di Gianluigi Rossini
Christoph Waltz è Regus Patoff in «The consultant»
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Non c’è dubbio che The consultant (su Prime Video) funziona innanzitutto grazie a Christoph Waltz, che tutti ricordiamo come l’Hans Landa di Inglourious basterds, ma che ha in realtà costruito una carriera eccezionale specializzandosi nel dare corpo e volto ai cattivi.
Qui Waltz è Regus Patoff, il consulente del titolo, che subentra al comando della CompWare, un’azienda specializzata in videogiochi per smartphone, dopo la morte in circostanze non del tutto chiare del CEO e fondatore Sang. Poco chiaro è anche in che modo Patoff abbia ottenuto questo incarico, cosa sulla quale iniziano a indagare i due impiegati dell’azienda Elaine (Brittany O’Grady) e Craig (Nat Wolff). Il personaggio interpretato da Waltz è totalmente nelle sue corde: carismatico e demoniaco, può terrorizzare con un solo sguardo, aprirsi in ampi e convincenti sorrisi quando deve manipolare qualcuno, compiere crudeltà terribili con l’aria indifferente di un burocrate.
Bianco di capelli, sempre in giacca e cravatta, la sua presenza è totalmente incongrua nella CompWare, azienda che ha i tratti tipici delle start up californiane, con personale da giovane a giovanissimo, tavoli da biliardino e da ping pong nell’ufficio. E nella satira portata avanti da The consultant c’è sicuramente una certa cattiveria verso la cultura della Silicon Valley, che si presenta come informale e inclusiva ma nasconde egoismi e carrierismi spietati, puntualmente fatti emergere dai mind games giocati in continuazione da Patoff. Le numerose allusioni al furto di dati personali, il letterale seminterrato in cui sono nascoste schede cartacee sugli impiegati richiama, inoltre, un altro degli argomenti scottanti che riguardano molti dei colossi tecnologici contemporanei.
Adattamento dell’omonimo romanzo di Bentley Little, The consultant è una creazione di Tony Basgallop, conosciuto per l’altrettanto contorta e misteriosa Servant. In questo caso lo schema funziona un po’ meno, e molte delle stranezze del personaggio di Patoff non solo restano senza spiegazione, ma sembrano proprio buttate lì a casaccio. Nonostante i tanti difetti, tuttavia, complice anche la giudiziosa sintesi degli otto episodi da mezz’ora, la serie sa essere una divertente commedia nera, da non prendere troppo sul serio.
The consultant Tony BasgallopPrime Video
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