Italia
Pubblicità

Italia

Schlein: «Sì aiuti militari a Kiev, ma serve Ue protagonista». Sul governo: favorisce evasori

Firenze, Schlein e Conte alla manifestazione antifascista

Schlein ha anche annunciato la riapertura del tesseramento e sottolineato la volontà con Stefano Bonaccini «di lavorare insieme»

5 marzo 2023
Pubblicità

4' di lettura

Sì agli aiuti militari all’Ucraina, dove serve che sia ripristinata la sovranità territoriale di Kiev, ma anche un richiamo al protagonismo della Ue. E poi un duro attacco al governo di destra sulle politiche economiche – «favorisce gli evasori» – e per il naufragio dei migranti di Cutro, che definisce «fatto gravissimo». Elly Schlein non ha evitato nessun argomento, compreso quello delle possibili alleanze, nel corso dell’intervista di Fabio Fazio a Che tempo che fa, su Rai3.

«È finito il tempo dei personalismi e della conflittualità interna, è tutta energia sprecata rispetto a costruire una alternativa alle destre». A dirlo è la segretaria del Pd Elly Schlein ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa. Schlein ha sottolineato che fin da subito con Stefano Bonaccini «abbiamo voluto testimoniare la nostra voglia di lavorare insieme salvaguardare pluralismo tenere insieme comunità ma senza rinunciare a direzione chiara». Quanto a un eventuale ruolo di Bonaccini «stiamo discutendo forme e modi, ne discuteremo».

Pubblicità

Il tema Ucraina

«Abbiamo già votato su questo in Parlamento, bisogna sostenere il popolo ucraino rispetto a una invasione criminale, questo non è mai stato messo in discussione» ma «non ci può essere sinistra senza ambizione di costruire un futuro di pace». La segretaria del Pd, interpellata sulla posizione del Pd rispetto all’invio di armi, ha voluto chiarie la posizioone del partito, confermando di vederla sul punto diversamente dal M5S di Giuseppe Conte. «I conflitti - precisa - non si risolvono solo con le armi, vorrei un protagonismo forte della Ue dal punto di vista politico e diplomatico, un ruolo forte perché Putin non è isolato, ci sono ancora molti paesi che lo supportano. Bisogna riuscire a fare ancora maggiore pressione per costruire un terreno che possa portare alla fine di questo conflitto».

Governo aiuta evasori

La neo segretaria del Pd ha lanciato un duro attacco alle politiche del governo di destra guidato da Giorgia Meloni. «Questo è un governo che nella prima manovra premia gli evasori alzando ad esempio il tetto al contante, che sta andando nella direzione più sbagliata mettendo in contrapposizione dipendenti e autonomi: noi vorremmo poter fornire un certo sistema di tutela che non metta in contrapposizione fragilità diverse partendo dal principio costituzionale della progressività, altrimenti qualcosa si rompe nel contratto sociale» ha detto a Che tempo che fa su Rai tre.

Un’altra forte critica all’esecutivo Schlein l’ha espressa parlando dell’autonomia. «Di fronti aperti con questo governo, purtroppo, ce ne sono tanti. Sta forzando la mano anche sul tema delle diseguaglianze territoriali», ha detto la segretaria del Pd puntando il dito contro l’autonomia differenziata di Calderoli. «Calderoli ha detto di aver avuto il via libera dalla Conferenza Unificata sull’autonomia» ma questa è stata una riforma «fatta scavalcando il parlamento. Per questo ci opporremo con forza a questo disegno».

Il caso Cospito e le alleanze

Dopo gli scontri avvenuti a Torino tra le forze dell’ordine e gli anarchici che manifestavano per Alfredo Cospito (anarchico detenuto al 41 bis e in gravi condizioni di salute in seguito a un prolungato sciopero della fame), Elly Schlein ha detto: «Esprimo totale non accettazione e condanna di questi fenomeni di violenza che continuiamo a vedere anche a Torino, non ci può essere nessuna accettazione e tolleranza, tutta la mia solidarietà alle sedi, non solo diplomatiche e consolari, che hanno subito attacchi: bisogna tenere chiara la difesa dei principi di democrazia e pluralismo, non possiamo arretrare di un centimetro».

Allargando lo sguardo alle possibili alleanze, anche solo su temi specifici, la segretaria del Pd ha detto: «Ho sentito Calenda e Conte dopo le primarie. Penso che alcune battaglie come quella sul salario minimo e la difesa della sanità pubblica possiamo farle insieme». E in merito alla domanda se veda rischi scissione, Schlein ha risposto: «Assolutamente no», ribadendo che «lavoreremo per tenere unito il partito senza rinunciare a una direzione chiara».

Il naufragio di Cutro fatto gravissimo

«Noi siamo stati il primo gruppo che ha chiesto un’informativa» al ministro Piantedosi «e lui verrà a riferire sui fatti gravissimi di Crotone. Bisogna stabilire le responsabilità e la linea di comando. Capire chi ha deciso che intervenisse la Gdf che non aveva mezzi adeguati rispetto alla Guardia Costiera che aveva mezzi per intervenire», ha detto la segretaria del Pd parlando poi della strage dei migranti sulle coste calabresi. «Per 7 ore dalla segnalazione di Frontex - ha aggiunto - sono uscirti due volte e rientrati. Se c’era preoccupazione perchè non sono scattati i soccorsi? Noi abbiamo lanciato gli atti ispettivi per fare chiarezza perchè ciò che è successo è gravissimo, è una ferita profonda sulla quale il ministro ha polemizzato anzichè farsi la domanda giusta su cosa si può fare. Io ho conosciuto una madre che ha perso due figlie. Prima di dire cose inumane si dica cosa si può fare per dare protezione».

Riaperto tesseramento

Rispondendo alle domande di Fazio, Elly Schleyn ha anche sottolineato che «lunedì appena dopo la vittoria avevo già annunciato che avremmo riaperto prima possibile» il tesseramento e «ho il piacere di annunciare che lo abbiamo già riaperto onine sul sito e stiamo già lavorando con i circoli per poterlo andare a fare su tutto il territorio. Faccio un appello al popolo delle primarie: venite abbiamo bisogno di voi , venite a fare parte di questa comunità democratica».

Riproduzione riservata ©
Pubblicità
Visualizza su ilsole24ore.com

P.I. 00777910159   Dati societari
© Copyright Il Sole 24 Ore Tutti i diritti riservati
Per la tua pubblicità sul sito: 24 Ore System
Informativa sui cookie  Privacy policy