Intelligenza artificiale, in Senato il primo discorso scritto da Gpt 4
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La catena di cliniche statunitense Carbon Health ha introdotto uno strumento di intelligenza artificiale in grado di generare automaticamente fascicoli sanitari, sulla base delle conversazioni svole fra medici e pazienti.
Come scrive il sito di news tech The Register, se un paziente acconsente alla registrazione e alla trascrizione di una visita medica, la registrazione audio viene trasmessa al servizio cloud AWS Transcribe Medical di Amazon, che converte il discorso in testo. La trascrizione, insieme ai dati della cartella clinica del paziente, inclusi i risultati delle analisi recenti, viene passata a un modello di machine learning che produce note che riassumono le informazioni importanti raccolte durante la consultazione.
Il software, chiamato Carby, include nel fascicolo virtuale le informazioni e le misurazioni vitali del paziente, nonché un riepilogo delle cartelle cliniche e delle diagnosi.
Il CEO di Carbon Health, Eren Bali, ha affermato che il software è direttamente integrato nel sistema di cartelle cliniche elettroniche (EHR) dell’azienda ed è alimentato dall’ultimo modello linguistico di OpenAI, GPT-4.
Carbon Health ha affermato che lo strumento produce riepiloghi delle consultazioni in quattro minuti, rispetto ai 16 necessari a un medico in carne e ossa che lavora da solo. Le cliniche possono quindi vedere più pazienti.
«L’uso si software per la trascrizione è standard nel settore sanitario e la maggior parte dei pazienti fornisce il consenso alla registrazione della propria visita dal proprio fornitore», ha spiegato un portavoce della catena di cliniche.
«Una volta che la nota è pronta nel nostro EHR, informiamo il medico affinché riveda, modifichi e convalidi la procedura. Stiamo ancora perfezionando il processo grazie ai feedback forniti dai medici». I modelli di intelligenza artificiale generativa non sono perfetti e spesso producono errori. I medici devono quindi verificare il testo generato dall’intelligenza artificiale.
Carbon Health afferma che l’88% di quanto generato dall’Ai può essere accettato senza modifiche. Il software è già in uso in 130 cliniche, dove oltre 600 dipendenti hanno accesso allo strumento. Una clinica che ha testato lo strumento a San Francisco ha visto un aumento del 30% nel numero di pazienti che poteva trattare.
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