”. Lo ha reso noto, scrive Ukrinform, il capo dell’amministrazione militare regionale di Sumy, Dmytro Zhyvytskyi. “Per tutto il giorno, i russi hanno colpito la comunità di confine di Shalyhyne con cannoni semoventi”, si legge nel rapporto. Non sono state registrate vittime o distruzioni. Le forze di difesa ucraine hanno liberato le regioni di Kiev, Sumy e Chernihiv dagli invasori russi alla fine di marzo e all’inizio di aprile.
L’intelligence militare ucraina ha affermato che la Russia è pronta a ordinare la mobilitazione di ben 500.000 coscritti a gennaio in aggiunta ai 300.000 richiamati a ottobre. Lo scrive il Guardian sottolineando che si tratta di un altro segnale evidente che il presidente Vladimir Putin non abbia alcuna intenzione di porre fine alla guerra. Vadym Skibitsky, vice capo dell’intelligence militare ucraina, ha affermato che l’Ucraina ritiene che i coscritti parteciperanno ad una serie di offensive russe durante la primavera e l’estate nell’est e nel sud del paese.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ringraziato Joe Biden per il nuovo pacchetto di aiuti militari. «Grazie Potus per le armi completamente nuove, inclusi i veicoli Bradley, i missili antiaerei - ha scritto su Twitter Zelensky -. Un fantastico regalo di Natale per l’Ucraina! Insieme agli Usa ci stiamo avvicinando a una vittoria comune!».
Un post sul canale Telegram del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, (TELEGRAM ZELENSKY
Una forte esplosione è risuonata vicino alla stazione ferroviaria di Melitopol nel sud dell’Ucraina, temporaneamente occupata dai russi, nella regione di Zaporizhzhia. Ad annunciarlo è stato il sindaco in esilio Ivan Fedorov su Telegram. «I residenti segnalano una forte esplosione nei pressi della stazione ferroviaria», ha precisato il primo cittadino, citato dall’Ukrainska Pravda.
Gli Stati Uniti forniranno un nuovo pacchetto di aiuti in armi per l’Ucraina del valore di oltre 3 miliardi di dollari. La fornitura includerà missili Sea Sparrow per la difesa aerea e veicoli da combattimento Bradley. Lo annuncia Reuters dopo la visione di un documento interno all’amministrazione Usa. E lo annuncia la Casa Bianca.
I missili Sea Sparrow aiuteranno a frenare gli attacchi missilistici russi sull’Ucraina, che hanno lo scopo di esaurire le difese aeree di Kiev e danneggiare le infrastrutture energetiche del paese.
Gli Stati Uniti e la Germania si sono anche impegnati a inviare sistemi missilistici Patriot per respingere gli attacchi di missili e droni russi.
Il RIM-7 Sea Sparrow è un ulteriore sistema di difesa aerea a disposizione dell’Ucraina. Attualmente è in produzione da Raytheon Technologies e General Dynamics.
Il corazzato Bradley Fighting Vehicle ha un potente cannone ed è stato utilizzato regolarmente dall’esercito degli Stati Uniti per trasportare truppe sui campi di battaglia fin dalla metà degli anni ’80. L’esercito Usa ha in dotazione migliaia di Bradley. Gli Stati Uniti prevedono di inviarne all’Ucraina circa 50.
Politico ha riferito giovedì che il sistema Sea Sparrow sarebbe stato utilizzato sul lanciatore Buk, un’arma dell’era sovietica attualmente utilizzata dall’Ucraina.
Un corazzato Bradley Fighting Vehicle
La Russia «ha aperto il fuoco 14 volte» durante le prime tre ore del “cessate il fuoco” unilaterale dichiarato dal presidente russo Vladimir Putin in occasione del Natale ortodosso. Lo ha annunciato il governatore della regione del Lugansk, Serhiy Haidai. Lo riporta il Guardian. Le forze russe hanno anche tentato di prendere d’assalto uno dei villaggi liberati nella regione durante la “tregua di Natale”, ha scritto Haidai su Telegram. «Dalle ore 12 alle 15 i russi hanno sparato 14 volte con l’artiglieria e per ben tre volte hanno preso d’assalto uno dei nostri insediamenti. La gente nei villaggi si rifugia negli scantinati tutto il giorno», ha detto.
“A oggi gli europei hanno investito 44 miliardi di euro per aiutare l’ Ucraina . Sono cifre enormi, spese in meno di un anno, in termini di aiuti civili, umanitari, macrofinanziari e soprattutto militari. Siamo stati in grado di eliminare la nostra dipendenza energetica dalla Russia. All’inizio della guerra l’Europa riceveva il 40% del suo gas dalla Russia. Oggi siamo praticamente a zero. Putin credeva di poter fare ricatti con l’energia, ma siamo stati in grado di cercare gas, carbone e petrolio altrove e siamo liberi dalla dipendenza dalla Russia”. Lo ha detto l’Alto rappresentante Ue Josep Borrell durante una visita a Fez (Marocco).
L’Alto rappresentante Ue Josep Borrell (Ansa)
I trust di Roman Abramovich sarebbero stati trasferiti ai figli poco prima che i governi occidentali imponessero sanzioni contro la Russia e i suoi oligarchi per l’invasione dell’Ucraina. E’ quanto rivela il Guardian che ha potuto visionare in esclusiva una larga cache di documenti sottratti da un hacker a un fornitore di servizi finanziari di Cipro e condivisi in forma anonima con il quotidiano. La titolarità dei fondi, del valore di circa 4 miliardi di dollari, sarebbe stata trasferita ai figli del magnate poco prima dell’imposizione delle sanzioni.
Nello specifico, secondo i file visionati dal Guardian, 10 trust offshore segreti istituiti a beneficio di Abramovich sono stati rapidamente riorganizzati all’inizio di febbraio 2022, tre settimane prima dell’inizio della guerra in Ucraina. Secondo la traccia documentale la radicale riorganizzazione degli affari finanziari è iniziata pochi giorni dopo che i governi hanno minacciato di imporre sanzioni contro gli oligarchi russi in caso di invasione. Secondo l’analisi dei documenti,gli emendamenti hanno reso i sette figli di Abramovich, il più giovane dei quali ha nove anni, beneficiari di trust che detengono beni per un valore di almeno 4 miliardi, anche se il valore totale potrebbe essere molto più alto.
Il segretario di Stato americano, Antony Blinken , ha annunciato nuove sanzioni contro il settore della difesa dell’Iran. In particolare le misure colpiscono sette figure di primo piano dell’iraniana Qods Aviation Industries (Qai), che produce droni, e dell’Iran’s Aerospace Industries Organization (Aio), che supervisiona i programmi di missili balistici. “Il sostegno militare del regime iraniano alla Russia non solo alimenta il conflitto in Ucraina, ma ha anche portato a violazioni della risoluzione 2231 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite”, si legge in una nota del dipartimento di Stato.
“Abbiamo informazioni secondo cui per il Natale ortodosso i russi stanno preparando attacchi terroristici nelle chiese nei territori temporaneamente occupati. Invito i cittadini a stare attenti e, se possibile, ad astenersi dal visitare luoghi affollati”. E’ l’allarme lanciato su Telegram dalla vicepremier ucraina, Iryna Vereshchuk , citata dai media ucraini, nonostante la tregua unilaterale di 36 ore decisa da Mosca per il Natale.
“Ho avuto una conversazione telefonica con il cancelliere tedesco Olaf Scholz . Ho ringraziato per il potente pacchetto di difesa, che comprende diverse decine di veicoli Marder e il sistema Patriot. Abbiamo discusso di un’ulteriore cooperazione per rafforzare l’esercito ucraino”. Lo riferisce su Twitter il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.
Hacker legati al gruppo noto come “ Cold River ” hanno cercato, fra agosto e settembre, di violare i sistemi di tre laboratori nazionali di ricerca sul nucleare negli Stati Uniti, Brookhaven, Argonne, e Lawrence Livermore, si legge sul sito del Guardian. In quel periodo, Vladimir Putin ha minacciato l’uso delle armi nucleari per difendere il territorio russo.
Tre civili sono rimasti feriti per un bombardamento di forze ucraine sulla cittadina di Aleshki, nella parte della provincia di Kherson sotto il controllo dei russi, sulla sponda sinistra del fiume Dnepr. Lo riferisce un membro dei servizi d’emergenza locali citato dall’agenzia russa Ria Novosti. La stessa fonte, secondo la quale sono stati danneggiati due edifici residenziali, precisa che l’attacco è stato compiuto da “nazionalisti” del Battaglione Tsunami, inquadrato nelle forze di Kiev.
I consumi di gas in Germania sono diminuiti del 14% lo scorso anno, rispetto alla media dei quattro anni precedenti, contribuendo, grazie al clima mite e ai richiami alla sobrietà, a scongiurare lo spettro della carenza di forniture. “Le temperature hanno avuto una grande influenza sul consumo di gas” ha affermato in un comunicato stampa la Federal Network Agency, che cura il rapporto annuale. Nello specifico l'industria tedesca ha consumato il 15% in meno mentre le famiglie, così come le piccole e medie imprese, hanno visto i loro consumi diminuire del 12%. La riduzione dei consumi di gas è fondamentale per la prima economia europea che ha risentito profondamente della crisi energetica provocata dall'invasione russa dell'Ucraina.
Il governo ha fissato l'obiettivo di riduzione dei consumi al 20% per i mesi invernali. Oltre alle misure di risparmio energetico adottate nel settore pubblico e privato, molte aziende hanno registrato un calo dei consumi perché costrette a ridurre la produzione a causa dell’impennata del prezzo del gas. Le temperature del 2022 inoltre sono state anche di 1,1 gradi superiori alla media degli ultimi quattro anni. Per la prima volta, la maggior parte del gas consumato in Germania è stato fornito dalla Norvegia (33%), contro solo il 22% proveniente dalla Russia. Nel 2021 le importazioni di gas russo coprivano ancora più della metà della domanda tedesca. La Germania conta ora sulle importazioni via mare di gas naturale liquefatto da altri Paesi, e su un maggiore e temporaneo utilizzo di centrali elettriche a carbone. La Germania finora ha evitato “il peggio” per quanto riguarda l’approvvigionamento energetico e guarda al prossimo inverno con “un certo ottimismo”, ha detto ieri il ministro dell’Economia e del clima, Robert Habeck.
“Il Cremlino manca di credibilità e questa dichiarazione di cessate il fuoco unilaterale non è credibile. Dobbiamo avere, dobbiamo vedere, cose concrete, azioni concrete sul campo da parte della Russia. Gli attacchi militari devono cessare del tutto. Le truppe e gli equipaggiamenti militari devono essere ritirati dal territorio ucraino.” Lo ha detto l’Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera, J osep Borrell, incontrando la stampa a Fes nel corso della sua missione in Marocco.
“In assenza di tali azioni concrete, un cessate il fuoco unilaterale sembra essere un tentativo della Russia di guadagnare tempo per riorganizzare le proprie truppe e cercare di ripristinare la propria reputazione internazionale danneggiata. Non dobbiamo dimenticare che stiamo parlando di una guerra, e se parliamo di una guerra in Europa, dobbiamo anche tenere presente che le ripercussioni negative di questa guerra vanno oltre i confini europei e sono globali. Esse influenzano l’intero Mediterraneo. Per capirlo, basta guardare l’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari e dell’energia”, ha aggiunto Borrell rimarcando che, “in questo contesto, il ruolo dell’Unione Europea - e l’ho spiegato oggi agli studenti dell’Università di Fez - è quello di cooperare maggiormente con il resto del mondo, e di farlo con grande umiltà. Ed è quello che sono venuto a fare in Marocco”.
“Conosciamo bene la propaganda russa, che voleva farci credere che fossero le sanzioni europee le responsabili dell’aumento dei prezzi dell’energia e dei generi alimentari. Questo è completamente falso. È stato l’esercito russo a distruggere i silos di grano, a distruggere e piantare mine nei campi, a distruggere le strade e a bloccare i porti dell’Ucraina”, ha ancora sottolineato l’Alto Rappresentante.
“L’Ucraina è la priorità principale della Presidenza svedese dell’Ue. Oggi abbiamo continuato a discutere con il presidente Volodymyr Zelensky sul nostro costante sostegno all’Ucraina e sull’assistenza militare”. Lo scrive in un tweet il premier svedese Ulf Kritstersson. Stoccolma da qui alla fine di giugno, terrà la presidenza di turno dell’Ue.
“L’annuncio della Federazione Russa di un cessate il fuoco di 36 ore in Ucraina è una buona notizia” . Lo scrive in un tweet Martin Griffiths, capo dell’ufficio dell’Onu per il Coordinamento degli Aiuti umanitari (Ocha) secondo cui ciò “ offrirà l’opportunità di inviare un convoglio di assistenza tanto necessaria alle persone a cui non siamo stati in grado di accedere a causa degli intensi combattimenti”.
“Nonostante l’osservanza del regime di cessate il fuoco da parte del gruppo di truppe russe oggi, 6 gennaio, dalle 12:00 ora di Mosca, il regime di Kiev ha continuato a bombardare insediamenti e posizioni delle truppe russe”. È quanto afferma il ministero della Difesa Russo nel briefing quotidiano. Il vicecapo dell’ufficio di presidenza ucraino Kyrylo Tymoshenko ha invece accusato la Russia di aver attaccato due volte con razzi la città di Kramatorsk: “è stato colpito un edificio residenziale privato, non ci sono vittime”, dice nel report su Telegram.
Il consigliere per la Sicurezza Nazionale americana Jake Sullivan ha parlato oggi con Francesco Talò, il consigliere diplomatico della premier italiana Giorgia Meloni. Lo riferisce la Casa Bianca in una nota. I due funzionari hanno condannato l’aggressione della Russia contro l’Ucraina e i suoi attacchi contro infrastrutture critiche e hanno ribadito il loro impegno a fornire assistenza a Kiev sia in termini di aiuti energetici che militari “per difendere la sovranità e la democrazia” del Paese.
La proprietà di trust contenenti beni per miliardi dollari del magnate russo Roman Abramovich fu trasferita ai suoi figli poco prima che iniziasse l’invasione russa dell’Ucraina. Lo scrive il Guardian citando documenti visti in esclusiva. Secondo questa carte, 10 trust offshore super-riservati di cui l’oligarca era l’unico beneficiario furono modificati in modo che i figli ne risultassero proprietari: il trasferimento avvenne all’inizio di febbraio 2022, tre settimane prima dell’attacco russo a Kiev. In quei giorni la comunità internazionale già minacciava di colpire gli oligarchi legati a Mosca con sanzioni (tra cui il congelamento dei beni), se i russi avessero scatenato la guerra. I beni contenuti nei trust includono proprietà immobiliari di lusso, una flotta di super-yacht, elicotteri e jet privati
Le rivelazioni, scrive il giornale, potrebbero porre la questione di sanzioni che colpiscano anche i figli di Abramovich, che ha cittadinanza russa, israeliana e portoghese. Le informazioni sarebbero state ottenute hackerando un provider basato a Cipro che amministra i trust di Abramovich ed offerte poi in forma anonima al Guardian. Abramovich non è stato colpito da sanzioni Usa, dopo che l’Ucraina chiese alla Casa Bianca di risparmiarlo in quanto mediatore di pace ufficioso nei colloqui con Mosca.
Per approfondire: Londra e l'amore finito per gli oligarchi russi: punito Abramovich, ma non serve
La Norvegia ha sostituito la Russia come principale fornitore di gas per la Germania nel 2022, dopo che Berlino ha trascorso la maggior parte dell’ultimo anno a cercare fonti alternative sulla scia dell’invasione dell’Ucraina. Un totale del 33% del gas naturale importato dalla Germania nel 2022 proveniva dal paese nordico, mentre il 22% è arrivato dalla Russia, ha affermato la Federal Network Agency. Nel 2021 la Russia aveva fornito il 52%. Lo scorso anno sono stati importati un totale di 1.449 terawattora (TWh) di gas naturale, il 12% in meno rispetto all’anno precedente, ha affermato l’agenzia.
Secondo l’autorità di regolamentazione, le forniture di gas dalla Russia sono state parzialmente compensate da importazioni aggiuntive, anche attraverso Paesi Bassi, Belgio e Norvegia. Allo stesso tempo, le esportazioni verso i paesi limitrofi sono diminuite di circa un terzo a circa 501 TWh di gas naturale, anche a causa della minore domanda. Di conseguenza, a conti fatti, in Germania era disponibile anche il 5% in più di gas naturale rispetto al 2021, a 948 TWh. Allo stesso tempo, il consumo di gas in Germania è diminuito complessivamente del 14%, secondo la Federal Network Agency. L’industria ha ridotto i propri consumi del 15%, mentre le famiglie e le imprese commerciali hanno risparmiato il 12%. Nei mesi da ottobre a dicembre, i consumi dell’industria sono diminuiti di ben il 23% ei consumi dei consumatori residenziali e commerciali sono diminuiti del 21 per cento.
Le truppe ucraine continuano a bombardare quelle russe in diversi punti del fronte nonostante la tregua unilaterale dichiarata da Mosca, secondo quanto riferisce il ministero della Difesa russo. In particolare, il ministero, citato dall'agenzia Ria Novosti, segnala nel Donbass 4 bombardamenti da mortaio nell’area di Krasnolimansky, nella regione di Donetsk, e 3 di artiglieria nella zona di Belogorovka, nel Lugansk. Otto attacchi di artiglieria sono invece riportati a ;;;;Novopavlovka, nella regione di Zaporizhzhia, con una risposta russa che, dice la fonte, ha eliminato le postazioni ucraine che avevano compiuto i bombardamenti.
La Germania intende trasferire all’ Ucraina , entro i primi tre mesi dell’anno, 40 mezzi da combattimento per la fanteria Marder, ha reso noto il portavoce del governo, Steffen Hebestreit. L’addestramento delle forze ucraine all’impiego di tali mezzi durerà otto settimane, ha precisato. Anche gli americani addestreranno gli ucraini all’uso dei mezzi analoghi Bradley, anche se non è stato ancora precisato se l’addestramento avverrà negli Stati Uniti o in Germania. Il Vice Cancelliere tedesco Robert Habeck ha detto che la Germania dovrebbe fornire i Marder all’Ucraina il più velocemente possibile.
Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha visitato oggi il centro di addestramento in cui sono schierati anche i militari russi inviati da Mosca per costituire una forza congiunta tra i due Paesi. Intanto continua l’afflusso di mezzi militari dalla Russia, con un nuovo convoglio arrivato nelle ultime ore, secondo quanto reso noto dal ministero della Difesa bielorusso, citato dall’agenzia russa Ria Novosti.
Lukashenko ha visitato i militari russi e ucraini in una base del Comando operativo occidentale, dove gli è stato presentato un rapporto sulle iniziative per il coordinamento delle unità e formazioni russe e bielorusse. Mosca e Minsk hanno cominciato a schierare la forza congiunta in ottobre. Lukashenko ha spiegato questa iniziativa con le tensioni lungo i confini occidentali di Russia e Bielorussia con i Paesi Nato. Secondo quanto precisato dal ministero della Difesa di Minsk, della forza faranno parte un po’ meno di 9.000 soldati russi. Mosca dovrebbe inoltre fornire 170 carri armati, 200 veicoli blindati e 100 pezzi di artiglieria, oltre ad alcuni aerei.
Il ministero della Difesa russo denuncia che le forze ucraine continuano a bombardare insediamenti e postazioni militari dopo l’introduzione di un cessate il fuoco da parte della Russia , ha denunciato il portavoce, Igor Konashenkov. “Nonostante il rispetto, oggi, 6 gennaio, dalle 12, ora di Mosca, del cessate il fuoco da parte delle forze russe, il regime di Kiev ha continuato a bombardare insediamenti e posizioni delle truppe russe”, ha affermato.
Il Governo estone ha stanziato 916.000 euro per la rimozione dei monumenti di epoca sovietica presenti nello spazio pubblico del Paese e 60.000 euro per la retribuzione del gruppo impegnato nella rimozione di opere di analoga natura che ha terminato i suoi lavori a dicembre.
Secondo quanto previsto da un’ordinanza emessa dopo l’inizio dell’aggressione russa all’ Ucraina , sono oggetto di rimozione dallo spazio pubblico estone tutti quei monumenti, cippi e lapidi in cui possano essere rintracciati elementi di giustificazione e celebrazione dei regimi totalitari e delle loro ideologie. Dei 244 artefatti censiti come “celebrativi di un’ideologia totalitaria”, nel corso del 2022 ne sono stati rimossi 56.
Le forze russe hanno colpito la città di Kramatorsk nell’est dell’Ucraina dopo l’entrata in vigore della tregua natalizia annunciata dal presidente russo Vladimir Putin. Lo ha detto il vicecapo dell’ufficio di presidenza ucraino Kyrylo Tymoshenko. “Gli occupanti hanno attaccato la città due volte con razzi”, ha scritto sui social, aggiungendo che è stato colpito un edificio residenziale, ma che non ci sono state vittime.
“Rivolgo di cuore il mio augurio alle comunità delle Chiese orientali sia cattoliche sia ortodosse che domani celebreranno il Natale del Signore. In modo particolare vorrei farlo giungere ai fratelli e alle sorelle del martoriato popolo ucraino. La nascita del Salvatore infonda conforto, infonda speranza, ispiri passi concreti che possano finalmente condurre alla fine dei combattimenti e alla pace. Preghiamo tanto per l’Ucraina e per la pace”. Lo ha detto il Papa all’Angelus.
“La guerra tra Russia e Ucraina probabilmente si inasprirà nei prossimi mesi”. Lo ha affermato su Twitter il portavoce del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, Ibrahim Kalin, aggiungendo che “la Turchia continuerà con i suoi sforzi per il negoziato, il cessate il fuoco, lo scambio dei prigionieri, la sicurezza a livello nucleare e l’esportazione del grano”.
Sirene antiaereo sono risuonate in gran parte dell’ Ucraina per il decollo di due caccia e di un A-50U Awacs dalla Bielorussia. Lo riporta l’agenzia di stampa ucraina Unian.
Le forze armate dell’ Ucraina (Afu) hanno sparato contro Donetsk esattamente alle 12 ora di Mosca, “quando è entrata in vigore la tregua annunciata dalla Federazione Russa”. Il fuoco è stato sparato da pezzi di artiglieria in stile NATO da 155 millimetri, ha detto venerdì l’ufficio di rappresentanza della Repubblica popolare di Donetsk (DPR) presso il Centro congiunto per il controllo e il coordinamento delle questioni relative ai crimini di guerra dell’Ucraina. Lo ha riferito lufficio di rappresentanza della Dpr, citati dall’agenzia di stampa russa Tass.
L’Ucraina ha attaccato a colpi di artiglieria l’area di Donetsk per tre volte subito dopo l’entrata in vigore del cessate il fuoco unilaterale dichiarato da Putin per il Natale ortodosso. Lo riporta la Tass.
La Lituania ritiene che le modalità di utilizzo dei beni russi e bielorussi congelati in conseguenza delle sanzioni imposte dall’Unione Europea “debbano essere prese collegialmente e coordinate in sede europea, di modo che possano essere massimamente efficaci”. Lo ha affermato oggi intrattenendosi con i giornalisti il ministro degli Interni lituano Agnė Bilotaitė.
“La Lituania e io stessa abbiamo sollevato svariate volte la questione in Europa”, ha detto Bilotaitė. “La nostra proposta è di trovare una soluzione europea, di trovare una politica unitaria, affinché sia possibile utilizzare i fondi congelati e con essi si proceda alla ricostruzione dell’Ucraina”. Secondo i calcoli effettuati, nella sola Lituania sono stati congelati beni appartenenti a cittadini russi e bielorussi per un valore complessivo di circa 87 milioni di euro. La dichiarazione del ministro degli Interni lituano arriva a pochi giorni dall’annuncio che l’Estonia sta lavorando per sviluppare una base legale nazionale per l’utilizzo dei fondi russi congelati in Estonia in conseguenza delle sanzioni introdotte dall’Unione Europea.
La Russia sta pensando di chiedere più contributi alle proprie imprese e di tagliare le spese non collegate alla difesa per far fronte ai costi provocati dall’invasione dell’Ucraina. Secondo quanto riferisce Bloomberg, che ha visionato un ordine governativo emesso dal primo ministro Mikhail Mishustin a metà dicembre, la proposta prevede il pagamento di dividendi più alti da parte delle società statali e di una ’una tantum’ da parte dei produttori di fertilizzanti e di carbone.
Lo sforzo chiesto alle imprese russe fa parte di quello che viene definita ’mobilizzazione delle entrate” dal documento, che prevede anche una spesa extra di 175 miliardi di rubli (2,3 miliardi di euro) per ricollocare in Russia 100 mila persone dalla regione di Khersom, riconquistata da Kiev. Dall’ “ottimizzazione” delle spese per settori diversi dalla difesa e la sicurezza sono attesi altri 150 miliardi di rubli (2 miliardi di euro).
Parte dei soldi, secondo fonti anonime citate da Bloomberg, serviranno a far fronte ai costi collegati alla guerra, che sta per entrare nel suo secondo anno e che ha pesato sul bilancio russo, il cui surplus è stato alimentato dai prelievi sugli extraprofitti di Gazprom. Al momento nessuna decisione è stata presa sulla dimensione dei dividendi né sull’una tantum, che dipenderanno dai dati sul bilancio dell'intero 2022.
A mezzogiorno ora di Mosca (le 10 in Italia) è entrato ufficialmente in vigore il cessate il fuoco natalizio nelle operazioni militari in Ucraina annunciato dalla Russia, che durerà fino alla mezzanotte (le 22 italiane) di domani.
Tutte le recenti azioni statunitensi, inclusa la decisione di assegnare un nuovo pacchetto di aiuti militari a Kiev, che includerà i veicoli da combattimento della fanteria americana Bradley (IFV), indicano “direttamente la mancanza di desiderio di Washington per una soluzione politica in Ucraina e la fine della guerra”. Lo ha detto l'ambasciatore russo negli Stati Uniti Anatoly Antonov, citato dall’agenzia di stampa russa Tass, rispondendo a una domanda dei media.
“Nessuno dovrebbe avere dubbi su chi è responsabile del prolungamento dell’attuale conflitto. Tutte le azioni dell’amministrazione degli Stati Uniti indicano direttamente una mancanza di volontà di regolamentazione politica”, ha affermato.
La proposta di Putin per un cessate-il-fuoco temporaneo per il Natale ortodosso è con ogni probabilità un trucco per poter incolpare l’Ucraina di violarla e di non volere la pace: lo scrive il think-tank statunitense Institute for the Study of War (Isw), citato dal Kyiv Independent. Putin, scrive l’Isw, “potrebbe aver invocato la tregua per dare poi la colpa all’Ucraina di essere intransigente e di non volere intraprendere i passi necessari in direzione di negoziati”.
Le milizie filorusse delle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk, nel Donbass ucraino, che combattono al fianco dette truppe di Mosca, sono state formalmente integrate nell’esercito russo lo scorso 31 dicembre: è quanto sostiene l’intelligence britannica nel suo briefing quotidiano sulla guerra in Ucraina, citato dal Guardian. Nello stesso bollettino si ricorda che Mosca considera ora questi territori come parte della Federazione russa, ma si afferma che questi sarebbero percepiti come un elemento divisivo in Russia, dove secondo molti essi drenano risorse finanziarie e hanno un costo politico e diplomatico per il Paese.
I russi hanno continuato a bombardare per tutta la notte con l’artiglieria pesante le comunità di Marhanetska e di Chervonohryhorivka, nei pressi di Nikopol, nell’oblast ucraino di Dnipropetrovsk. che sta fra quelli di Zaporizhzhia a sud e di Kharkiv a nord. Lo fa sapere sul suo account Telegram il governatore della regione.
Ievgheni Prigozhin, l’oligarca russo e creatore della milizia mercenaria Gruppo Wagner, che ha un ruolo importante nell’invasione dell’Ucraina, starebbe combattendo a Bakhmut, nel Donbass, perché interessato a impossessarsi delle locali miniere di sale e di gesso, secondo quanto dichiara un funzionario statunitense, che resta anonimo, citato da vari media fra cui il Guardian. Secondo la fonte, ci sono indicazioni che «l’ossessione di Prigozhin per Bakhmut» sia di tipo «pecuniario». Gli Stati Uniti hanno più volte accusato il Gruppo Wagner, accusato anche di atrocità e crimini di guerra, di inviare mercenari nella Repubblica centrafricana, in Mali e in Sudan per sfruttare le risorse naturali di quei Paesi africani, aiutando così il Cremlino a finanziare la guerra in Ucraina.
La proposta di Mosca di una tregua di 36 ore in Ucraina per il Natale ortodosso è «cinica» ed è solo un tentativo di Putin di «guadagnare una boccata di ossigeno»: a dichiararlo è il portavoce del Dipartimento di Stato Usa, Ned Price in un briefing con la stampa, riportato dal Guardian. «Non c’è parola che possa descrivere meglio (la proposta di tregua) che “cinica”. La nostra preoccupazione (...) è che i russi cerchino di sfruttare ogni pausa temporanea nei combattimenti per riposarsi, riprendersi, riorganizzarsi e, alla fine, ri-attaccare», ha detto Price. La tregua proposta dovrebbe scattare a mezzogiorno (le 10 in Italia) del giorno di Epifanina e cessare alla mezzanotte (le 22 italiane) di sabato 7 gennaio, giorno del Natale ortodosso secondo il Calendario giuliano.
La Lettonia si impegnerà a «rafforzare la resilienza» della Moldavia contro le minacce poste dalla Russia e a cooperare al suo processo di integrazione europea. Lo ha detto il ministro degli Esteri lettone Edgars Rinkēvičs al termine del bilaterale con il suo omologo moldavo Nicu Popescu tenutosi a Riga. Durante il loro incontro, i due ministri hanno discusso delle relazioni bilaterali tra Lettonia e Moldavia, dell’integrazione della Moldavia nell’Unione europea, dell’impatto dell’aggressione russa all’Ucraina sulla Moldavia e di altre questioni di attualità inerenti alla situazione della sicurezza nella regione, tra cui l’energia e la crisi migratoria. Rinkevičs ha puntualizzato che la Lettonia metterà a disposizione le sue competenze e la sua esperienza per rafforzare la capacità di risposta della Moldavia agli attacchi ibridi e alle difficoltà nel campo dell’approvvigionamento energetico di cui il Paese è vittima dall’inizio del conflitto in Ucraina.
«Anche la Germania fornirà all’Ucraina una batteria di missili Patriot». Lo ha detto il presidente Usa Joe Biden, durante una riunione del suo gabinetto, riferendo della «lunga discussione» avuta con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, nella quale è stato deciso anche l’invio di mezzi corazzati Bradley e Marden a Kiev. La guerra in Ucraina al momento è a un «punto critico», ha detto Biden, e «dobbiamo fare tutto ciò che possiamo per aiutare gli ucraini a resistere all’invasione russa».
Le truppe russe, ha aggiunto, «non stanno affatto mollando». Quindi, «aumenteremo il sostegno all’Ucraina». Quanto ai Patriot, Biden ha affermato che servono all’Ucraina per «difendersi dagli attacchi aerei russi» e che «funzionano e i russi stanno cominciando a capire che funzionano bene». I Patriot, ha detto ancora il presidente, «aiuteranno molto».
«Le autorità russe vogliono usare il Natale come copertura per fermare l’avanzata dei nostri ragazzi nel Donbas anche solo per un po’ e portare attrezzature, munizioni e mobilitarsi più vicino alle nostre posizioni». Si è espresso così il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, commentando nel suo messaggio serale la tregua di 36 ore per il Natale ortodosso chiesta dal suo omologo russo Vladimir Putin. «Questo - ha aggiunto - porterà solo un altro aumento del numero delle vittime». La tregua dovrebbe durare dalle 12 di venerdì 6 gennaio alle 24 del 7 gennaio.
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