di Giuliana Licini
Un Eurofighter Typhoon e un Dassault Rafale (Reuters)
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Dassault Aviation decolla alla Borsa di Parigi, sulle ali dell'aumento della redditività nel 2022 e soprattutto per il record delle commesse favorito dalla forte richiesta per i caccia Rafale. Dassault ha raggiunto nel 2022 il record di 20,9 miliardi di euro di commesse, con una crescita del 74% dai 12 miliardi del 2021. Il backlog, a sua volta ai massimi storici per il gruppo, è aumentato a 35 miliardi da 20,7 miliardi. Per contro il fatturato rettificato è in calo a 6,9 miliardi da 7,2 miliardi, dopo la consegna di 14 Rafale (13 all’esport) e di 32 falcon contro 25 Rafale 8tutti all’esprt) e 30 Falcon.
L’utile netto è cresciuto del 18,3% a 716 milioni. A livello rettificato, il risultato ammonta a 830 milioni da 693 milioni. La liquidità disponibile a fine dicembre era pari a 9,5 miliardi da 4,8 miliardi a fine 2021. Il dividendo proposto è di 3 euro per azioni, dai 2,49 euro del precedente, con una distribuzione complessiva di 249 milioni da 208 milioni. «Il 2022 è stato un anno storico in termini di ordinativi», ha sottolineato il ceo Eric Trappier. Da rilevare che nel solo 2022 sono stati ordinati 92 Rafale, contro i 49 del 2021 e un totale di 133 dall’entrata in servizio dell’area.
L’aereo caccia sta avendo successo soprattutto all’export. Gli Emirati hanno ordinato 80 Rafale per 14 miliardi di euro, la Grecia ne ha chiesti 6 ed è stata attivata la prima tranche di 6 Rafale per l’Indonesia, su un pacchetto previsto di 42 aerei. Sono aumentati anche gli ordini per i business jet Falcon, salite a 64 da 51, pur scontando l’annullamento di commesse fatte da clienti russi per effetto delle sanzioni contro Mosca. «Il mercato degli aerei d’affari è stato dinamico, anche se verso la fine dell’anno è stato osservato un irrigidimento», rileva la società. In generale, Dassault rileva che «il 2022 ha visto un succedersi di crisi… che hanno destabilizzato i nostri fornitori, impattando direttamente le forniture, la produzione e la ricerca. Le catene di approvvigionamento sono state duramente colpite nel 2022 e restano sotto una significativa pressione». Dassault precisa anche di avere fatto 1.500 assunzioni nel 2022, «con un continuo aumento di donne», in «un mercato del lavoro particolarmente teso». Sul fronte della guidance per il 2023, il gruppo precisa che è prevista la consegna di 15 Rafale e di 35 Falcon e le vendite son attese in calo. Il primo degli obiettivi del gruppo è quello di «garantire la catena degli approvvigionamenti».
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