Afghanistan, kamikaze in moschea: i funerali delle vittime
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Una delegazione degli Stati Uniti ha svolto dei colloqui con dei rappresentanti dei talebani a Doha. Si tratta del primo faccia a faccia fra le due parti dal ritiro Usa dall’Afghanistan. Il portavoce del Dipartimento di Stato Ned Price ha definito i colloqui «franchi e professionali». Gli Usa hanno ribadito che i talebani saranno giudicati per le loro azioni, non per le loro parole.
La delegazione Usa «si è concentrata sulle preoccupazioni relative alla sicurezza e al terrorismo, su un transito sicuro per i cittadini statunitensi e gli altri cittadini stranieri e i nostri partner afghani, così come sui diritti umani - si legge in una nota - inclusa una partecipazione significativa di donne e ragazze in tutti gli aspetti della società afghana».
I talebani hanno affermato che l’incontro con gli Usa «è andato bene» e che gli Usa forniranno aiuti umanitari all’Afghanistan. Il portavoce politico dei talebani Suhail Shaheen ha dichiarato all’Associated Press che il ministro degli esteri ad interim ha assicurato agli Usa che i talebani sono impegnati nel garantire che il paese non verrà utilizzato dagli estremisti per lanciare attacchi contro altri paesi. La delegazione dei Taliban era guidata da Amir Khan Muttaqi, attuale ministro degli Esteri dell’Afghanistan, secondo quanto ha riferito a Bloomberg News Suhail Shaheen.
L’attuazione completa dell’accordo sancito a Doha sarebbe il miglior modo di risolvere i problemi in atto e «ricostruire le relazioni diplomatiche per uno stato migliore», ha detto Khan Muttaqi, in un commento rilanciato su Twitter dal portavoce dei Taliban Zabihullah Mujahid. Il ministro si riferisce all’intesa siglata nel 2020 fra Trump e i gruppi di militanti Taliban per il ritiro delle truppe americane. Dopo il ritorno al potere a fine agosto 2021, i Taliban sono insidiati dai blitz dello Stato islamico, con un’escalation di attacchi che fa temere l’esplosione di una guerra civile fra le due fazioni. Si stima che almeno 40 persone siano state uccise in un attentato dello scorso 8 ottobre in una moschea nella località di Kunduz.
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