di Biagio Simonetta
In arrivo multe a chi non accetta pagamenti con carte e bancomat
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Tutto è successo alle 11:45 di stamattina, 15 aprile, quando un malfunzionamento non ancora ben precisato ha paralizzato buona parte del circuito Nexi. Non un attacco hacker, come racconta al Sole 24 Ore un portavoce dell'azienda, né l’assurda ipotesi che il sistema non avesse retto a volumi eccessivi di lavoro. Semplicemente un guasto a un servizio di una azienda (che da Nexi definiscono partner) che di fatto ha paralizzato i Pos di mezza Italia.
L'intervento dei tecnici è stato immediato, e a Nexi risulta che il problema sia stato risolto intorno alle 12.15, con il servizio che è tornato via via operativo nel giro di qualche minuto. Rimane da chiarire, invece, il tipo di guasto, che a quanto pare ha bloccato il funzionamento dei datacenter.
Che qualcosa non andasse bene lo si era capito dalle segnalazioni di decine e decine di utenti su Twitter. E la conferma era arrivata dal sito downdetector, piattaforma che raccoglie e registra i disservizi segnalati dai cittadini: molti Pos non funzionavano regolarmente. E l’operatività di carte e bancomat risultava bloccata. Non è stato possibile dire con esattezza cosa stesse succedendo. Lo spettro di un attacco hacker era enorme, considerate le tensioni geopolitiche in corso. Ma a quanto pare questa ipotesi – che sarebbe stata la più insidiosa – è stata scongiurata.
Per circa un'ora, insomma, l'unico mezzo di pagamento accettato in larga parte d'Italia è stato il contante. E l’ironia su Twitter, anche in virtù delle nuove multe per gli esercenti che non accettano i pagamenti elettronici, non è mancata.
Biagio Simonetta
Redattore
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