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Covid, l’Aifa annuncia per l’autunno richiamo annuale con vaccino adattato per over 50 o 60

di Nicola Barone

Covid, oggi al via le quarti dose

Ancora da stabilirsi è se sarà sottoposta alla vaccinazione l’intera popolazione. L’annuncio del direttore generale Nicola Magrini

12 aprile 2022
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3' di lettura

Il vaccino pan-coronavirus è l’obiettivo. «Avrà tempi più lunghi ma non troppo più lunghi. Intanto arriveremo al prossimo richiamo con un vaccino adattato, con o senza virus influenzale, in autunno». È la linea di previsione annunciata dal direttore generale dell’Aifa Nicola Magrini, con ancora in sospeso il punto se si renderà necessario per l’intera popolazione, o solo gli over 50 (o 60). La pandemia globale «è una emergenza da cui stiamo uscendo». Tuttavia «è assolutamente da perseguire il completamento del ciclo di copertura vaccinale», avverte dal canto suo il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli, nella conferenza stampa convocata al ministero della Salute per fare il punto sullo stato e le prossime tappe.

Aifa orientata a prescrizione antivirali da medici di base

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Quanto alla prescrivibilità dei nuovi antivirali contro il Covid da parte dei medici di medicina generale, nella Commissione tecnico scientifica di Aifa (in corso) c’è un «chiaro orientamento a favore». Propenso cioè ad «aggiungere i medici di famiglia ai prescrittori» dei medicinali in questione «che attualmente sono legati agli infettivologi, ai medici ospedalieri e alle Usca», le Unità speciali di continuità assistenziale. Una decisione conclusiva arriverà nei prossimi giorni e passa anche per un’adeguata formazione nel ricorso al preparato. «Ringrazio fin d’ora - ha aggiunto il direttore generale - la grande disponibilità offerta dai farmacisti e da Federfarma, per una distribuzione del farmaco» ai medici «a livello di farmacia, ovviamente, data l’emergenza, priva di costi aggiuntivi». E «ringrazio i medici di famiglia per la grande disponibilità offerta per un farmaco non semplice» e chiaramente non acquistabile in farmacia, come puntualizzato da Magrini nel ricordare - in riferimento in particolare a Paxlovid - che ha «numerose interazioni cui porre attenzione».

In vigore raccomandazione quarta dose per over 80

È entrata oggi in vigore dopo la pubblicazione in Gazzetta la raccomandazione a vaccinare gli over 80 con il secondo richiamo, o quarta dose. «Nei prossimi mesi si potrebbe verificare una riduzione di copertura del vaccino, anche se dati ancora non pubblicati mostrano una tenuta proprio per questa fascia di età», secondo Magrini. Il richiamo supplementare era gia previsto per i soggetti immunodepressi.

Locatelli: rispettare principio di massima precauzione

È «importante» che tutte le persone per le quali è stata indicata l’opportunità di sottoporsi alla quarta dose di vaccino anti-Covid «vengano a essere coperte, rispettando un principio di massima precauzione». Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità (Css), durante la presentazione della prosecuzione della campagna vaccinale contro Covid-19 insiste sul termine raccomandazione.

«C’è un forte consiglio, un auspicio da parte dell’autorità sanitaria del Paese», affinché «questa quarta dose venga somministrata agli ultraottantenni», oltre che «agli ospiti delle strutture residenziali per anziani e a tutti coloro con un’età compresa tra i 60 e i 79 anni che hanno connotazioni di fragilità per patologia concomitante: dalla fibrosi polmonare al diabete, a scompensi cardiaci rilevanti, piuttosto che pazienti che abbiano malattie neurologiche come la Sla o la sclerosi multipla, che in qualche misura determinano un danno importante per patologia acquisita attraverso infezione da Sars-CoV-2».

Il numero uno del Css ha rimarcato in particolare come il criterio dell’età sia «largamente giustificato dal fatto che ancora oggi l’età mediana di coloro che perdono la vita per Covid è superiore agli 80 anni. Quindi offrire copertura a quei 4 milioni di connazionali oltre gli 80 anni d’età risponde esattamente a quel principio di massima precauzione cui facevo prima riferimento», e che ha motivato anche le raccomandazioni diffuse dall’Agenzia europea del farmaco (Ema) e dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc).

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