di Alberto Annicchiarico
Tesla: video rubati, discriminazione, licenziamenti. Ma le vendite sono record
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Dietro front. Tesla ha aumentato i prezzi per le sue varianti Model Y e Model 3. Circa 300 dollari in più negli Stati Uniti, in Cina, Giappone e Canada, dopo aver tagliato dall’inizio dell’anno tra l’11% e il 25%, a seconda dei modelli e delle regioni, i prezzi sui suoi veicoli più venduti (a Model S e X resta meno del 5%).
Nel dettaglio, la prima casa mondiale di auto a batteria ha aumentato il prezzo base negli Stati Uniti di 250 dollari, per la seconda volta in meno di due settimane. In Cina gli aumenti delle due varianti sono stati di 2mila yuan, pari a 289 dollari. In Canada il ritocco all’insù del listino ha toccato i 300 dollari per Model 3 e Model Y in versione performance. In Giappone, invece, i prezzi per il modello 3 entry-level sono stati aumentati di 269 dollari.
La mossa arriva dopo che la società ha registrato i suoi margini più bassi da due anni a questa parte: 19,3% contro il 22,4% atteso il margine lordo e 11,4% dal 19,2% di un anno prima il margine operativo. Tesla ha mancato le stime di mercato dopo aver corretto in modo aggressivo i listini per stimolare la domanda e contrastare la concorrenza sempre più agguerrita. La casa di Austin ha iniziato la sua politica di tagli da gennaio in numerosi mercati in tutto il mondo per stare al passo con i tradizionali concorrenti statunitensi come Ford, mentre cerca di tenere il passo delle case automobilistiche cinesi, soprattutto BYD, nel suo secondo mercato più grande.
Proprio martedì 2 maggio la rivale Ford ha invece tagliato di 3-4mila dollari, a seconda del modello, i prezzi della sua elettrica Mustang Mach-E, le cui vendite sono crollate del 20% nei primi tre mesi dell’anno. La versione premium a trazione posteriore è scesa da 50.995 a 46.995 dollari. Già in gennaio Ford aveva optato per un taglio di 5.900 dollari sul crossover elettrico, mentre lo scorso agosto aveva imposto rialzi fra i 3mila e gli 8mila dollari, come conseguenza (ufficiale) delle difficoltà negli approvvigionamenti e dei costi delle materie prime. Ford ha anche dichiarato che tutti i modelli con autonomia standard saranno alimentati da batterie al litio ferro fosfato, che migliorano le performance.
Il ceo di Tesla Elon Musk durante la conference call di commento ai risultati finanziari del primo trimestre, lo scorso 19 aprile, aveva segnalato che la società texana avrebbe dato la priorità ai volumi rispetto agli utili in un contesto macroeconomico segnato dall’incertezza, dall’inflazione alta e dall’aumento dei tassi.
Nel premercato titolo in rosso di circa 2 punti, poi intorno al -1 per cento.
Alberto Annicchiarico
vicecaposervizio
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