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1932, l’anno d’oro di Pablo Picasso

di Nicol Degli Innocenti

Immagine non disponibile
(La Crucifixion)

(La Crucifixion)

9 marzo 2018
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3' di lettura

Un anno nella vita di Pablo Picasso: non un periodo qualsiasi, ma il suo “year of wonders”, il suo annus mirabilis di rinnovata creatività. La grande mostra di Tate Modern che apre questo fine settimana si concentra sul 1932, presentando oltre 100 opere da musei e collezioni private di tutto il mondo, gran parte delle quali non sono mai state viste in Gran Bretagna.
Nel gennaio del 1932, quando comincia la narrativa di questa mostra, Picasso aveva 50 anni, era celebre e ricco e viveva con la moglie Olga e il figlio Paulo in un elegante appartamento nel centro di Parigi. Aveva un autista, un sarto che gli faceva abiti su misura, un grande studio nella capitale e un altro studio nella sua villa di campagna in Normandia. In altre parole, era arrivato.
Nel febbraio 1932 il suo quadro La Coiffure, del 1905, fu venduto all'asta a Parigi per 56mila franchi, una cifra record. Il successo, che in altri artisti avrebbe portato a una compiaciuta soddisfazione, per Picasso fu invece uno stimolo a rimettersi in gioco, a reinventarsi e a trovare nuovi modi di esprimersi e di dimostrare che aveva ancora molto da dire e da dare.

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La scintilla creativa era nata dal rapporto con una donna: Marie-Thérèse Walter, una ragazza che aveva conosciuto quando lei aveva 17 anni e lui 45 e che era diventata la sua amante.La passione erotica per la Walter che aveva travolto l'uomo aveva anche portato a una frenesia creativa nell'artista. Dai quadri della mostra, che portano la data, si può seguire la straordinaria produttività dell'artista, che quasi ogni giorno ritrae la Walter.
La sua amante appare nei quadri, nei disegni, nelle sculture, sublimata e trasformata, dormiente e sognante, sempre sensuale, seduta su una sedia e abbandonata su un letto. Nel celebre “Il sogno” Marie-Thérèse è persa nel suo mondo onirico e il suo viso con gli occhi chiusi è metà profilo di donna e metà pene eretto. Il quadro, di ispirazione surrealista, è riunito in una sala della mostra con i suoi compagni “Il riposo” e “Il sonno” per la prima volta da quando erano stati dipinti, nel giro di tre giorni di frenetica attività nel gennaio 1932.

A Londra la grande mostra dedicata a Pablo Picasso

16 foto

Pablo Picasso - Bust ofa Woman (Buste de femme) - 1931 - Cement - 780 x 445 x 500 mm - Musée National Picasso © Succession Picasso/DACS London, 2018
Pablo Picasso - Girl before a Minor (Jeune fille devant un miroir) - 1932 - Oil paint on canvas - 1623 x 1302mm. The Museum of Modem Art, New York. Gift of Mrs. Simon Guggenheim 1937 © Succession Picasso/DACS London, 2018
Pablo Picasso - Nude in a Black Armchair (Nu au fauteuil noir) - 1932 - Oil paint on canvas - 1613 x 1295 mm. Private Collection, USA © Succession Picasso/DACS London, 2018
Pablo Picasso - Nude Woman in a Red Armchair (Femme nue dans un fauteuil rougej) - 1932 - Oil paint on canvas - 1299x 972 mm Tate. Purchased 1953 © Succession Picasso/DACS London, 2018
Pablo Picasso- Nude, Green Leaves and Busi (Femme nue, feuilles et buste) - 1932 - Oil paint on canvas - 1620x 1300mm. Private Collection © Succession Picasso/DACS London, 2018
Pablo Picasso - Cecil Beaton, rue La Boétie, 1933, Paris. ©The Cecil Beaton Studio Archive at Sotheby's
Pablo Picasso - Portrait of Olga in an Armchair (Portrait d'Olga dans un fauteuil) 1918 - Oil paint on canvas - 1300x888 mm. Musée National Picasso © Succession Picasso/DACS London, 2018
Pablo Picasso - Reclining Nude (Femme nue couchée) - 1932 - Oil paint on canvas 1300x 1610mm. Private Collection © Succession Picasso/DACS London, 2018
Pablo Picasso - Seated Woman in a Red Armchair (Femme assise dans un fauteuil rouge) - 1932 - Oil paint on canvas. Musée national Picasso - Paris. Dation Pablo Picasso, 1979. © Succession Picasso/DACS London, 2018
Pablo Picasso - Self-Portrait (Autoportrait) Late 1901 - Oil paint on canvas. Musée national Picasso - Paris. Dation Pablo Picasso, 1979. © Succession Picasso/DACS London, 2018
Pablo Picasso - The Crucifixion (La crucifixion) - 1932 - Ink on paper 345 x 505 mm. Musée National Picasso © Succession Picasso/DACS London, 2018.
Pablo Picasso - The Dream
Pablo Picasso - The Minor (Le miroir) - 1932 - Oil paint on canvas 1300x 970 mm. Private Collection © Succession Picasso/DACS London, 2018.
Pablo Picasso - The Rescue (Le sauvetage) - 1932 - Oil paint on canvas 1445x 1122x77mm. Fondation Beyeler, Riehen/Basel, Sammlung Beyeler © Succession Picasso/DACS London, 2018
Pablo Picasso - Woman on the Beach (Nu sur la plage) -1932 - Oil paint on canvas 330 x 400 mm. The Penrose Collection© Succession Picasso/DACS London, 2018Pablo Picasso
Pablo Picasso - Young Woman with Mandolin (Jeune Fille à la mandoline) - 1932 - Oil paint on board. The University of Michigan Museum of Art, Ann Arbor, Michigan.Gift of The Carey Walker Foundation © Succession Picasso/DACS London, 2018

Il giugno di quell’anno fu un momento cruciale: la prima retrospettiva dedicata a Picasso dalle Galeries Georges Petit. Non era una cosa usuale dedicare una mostra a un artista vivente: solo Matisse aveva avuto un onore simile. Picasso decise di gestire la cosa in prima persona, e di mischiare quadri di diverse epoche in stili molto diversi, senza datarli, respingendo la tradizione cronologica.

Scelse l'autoritratto del 1901, quando era sconosciuto, un ritratto della moglie Olga del 1918, uno del figlio Paulo vestito da Arlecchino del 1924, opere del periodo cubista e quadri di Marie-Thérèse appena dipinti. Il suo messaggio ai critici era che non c'è un prima e un dopo, un presente e un passato, tutto era ed è Picasso, tutto ugualmente importante e rilevante. “Alcuni scrivono autobiografie, io dipingo”, disse. I suoi quadri sono pagine del suo diario. La sala centrale della mostra ricrea la retrospettiva del 1932, riunendo molti dei quadri esposti allora.
Non solo quadri: la frenesia creativa porta Picasso a sperimentare con la scultura, con i disegni in bianco e nero e con le incisioni. I temi che affronta sono altrettanto vari, dalle variazioni sulla Crocefissione ispirate dalla pala d'altare di Matthias Grunewald del 1512 a paesaggi estivi di spiagge a scene sognanti di fauni, satiri e fanciulle in Arcadia. “Picasso avrebbe potuto facilmente riposarsi sugli allori, - spiega Nancy Ireson, curatrice della mostra. – Invece ha sempre continuato a innovare e sperimentare.”
Verso la fine dell'anno la tematica diventa più oscura, mentre le nuvole si addensano sull'Europa. Picasso, ben conscio di essere un cittadino spagnolo che viveva in Francia, non si era mai interessato alla politica, fino a quando gli eventi – la guerra civile spagnola - lo hanno toccato da vicino. L'ultimo quadro della mostra, “Il salvataggio”, dipinto nei primi giorni del 1933, rappresenta un cambio di registro per Picasso. Dipinto una settimana prima dell'ascesa al potere di Hitler, l'immagine anticipa l'orrore di Guernica, che Picasso avrebbe dipinto nel 1937. L'anno che era iniziato all'insegna della passione sensuale finisce con un'intimazione di tragedia.
Picasso 1932 –Love, Fame, Tragedy - 8 marzo -9 settembre 2018. Tate Modern, Londra - www.tate.org.uk

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