Mondo
Pubblicità

Mondo

Truffa Theranos, Elizabeth Holmes condannata a oltre 11 anni di carcere

di Marco Valsania

Immagine non disponibile
Elizabeth Holmes - Epa

Elizabeth Holmes - Epa

La startup era stata valutata 9 miliardi su una tecnologia che non funzionava. La pena segue l’esplosione di altri casi nel tech, da Nikola a Ftx

19 novembre 2022
Pubblicità

3' di lettura

Prima di Ftx nelle criptovalute e di Nikola nei veicoli elettrici, c'è stata Theranos. Una delle più grandi truffe a scuotere Silicon Valley e Wall Street, forse la madre di tutti gli scandali contemporanei tra hi-tech e finanza, è arrivato al capitolo conclusivo. Elizabeth Holmes, fondatrice e top executive della startup che nel promettere una drastica rivoluzione negli esami del sangue era volata ad una valutazione di 9 miliardi di dollari, sconterà a 11 anni e tre mesi di carcere – 135 mesi. La pena comminata dal giudice del tribunale di San Diego incaricato del caso è stata inferiore al massimo possibile e a quanto chiesto dalla procura, ma molto più pesante di quanto la difesa sperava. Il giudice ha annunciato un’ulteriore udienza per decidere su danni e risarcimenti. Holmes, che dovrebbe iniziare a scontare la pena il 27 aprile, ha annunciato intenzione di presentare appello.

Da dropout a stella hi-tech

Pubblicità

Holmes oggi ha 38 anni e ne aveva 19 quando diede i natali alla sua azienda nella più classica delle tradizioni, abbandonando da dropout l'università di Stanford e usando altrimenti, cioè per lanciare la sua startup, i fondi della sua retta. Diventò anche una delle rare donne a sfondare nell'hi-tech americano, tuttora spesso dominato da uomini. Adesso ha ascoltato la decisione del giudice dopo esser stata trovata colpevole lo scorso gennaio, al termine di mesi di processo, di quattro reati di truffa ai danni degli investitori, perché la sua tecnologia innovativa, in realtà, non esisteva.

L’epopea di Theranos

La saga di Theranos, fallita nel 2018, è diventata un simbolo dei rischi di eccessi, manipolazioni e frodi nel mondo dell'hi-tech, con la continua caccia al prossimo genio e all’innovazione del futuro per fare fortuna affiancata da inadeguati controlli e verifiche sia da parte delle autorità che di finanzieri pur a volte sofisticati. L'inganno nella vicenda fu portato alla luce da inchieste giornalistiche del Wall Street Journal e da allora ha generato libri, film e sceneggiati televisivi.

Le analisi con una goccia

Theranos aveva raccolto ben 945 milioni da investitori e ottenuto accordi e partnership con prestigiose catene di farmacie, quali Walgreens, rivendicando il successo di un'invenzione che avrebbe consentito ampie analisi utilizzando pochissime, semplici gocce di sangue, da una puntura sul dito. In realtà la società nel migliore di casi si serviva di tradizionali tecnologie, perché la sua misteriosa innovazione non aveva mai funzionato come pubblicizzato.

Un pena esemplare?

La decisione del giudice Edward Davila, oltre ai meriti del caso, è stata complicata dal rilievo pubblico assunto dello scandalo. Dalle pressioni a inviare un messaggio di prevenzione e deterrenza di simili truffe. Holmes rischiava fino a 20 anni di carcere, con la pubblica accusa che aveva chiesto 15 anni dietro le sbarre e 800 milioni di risarcimento danni, imputando all'imprenditrice di aver anche posto a rischio la salute dei pazienti mentendo sull'efficacia della sua tecnologia. La difesa aveva invece proposto non più di 18 mesi di carcere, possibilmente solo arresti domiciliari e servizio alla collettività. A sostegno di Holmes, che si è scusata un tribunale per lo scandalo, aveva citato anche decine di lettere di sostenitori che tuttora la dipingono anzitutto come un'imprenditrice idealistica. Alla fine la pena comminata è parsa in linea con le previsioni agli osservatori: in media, stando a studi citati dal Wall Street Journal, donne incriminate di simili reati ricevono undici anni di carcere, rispetto a condanne più vicine ai 20 anni per gli uomini.

Da Nikola a Ftx

Gli scandali all'incrocio tra tecnologia e finanza, di sicuro, non si sono però fermati a Theranos. Il mese scorso Trevor Milton, il fondatore della startup Nikola nei veicoli elettrici, è stato condannato per aver mentito sulla propria tecnologia. Milton, la cui pena sarà annunciata il 27 gennaio, rischia a sua volta vent'anni di carcere per inganni su “quasi tutti gli aspetti del suo business”, che furono esposti inizialmente da un investitore specializzato in short-selling. Destò scalpore la scoperta del video promozionale di un prototipo di autocarro che sembra in movimento, ma in realtà solo perché collocato su una pendenza. E sono di questi giorni le molteplici indagini scattate sul collasso di uno dei maggiori exchange delle criptovalute, Ftx, creato e guidato dal 30enne visionario Sam Bankman-Fried, che, prima della caduta in una spirale di fondi scomparsi e contabilità evanescente, era stato paragonato a JP Morgan e Warren Buffett.

Riproduzione riservata ©
Pubblicità
Visualizza su ilsole24ore.com

P.I. 00777910159   Dati societari
© Copyright Il Sole 24 Ore Tutti i diritti riservati
Per la tua pubblicità sul sito: 24 Ore System
Informativa sui cookie  Privacy policy