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Sulle criptovalute il mondo non sta a guardare: l’Italia deve muoversi

di Davide Zanichelli*

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Da Miami a Lugano a Madeira, si sviluppano progetti e dibattiti sulle valute digitali e sull’economia nascente. Il nostro Paese non può rimanere indietro

8 maggio 2022
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3' di lettura

La frontiera delle criptovalute sta avanzando settimana dopo settimana. Uno scenario correttamente disegnato anche da Barbara Carfagna, che sottolinea come sempre più fenomeni sociali trovino nel digitale e nell’emissione di token una soluzione frequente, com’è accaduto in Corea del Sud dove diversi partiti stanno attivamente promuovendo il fenomeno, consapevoli delle opportunità che possono arrivare dal cogliere per tempo i benefici dell’innovazione.

È proprio la Blockchain in fondo che ha portato all’attenzione aspetti come la trasparenza collettiva e la partecipazione finanziaria ai progetti che nascono dal basso con l’obiettivo di dimostrare come essi possano essere di ampia adozione. Aspetti a cui la politica non può che essere estremamente sensibile.

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Questo poi è il periodo dell’anno più attivo, dato che si è svolta a Miami la Criptoconference 2022 che annovera tra gli speaker anche esponenti politici internazionali come la senatrice repubblicana nordamericana Cynthia Lummis e la senatrice messicana Indira Kempis, le cui presenze sono sintomo di un continente molto attento al fenomeno, per non parlare di Nayib Bukele, il presidente di El Salvador che certamente merita la palma di più attivo tra i capi di Stato mondiali nel settore delle criptovalute e del bitcoin.

Miami è certamente un luogo molto dinamico: il sindaco della capitale della Florida, Francis Suarez, ha infatti dichiarato al momento della sua rielezione di voler percepire le prime tre mensilità del proprio stipendio nella principale valuta digitale, iniziativa seguita anche dal sindaco di New York, in una gara tra potenziali capitali statunitensi delle criptovalute.

Ma il fermento c’è anche in Europa: a Lugano s’è dato vita a marzo al cosiddetto “Plan B”, dove la lettera B sta per Bitcoin, che mira appunto a favorire l'adozione della tecnologia blockchain a livello locale, spostando l'utilizzo delle criptovalute in settori più vicini al cittadino e consentendone l’utilizzo anche per pagare le tasse (e diventando così una valuta a corso legale). Inoltre, in moneta digitale sono anche state finanziate diverse iniziative e 500 borse di studio.

Le criptovalute poi sono anche state utilizzate dall’Ucraina per finanziare la resistenza, raccogliendo il controvalore di quasi 50 milioni di dollari dall’inizio del conflitto sugli indirizzi pubblicati sul profilo Twitter ufficiale del Paese: ironia della sorte, la maggior parte in Ethereum, la valuta realizzata dal russo Vitalik Buterin.

E arriviamo al Portogallo, dove Miguel Albuquerque, governatore dell’arcipelago di Madeira (che già gode di vantaggi fiscali), ha dichiarato proprio alla convention di Miami che anche l’isola dell’Atlantico aprirà le proprie porte al bitcoin.

Insomma, il settore è in pieno fermento e devo dire che, quando ho deciso di dar vita all’intergruppo parlamentare “Criptovalute e Blockchain”, tra Camera e Senato una trentina di colleghi di tutti gli schieramenti e quasi tutte le forze politiche hanno aderito. Segno certamente della curiosità da parte della politica e della volontà di approfondire il fenomeno senza stare a guardare.

Serve però che il nostro Paese faccia sistema, prima di tutto promuovendo la formazione sul fenomeno (a 360°, da quella accademica all’educazione finanziaria) e successivamente costruendo quei ponti tra istituzioni, accademia e università che già esistono in settori più consolidati affinché l'Italia si doti al più presto degli strumenti normativi, regolatori e finanziari necessari per valorizzare, e per una volta, attrarre cervelli, investimenti e opportunità.

Serve insomma una cornice che consenta di individuare le operazioni dei malintenzionati senza però, nel contempo, strangolare un settore dinamico, effervescente e ricco di opportunità. Una cornice da costruire bene e soprattutto presto.

* Deputato M5S commissione Finanze e animatore dell’intergruppo parlamentare Criptovalute e Blockchain

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