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Non solo plastica, Kartell apre a legno e bioplastica

di Giovanna Mancini

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Lo stand della Kartell al Salone del Mobile 2018

Lo stand della Kartell al Salone del Mobile 2018

20 aprile 2018
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2' di lettura

Sul divano e sulla scrivania del suo studio sono accatastate decine e decine di fogli con progetti, schizzi e appunti per i nuovi prodotti. Alle pareti, la lista dei 1.500 negozi Kartell in giro per il mondo, con in evidenza quelli in cui è già iniziata la riorganizzazione degli spazi secondo il nuovo modello di punto vendita, riprodotto nello stand dell’azienda al Salone del Mobile di Milano.

Claudio Luti, presidente dell’azienda di design milanese, ha lavorato fino all’ultimo, gomito a gomito con i designer, per mettere a punto i 25 prodotti inediti da presentare in fiera. Non solo nuovi oggetti, ma anche nuove collezioni e sperimentazioni su materiali e ambiti inediti per l’azienda di Noviglio, famosa in tutto il mondo soprattutto per i prodotti in plastica.

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Tanto per cominciare, Kartell debutta quest’anno nel legno, con Woody, una collezione disegnata da Philippe Starck: «Per noi è una bella sfida, perché non è stato facile trovare la materia prima adatta e gli stampi in grado di piegare e trattare il legno in modo da realizzare prodotti coerenti con il Dna di Kartell». Ovvero fare “Industrial design”, un design di ricerca e di qualità, ma su scala industriale. «Noi non siamo un’azienda che fa prodotti in plastica – precisa Luti –. Noi utilizziamo qualunque materiale si presti a essere lavorato secondo questa strategia».

Tra gli stand al Salone del mobile 2018

25 foto

Missoni
Missoni
Poliform
Valcucine
Veneta Cucine
Kartell
Kartell
Kartell
Poltrone Frau
Venini
ANSA / MATTEO BAZZI
ANSA / MATTEO BAZZI
ANSA / MATTEO BAZZI
ANSA / MATTEO BAZZI
ANSA / MATTEO BAZZI
ANSA / MATTEO BAZZI
ANSA / MATTEO BAZZI
ANSA / MATTEO BAZZI
ANSA / MATTEO BAZZI
ANSA / MATTEO BAZZI

Quindi, largo anche ai tessuti, con la collezione realizzata in collaborazione con Double J, che ha rivestito in abiti vintage alcuni pezzi iconici del catalogo Kartell. E, se plastica deve essere, meglio che sia “bio”: da un paio d’anni l’azienda è interessata alla ricerca sulle bioplastiche, tanto che lo scorso dicembre è entrata nel capitale di Bio-On, società fra i protagonisti della nuova chimica ecosostenibile, acquisendone il 2%. Al Salone presenta una nuova collezione con alcuni oggetti ecofriendly, tra cui una sedia disegnata da Antonio Citterio. E poi ci saranno i primi pezzi (sempre firmati da Starck) della linea outdoor, e un tavolo di Piero Lissoni pensato per studiare, mangiare e cucinare in un unico luogo.

Fuorisalone, voglia di verde e sostenibilità

14 foto

aVOID è la prima tiny house tutta italiana che indaga gli stili di vita delle nuove generazioni di nomadi urbani. Firmata dal giovane architetto Leonardo Di Chiara è esposta all'interno del percorso di Inhabits in piazza Castello. Supportata da Häfele e Schüco Italia, la mini-casa su ruote si sviluppa in soli 9 metri quadrati
aVOID è la prima tiny house tutta italiana che indaga gli stili di vita delle nuove generazioni di nomadi urbani. Firmata dal giovane architetto Leonardo Di Chiara è esposta all'interno del percorso di Inhabits in piazza Castello. Supportata da Häfele e Schüco Italia, la mini-casa su ruote si sviluppa in soli 9 metri quadrati
Inhabits vede in mostra anche AgrAir, installazione avveniristica dello studio Piuarch, che indaga il legame fra verde e costruito, fra agricoltura e città, nella dissoluzione dei confini fra interni ed esterni, fra spazi artificiali e risorse naturali. Davanti al Castello Sforzesco
Inhabits vede in mostra anche AgrAir, installazione avveniristica dello studio Piuarch, che indaga il legame fra verde e costruito, fra agricoltura e città, nella dissoluzione dei confini fra interni ed esterni, fra spazi artificiali e risorse naturali. Davanti al Castello Sforzesco
SpaceShip è la casa-navicella green progettata da Rubner Haus (una delle principali aziende del legno italiane) con gli studenti dell'Istituto Europeo di Design di Torino. Un “organismo autosufficiente”, capace di sfruttare il sole e la fotosintesi per produrre energia, cibo, ossigeno e acqua necessari al supporto vitale di chi lo occupa. È esposta nello spazio di inhabits. Dimostra come il legno (in questo caso una Blockhaus, metodo costruttivo noto perché è alla base delle baite in legno) si possa prestare ad assumere le forme architettoniche più ardite
SpaceShip è la casa-navicella green progettata da Rubner Haus (una delle principali aziende del legno italiane) con gli studenti dell'Istituto Europeo di Design di Torino. Un “organismo autosufficiente”, capace di sfruttare il sole e la fotosintesi per produrre energia, cibo, ossigeno e acqua necessari al supporto vitale di chi lo occupa. È esposta nello spazio di inhabits. Dimostra come il legno (in questo caso una Blockhaus, metodo costruttivo noto perché è alla base delle baite in legno) si possa prestare ad assumere le forme architettoniche più ardite
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DomusGaia, azienda friulana esperta in costruzioni in legno, è presente quest'anno al FuoriSalone nel cortile di onore dell'Università statale alla mostra evento House in motion con Future Space, un'installazione artistica dell'architetto Peter Pichler. In tutto, 1.549 travetti di legno che compongono una struttura di tre metri di altezza e 16 di larghezza, simbolo di un edificio primordiale e della possibilità di tornare alla “foresta” come luogo (pur elaborato in tecnologia) per racchiudere il quotidiano
DomusGaia, azienda friulana esperta in costruzioni in legno, è presente quest'anno al FuoriSalone nel cortile di onore dell'Università statale alla mostra evento House in motion con Future Space, un'installazione artistica dell'architetto Peter Pichler. In tutto, 1.549 travetti di legno che compongono una struttura di tre metri di altezza e 16 di larghezza, simbolo di un edificio primordiale e della possibilità di tornare alla “foresta” come luogo (pur elaborato in tecnologia) per racchiudere il quotidiano
Un “giardino incantato” sorge in Piazza Gae Aulenti, progettato dallo studio Pierattelli Architetture come uno spazio dove riappropriarsi del tempo e recuperare il rapporto con la natura. “Hidden Garden” è un giardino segreto, popolato da alberi, piante, fiori, erbe aromatiche e cinto da pareti realizzate in Krion: l'innovativo materiale dalle proprietà antibatteriche e fotocatalitiche che aiutano la purificazione dell'aria
“3D Housing 05”, casa stampata in 3d in Piazza Beccaria a Milano, progettata da Massimiliano Locatelli di CLS Architects, e sviluppato da Italcementi con Arup e Cybe (ph Luca Rotondo)
Stefano Boeri ha progettato un tavolo/cottura sviluppato da Aran Cucine che accoglie i commensali sotto i rami di un albero da frutta
Mi-orto è un orto urbano mobile. Si trova a Porta Nuova, davanti a quello che un tempo era il teatro Smeraldo (oggi sede di Eataly)

La logica, spiega Luti, è sempre quella della “brand extension” che ha indirizzato le scelte dell’azienda negli ultimi anni. Con i suoi 103 milioni di fatturato aggregato, Kartell ha infatti fondato la sua crescita non su una strategia di acquisizioni di altre società, ma di allargamento del brand a settori diversi dell’arredo, dai bagni alle collezioni per bambini, o anche confinanti (tableware, fragranze e persino accessori moda). Funziona, assicura Luti: «L’azienda è sana e fa ottimi profitti. Inoltre stiamo lavorando per migliorare la nostra presenza su tutti e tre i canali distributivi: il retail attraverso i negozi fisici, che resta la voce principale, l’ecommerce, che rappresenta circa il 10% delle nostre vendite, e il contract, segmento in cui siamo appena all’inizio e oggi vale circa il 5% del fatturato».

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