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Generali, la maxi cessione di un portafoglio Vita non scalda il titolo

di Eleonora Micheli

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(IMAGOECONOMICA)

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Gli analisti apprezzerebbero l'operazione, ritenendola «coerente con la strategia del piano» illustrato dalla società

8 dicembre 2022
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2' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Generali debole a Piazza Affari, mentre il mercato si interroga sulle prossime mosse dell'assicurazione. Secondo indiscrezioni di stampa, l’assicurazione triestina starebbe studiando la cessione di un portafoglio vita corrispondente a riserve per circa 20 miliardi, ossia attorno al 5% delle riserve vita che deteneva nel primo semestre 2022. Tali riserve sarebbero relative a diverse compagnie italiane tra cui Genertel e Cattolica, ma potrebbe coinvolgere anche i portafogli che Generali ha in altri Paesi come Austria, Germania e Svizzera. L’operazione, sempre secondo i rumor, potrebbe essere avviata a inizio 2023. Tra gli operatori interessati sarebbero in lizza GamaLife, Athora e Eicg. Goldman Sachs è l'advisor. In passato Generali aveva venduto 37 miliardi di riserve vita in Germania con un impatto positivo sul margine di solvibilità. Recentemente anche la concorrente Zurich ha ceduto un portafoglio premi di 300 milioni e riserve per 7 miliardi, con un impatto positivo di 11ppt sul Solvency Margin.

Gli analisti di Equita apprezzerebbero la mossa di cessione se andasse in porto, ritenendola «coerente con la strategia del piano» illustrato dalla società, che punta a cedere vecchi portafogli vita, caratterizzati da minimi garantiti elevati e con significativo peso sul Solvency II. «Nel corso degli ultimi anni Generali si è mostrata particolarmente attiva nell’ottimizzazione del proprio portafoglio vita, con azioni superiori a 50 miliardi in termini di riserve cedute tra il 2018 e il 2020 (di cui la più rilevante è stata Generali Leben con 44 miliardi), che hanno permesso di aumentare» il Solvency Ratio di 8 punti percentuale, hanno sottolineato gli esperti, che tuttavia hanno reiterato la raccomandazione di ‘Hold’ sulle azioni, pur indicando un target di prezzo molto più elevato dei corsi di Borsa e pari a 19,6 euro.

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Anche per Intermonte l’eventuale cessione di un portafoglio di polizze vita tradizionali in Italia potrebbe avere un impatto positivo significativo sul margine di solvibilità di gruppo e prospetticamente sulla redditività del segmento vita. Ovviamente, ha evidenziato la sim, «per adesso è difficile fare ipotesi sull’impatto della transazione dall’esterno, ma comunque potrebbe garantire maggiori risorse per crescita organica ed M&A in un contesto in cui il Solvency Margin di gruppo rimane confortevolmente superiore a 200%». Anche Intermonte, però, raccomanda cautela (‘Hold’); con prezzo obiettivo a 17,5 euro.

Sono invece più positivi gli analisti di Banca Akros che consigliano di «accumulare» le azioni, individuando un prezzo obiettivo pari a 18,5 euro. Gli esperti, per altro, ricordano che ieri Msci, una delle principali società internazionali di rating ESG, ha promosso Generali ad AAA, il punteggio più alto possibile. Notizia che per Banca Akros è «positiva, considerando la crescente importanza che gli investitori stanno dando alle questioni Esg». Tra l’altro, hanno ricordato gli esperti di Banca Akros, la stessa Generali ha posto la sostenibilità al centro del suo ultimo piano strategico, puntando ad integrarla in tutte le sue attività. Gli analisti di Jp Morgan, infine, quest’oggi hanno tagliato il giudizio sul Leone di Trieste a “Underweight” da “Neutral" e il prezzo obiettivo da 17 a 16,50 euro.

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