I talebani sfilano a Kabul, al Qaida festeggia
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Il Dipartimento di Stato americano ha confermato che l’estremista egiziano Saif al-Adel, 62 anni, è il nuovo leader di al-Qaeda. È lui l’uomo che ha preso il posto di Ayman al-Zawahiri dopo la sua uccisione in un raid aereo americano a Kabul nel 2022, come ricostruiscono le Nazioni Unite in un loro recente rapporto elaborato con informazioni di intelligence localizzando Adel in Iran.
Ex colonnello dell’esercito del Cairo, Al-Adel è stato a lungo indicato come il successore di al-Zawahiri, anche se non c’è stato alcun comunicato ufficiale del gruppo terroristico in merito. “L’opinione predominante degli Stati membri è che (Adel, ndr) sia ora il leader de facto di al-Qaeda’’ e che stia ’’agendo incontrastato nel gruppo’’. Ma la sua leadership non può essere dichiarata a causa della sensibilità di al-Qaeda rispetto alle preoccupazioni dei Talebani afghani di non riconoscere la morte di Zawahiri a Kabul e il fatto che Adel si trovi nella Repubblica islamica dell’Iran’’, afferma il rapporto dell’Onu. Il report riferisce inoltre che uno degli Stati membro delle Nazioni Unite si è opposto al fatto di scrive che il nuovo leader di al-Qaeda si trovi in Iran, Paese che ha sempre negato di fornire sostegno al gruppo terroristico.
Nella foto, pubblicata il 10 ottobre 2001 dall’Fbi, l’egiziano Saif al-Adel, diventato il capo di al-Qaeda dopo la morte di Ayman al-Zawahiri nel luglio 2022 (foto Fbi/Afp)
Anche il portavoce del Dipartimento di Stato Usa, Ned Price ha detto che l’estremista egiziano si troverebbe nella Repubblica islamica iraniana sottolineando che ’’l’offerta di un luogo sicuro ad al-Qaeda è solo un altro esempio dell’ambio sostegno che l’Iran fornisca al terrorismo e delle sue attività destabilizzando in Medioriente e oltre’’. Adel è considerato dai funzionari antiterrorismo occidentali come una minaccia reale e potente, con comprovate capacità organizzative che gli hanno fatto guadagnare ampio rispetto all’interno dei circoli estremisti islamici.
L’estremista egiziano è entrato a far parte della Jihad islamica egiziana negli anni Ottanta, ed è stato accusato degli attacchi del 1998 alle ambasciate statunitensi nell’Africa orientale, da dove è partita la campagna internazionale di terrorismo di al-Qaeda. Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti offre 10 milioni di dollari per informazioni che portino al suo arresto.
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