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Bollette, stangata di Capodanno: luce +55%, gas +41,8%

di Jacopo Giliberto

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Reuters

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Da sabato 1° gennaio per i prossimi tre mesi le bollette della luce costeranno il 55% in più e quelle del gas il 41,8 in più. L’intervento del Governo per mitigare la spesa

30 dicembre 2021
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6' di lettura

Ecco il rincaro feroce. Da sabato 1° gennaio per i prossimi tre mesi le bollette della luce costeranno il 55% in più e quelle del gas il 41,8% in più. Sono i rincari decisi dall’autorità dell’energia Arera nel consueto aggiornamento trimestrale che adegua ai costi l’andamento delle tariffe energetiche. Un aumento fortissimo, certo, ma il rincaro sarebbe stato assai più cattivo se non fosse intervenuto il Governo con diverse mitigazioni: ancora una volta sono stati azzerati gli oneri generali che rendono più pesante la bolletta, è stata ridotta l’Iva per il gas per 35 milioni di clienti domestici e microimprese. Per le famiglie in difficoltà sono stati aumentati gli sconti dei bonus sociali e viene data la possibilità di pagare a rate.

È l’effetto dei nuovi straordinari record al rialzo dei prezzi dei prodotti energetici all'ingrosso (quasi raddoppiati nei mercati spot del gas naturale e dell'energia elettrica nel periodo settembre-dicembre 2021) e dei permessi di emissione di CO2, i quali avrebbero portato a un aumento del 65% della bolletta dell'elettricità e del 59,2% di quella del gas.

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L'autorità Arera ha confermato l'annullamento transitorio degli oneri generali di sistema in bolletta e potenziato il bonus sociale alle famiglie in difficoltà, in base a quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2022, con cui il Governo – oltre a ridurre l'Iva sul gas al 5% per il trimestre - ha stanziato le risorse necessarie agli interventi, con ciò consentendo di alleggerire l'impatto su 29 milioni di famiglie e 6 milioni di microimprese.

Nonostante gli interventi, l'aumento per la famiglia tipo in regime di mercato tutelato sarà comunque del +55% per la bolletta dell'elettricità e del +41,8% per quella del gas per il primo trimestre del 2022.

Bollette più morbide

Per 2,5 milioni di nuclei familiari aventi diritto, in base all'Isee, ai bonus sociali per l'elettricità e per 1,4 milioni che fruiscono del bonus gas, gli incrementi tariffari sono stati sostanzialmente compensati: gli importi definiti per il prossimo trimestre, grazie alle risorse messe a disposizione dalla legge Bilancio, consentono, alle famiglie in condizioni di difficoltà di proteggersi dall'incremento. L'Autorità, infatti, ha potenziato i bonus che, per il solo primo trimestre 2022, sosterranno le famiglie in difficoltà con circa 600 euro: 200 euro per l'elettricità (famiglia con 3-4 componenti) e 400 euro per il gas (famiglia fino a 4 componenti, con riscaldamento a gas in zona climatica D).Come previsto dalla Legge di Bilancio, l’Arera ha definito, per i clienti domestici che dovessero trovarsi in condizioni di morosità, le modalità di rateizzazione delle bollette di elettricità e gas emesse da gennaio ad aprile 2022, per un periodo massimo di 10 mesi e senza interessi. Per il sistema di rateizzazione è previsto un fondo di 1 miliardo di euro, con un meccanismo di anticipo alla filiera elettrica da attuarsi con la Csea, la Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali.

Nel dettaglio, i 3,8 miliardi di euro circa stanziati dal Governo con la Legge Bilancio 2022 sono stati destinati al contenimento della bolletta delle famiglie e delle microimprese, allocando 1,8 miliardi di euro alla riduzione degli oneri generali di sistema per l'elettricità e 480 milioni per quelli gas nel prossimo trimestre, oltre a 912 milioni destinati al potenziamento dei bonus.
A questo si è aggiunta una riduzione al 5% dell'IVA per le bollette gas

L'Autorità, per il settore elettrico, ha conseguentemente potuto confermare la riduzione degli oneri generali di sistema per il trimestre gennaio-marzo 2022 previsto per la generalità dei clienti elettrici, e l'azzeramento per i clienti domestici e le piccole attività in bassa tensione.
Anche la bolletta gas per il primo trimestre 2022, grazie alle risorse straordinarie stanziate, sarà meno pesante per la parte relativa agli oneri di sistema, anch'essi pressoché azzerati per la generalità delle utenze.

Il commento dell’autorità Arera

Per il presidente dell'Arera, Stefano Besseghini: «Siamo in presenza di una situazione assolutamente eccezionale. Anche Arera cerca di dare il proprio contributo sfruttando le limitate leve disponibili delle bollette e lo strumento dei bonus sociali elettricità e gas. Come già avvenuto nella fase del lockdown, sarà determinante l'azione responsabile dei consumatori. Il risparmio energetico è uno strumento cui guardare con attenzione, ma serve anche la solidarietà tra consumatori, che si esprime anche nella puntualità dei pagamenti per chi ne ha la possibilità. Siamo coscienti che parti importanti della società si trovano oggi di fronte a difficoltà pesanti e inattese, Arera sta valutando modifiche a quella parte di regolazione che normalmente si applica alle fasi ordinarie, adeguandola - coerentemente con il proprio mandato istitutivo – ad una situazione che non ha precedenti».

Il motivo del rincaro

Gli aumenti delle bollette riflettono il trend di forte crescita delle quotazioni internazionali delle materie prime energetiche e del prezzo della CO2.
In particolare, il prezzo spot del gas naturale al Ttf (il mercato di riferimento europeo per il gas naturale) è aumentato, da gennaio a dicembre di quest’anno, di quasi il 500% (da 21 a 120 €/MWh nei valori medi mensili); nello stesso periodo, il prezzo della CO2 è più che raddoppiato (da 33 a 79 €/tCO2). La crescita marcata dei costi del combustibile e della CO2 si è riflessa, quindi, nel prezzo dell’energia elettrica all'ingrosso che, nello stesso periodo, è aumentato di quasi il 400% (da 61 a 288 €/MWh nei valori medi mensili). Analoghe ripercussioni sui prezzi per i consumatori finali si sono registrate in tutta Europa.

Con riferimento al primo trimestre 2022, i prezzi a termine rilevati nel mese dicembre non segnalano ancora un'inversione di tendenza, attestandosi per il gas naturale intorno ai 118 €/MWh e per l'energia elettrica intorno ai 300 €/MWh,

Continuano le tensioni nel mercato europeo del gas naturale che ha registrato, il giorno 21 dicembre, un picco di prezzo di oltre 180 €/MWh per il gas con consegna il giorno successivo, che si è riverberato anche sulle attese per il primo trimestre 2022. Temperature inferiori alle medie stagionali nell'ultimo trimestre del 2021 hanno alimentato la domanda di gas naturale per riscaldamento. Anche la domanda di gas naturale per uso termoelettrico è stata particolarmente vivace in alcuni paesi europei, sia per far fronte alla ridotta produzione delle fonti rinnovabili (soprattutto di quella eolica) sia per compensare la minore disponibilità di capacità nucleare.

Intanto l'offerta di gas naturale stenta a tenere il passo della domanda. Le forniture dalla Russia, nonostante gli alti prezzi degli hub europei, non sono aumentate oltre quanto previsto dagli obblighi contrattuali. Inoltre, le aspettative sull'entrata in operatività in tempi brevi del nuovo gasdotto Nord Stream 2 sono andate deluse dopo la sospensione del processo di certificazione del gestore del gasdotto adottata dal regolatore tedesco. Le recenti tensioni geopolitiche intorno all'Ucraina accrescono le incertezze nei mercati. Gli stoccaggi europei sono attestati su livelli storicamente bassi e dovrebbero chiudere l'anno con giacenze pari al 50% della capacità. In prospettiva, l'offerta potrebbe aumentare qualora l'attuale differenziale positivo tra i prezzi europei e i prezzi asiatici del gas naturale dovesse permanere, incentivando le forniture di GNL verso l'Europa.

Il prezzo dell'energia elettrica all'ingrosso nel mercato nazionale ha recepito gli andamenti dei prezzi del gas e della CO2. Con riferimento al primo trimestre del 2022, alle tensioni nel mercato del combustibile e della CO2 si sommano i rischi di minori importazioni di elettricità dalla Francia, a causa del fermo di alcuni reattori nucleari annunciato dalla società EDF.

Alcuni commenti

«Il miglior modo, perché più rapido, efficace ed economico, per ridurre in modo strutturale le bollette di famiglie e imprese, è spingere al massimo la diffusione degli impianti fotovoltaici con accumuli su tetti di case e aziende ma anche sui terreni privi di vincoli paesaggistici e ambientali», scrive Paolo Rocco Viscontini, presidente di Italia Solare, in una lettera mandata al presidente del consiglio Mario Draghi. Commissariamento dell’autorità dell’energia Arera e una “Robin Hood tax” sulle grandi società dell'energia è la richiesta dell’associazione Consumerismo. L’Assoutenti: «Pronti a maxi-sciopero delle bollette. Contro la stangata sull’energia l’unica strada è l’autoriduzione delle bollette di luce e gas. Servono prezzi dell'energia imposti a livello Ue per combattere le speculazioni dei big dell'energia».

«I costi energetici rischiano di essere la Lehman Brothers del manifatturiero e questo non possiamo permettercelo, bisogna agire subito a livello europeo», ha detto l’assessore allo Sviluppo Economico della Regione Lombardia, Guido Guidesi.

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