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Testimone di giustizia su crollo ponte: «Da anni denuncio tragedie»

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ANSA/VIGILI DEL FUOCO

ANSA/VIGILI DEL FUOCO

9 marzo 2017
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1' di lettura

«Ennesima tragedia annunciata: sono anni che denuncio lo stato di mancata osservazione delle regole di collaudo e la scarsa esecuzioni dei lavori. Per aver
denunciato la corruzione, la camorra e questo sporco modo di operare, ho distrutto la mia vita. Per anni la politica mi ha offeso e delegittimato, perchè troppi sono i giochi di potere tra ditte colluse e apparati dello Stato».

Lo scrive Gennaro Ciliberto, 44 anni, che è stato responsabile della sicurezza nei
cantieri di una ditta realizzatrice della costruzione e della manutenzione di varie opere autostradali in subappalto.

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Ciliberti, che ha denunciato corruzione nell'aggiudicazione di lavori, infiltrazioni mafiose ed anomalie costruttive, ha subito gravissime minacce.

Per questo gli è stato riconosciuto lo status di testimone di giustizia che lo ha inserito nel programma di protezione.

Il ponte, il 167, è crollato sull'autostrada A14 al km 235+800, all'altezza di Camerano (Ancona), tra Loreto e Ancona Sud. Il crollo ha provocato due morti e due feriti. Le vittime sono una coppia di coniugi che viaggiavano a bordo di una Nissan. I feriti sono due operai romeni.

A ottobre si è verificato il crollo di un cavalcavia in Brianza, di Annone, vicino a Lecco, sotto il peso di un tir che portava un carico di bobine d'acciaio. L'autoarticolato precipitando travolse le auto che stavano passando sulla strada sottostante. Il bilancio fu di un morto e quattro feriti.

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