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Americani e arabi fanno brillare lo shopping nei luoghi di vacanza: superati i livelli pre-Covid

di Redazione Moda

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Panorama di Porto Cervo

Panorama di Porto Cervo

A giugno Global Blue certifica un aumento del 124% rispetto al 2019. Cresce del 30% lo scontrino medio, soprattutto per moda e gioielli, e supera i duemila euro a Porto Cervo. Russi e cinesi assenti, ma aumentano britannici e israeliani

26 luglio 2022
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3' di lettura

Capri, Porto Cervo, Portofino, Forte dei Marmi, Taormina: secondo Global Blue, le località estive italiane, già a giugno, hanno superato i dati del tax free shopping del pre-pandemia, con una crescita del 124% e un aumento dello scontrino medio del 30%, per un valore medio pari a 1.651 euro.

Per quanto riguarda le nazionalità, restano fuori dal conteggio cinesi (che oggi rappresentano solo il 3%) e russi, che hanno ceduto il posto ad americani, arabi e britannici. Questi ultimi, in particolare, rappresentano una nazionalità dal forte potenziale per il travel retail, dal momento che possono effettuare acquisti tax free dal 2021: e se amano in particolare Capri e Porto Cervo, dove arrivano a spendere anche 2.275 euro, gli statunitensi, da soli, valgono oltre un terzo degli arrivi internazionali nelle località estive italiane, ma sono gli arabi a registrare lo scontrino medio più elevato (1.354 euro).

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Spostando il focus sulle località, Capri è per distacco la prima destinazione per lo shopping tax free all'interno del panel di riferimento, raccogliendo quasi due arrivi internazionali su tre e con un tasso di recupero della spesa tax free addirittura del 157% rispetto al giugno 2019. In crescita anche lo scontrino medio (+20%), che raggiunge i 1.680 euro. A livello di nazionalità, il 61% degli shopper tax free è qui rappresentato dagli americani, che hanno più che raddoppiato la loro presenza rispetto al pre-pandemia. A seguire gli arabi, addirittura triplicati, che registrano scontrini medi record da 3.290 euro (+44%). Due terzi degli acquisti si rifanno alla categoria merceologica del Fashion&Clothing.

A Porto Cervo il tasso di recovery è stato del 136%, ma nella località sarda a risaltare è stata soprattutto la spesa media, con uno scontrino che si è aggirato sui 2.278 euro (+12%), il più alto tra i luoghi considerati nell'analisi. Anche qui gli americani hanno costituito la nazionalità a maggior presenza, persino triplicati rispetto al 2019. Ma al secondo posto si trovano i britannici, che valgono l'11% delle transazioni tax free e con uno scontrino medio che ha raggiunto i 2.275 euro. Otto turisti su dieci, inoltre, prediligono gli acquisti legati al fashion ed all'abbigliamento, seppure sia la spesa media per orologi e gioielli (32.590 euro) a crescere maggiormente (+129%). Tra le nazionalità “minori” in termine di peso, invece, sorprendono i 3.894 euro di spesa media effettuati dai turisti provenienti dal sud-est asiatico e, soprattutto, il tasso di recovery degli israeliani (1.798%), vera nazionalità emergente.

In Liguria, anche Portofino migliora le performance del pre-Covid, trainata dalla forte presenza di americani ed arabi. Come per Porto Cervo, anche nel comune genovese una delle novità è rappresentata dagli israeliani, che quadruplicano rispetto al 2019. A segnare lo scontrino medio più elevato, invece, sono stati i turisti del sud-est asiatico con 4.597 euro(+241%). Qui il 93% degli acquisti si riferisce alla categoria merceologica del Fashion&Clothing, ma a segnare gli scontrini maggiori è quella del Watches&Jewellery (4.985 euro), seppur in calo rispetto al pre-pandemia (-60%).

Chi invece sta recuperando più lentamente è Forte dei Marmi. La località toscana, infatti, ha recuperato solo poco più dei due terzi (69%) della spesa tax free effettuata nel 2019, soprattutto a causa della mancanza dei turisti russi. Qui i protagonisti assoluti sono stati gli arabi che, come gli americani, hanno raddoppiato le loro performance rispetto al 2019. A sorpresa, il tasso di recovery maggiore lo hanno segnato gli indiani (2.702%). A livello di scontrino medio, superano i duemila euro solo i britannici e gli arabi, mentre la categoria del Watches&Jewellery ha raggiunto quasi i valori del pre-Covid, con uno scontrino medio in aumento a 17.701 euro (+76%).

Nel nuovo mix di nazionalità in ingresso, in Sicilia risultano poi di profondo interesse i turisti provenienti dagli Stati Uniti, dal Regno Unito e – soprattutto – dalla Svizzera. A Taormina, gli americani in particolare pesano quasi per la metà della totalità degli acquisti tax free effettuati, mentre il tasso di recovery complessivo arriva al 136%, con uno scontrino medio totale di 1.353 euro (+76%).

Lontane dal pre-pandemia, invece, sono la costa marchigiana (tasso di recovery dell'11%) ed abruzzese (17%). Per quanto riguarda la riviera romagnola e la Puglia, inoltre, i loro tassi di recupero segnati sono stati rispettivamente del 28% e del 37%, in larga parte a causa della mancanza dei turisti russi. Pertanto, qui, risulta ancora più necessario continuare a lavorare per intercettare il turista americano che - come l'analisi Global Blue ha dimostrato - è particolarmente attratto dalle bellezze naturali e culturali italiane.

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