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Stellantis balza con l'acquisto di Share Now. Non pesa nuovo calo delle vendite

di Stefania Arcudi

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(Getty Images via AFP)

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L'operazione è considerata un passo avanti per rafforzare il posizionamento nel settore della mobilità e per raggiungere gli obiettivi del piano strategico decennale Dare Forward 2030

3 maggio 2022
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2' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - In una seduta positiva per il comparto auto europeo (+1% l'Euro Stoxx 600 di settore), Stellantis è tra le migliori sul FTSE MIB di Piazza Affari. Gli investitori, almeno per il momento, non sembrano badare al nuovo calo delle immatricolazioni di aprile (-33% per il settore in Italia e -41% per Stellantis), ma si concentrano sull'acquisizione di Share Now, la joint venture costituita nel 2019 da Bmw Group e Mercedes-Benz Mobility, da parte di Free2move, marchio di mobilità globale parte del gruppo Stellantis. L'operazione è considerata un passo avanti per rafforzare il posizionamento nel settore della mobilità e per raggiungere gli obiettivi del piano strategico decennale Dare Forward 2030, che, tra le altre cose, prevede di far crescere i servizi per la mobilità fino a ricavi netti di 2,8 miliardi di euro, con un primo passo di 700 milioni di euro nel 2025.

L'obiettivo di Free2move è arrivare a 15 milioni di utenti attivi entro il 2030 a livello globale: «L’integrazione del forte posizionamento di Share Now nelle principali città europee permetterà ai nostri clienti di avere accesso a una più ampia gamma di servizi per soddisfare le loro diverse esigenze di mobilità», ha detto Brigitte Courtehoux, Ceo di Free2move. Passano così in secondo piano i dati sulle immatricolazioni di auto, diffusi il 2 maggio dopo la chiusura di Borsa: le registrazioni di Stellantis in Italia sono scese del 41% a 34.504 unità in aprile, contro le 58.479 dello stesso mese del 2021. Nei primi 4 mesi del 2022, sono state pari a 158.296 unità, in calo del 33,6% dalle 238.502 unità dello stesso periodo del 2021.

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«Il forte rallentamento del mercato automobilistico italiano in aprile è parzialmente dovuto al fatto che il piano di incentivi all'acquisto è stato approvato ma non è ancora operativo e anche il mercato francese ha rallentato in aprile, registrando una contrazione complessiva del 24,6%», hanno detto gli analisti di Intesa Sanpaolo, sottolineando che, per quanto riguarda Stellantis, «non siamo particolarmente sorpresi dalla contrazione dei volumi in aprile», mentre «i ricavi e le consegne del primo trimestre sono attesi il 5 maggio e, pur prevedendo un calo a due cifre delle consegne a 1,3 milioni di unità, ci aspettiamo che i ricavi del gruppo limitino il loro rallentamento al 2% a 36 miliardi di euro, grazie a un forte contributo dei prezzi nell'area Nafta e in Europa e a un impatto positivo dei cambi».

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