di Simone Filippetti
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Il Camparino da Milano fa il bis a Londra. Lo storico locale di aperitivi di Milano, dentro la Galleria Vittorio Emanuele (riaperto pochi anni fa dopo sedici anni di assenza) sbarca a Londra. La Campari, multinazionale italiana degli alcolici (proprietaria dell’Aperol Spritz e del Cinzano), lancia in grande stile la moda dell’aperitivo milanese nella capitale inglese, dove peraltro la moda della bibita pre-cena ha preso piede già da tempo. Ora però, l’abitudine diventa in qualche modo ufficiale (anche se per un periodo limitato).
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Ospitato dentro al Baglioni Hotel, nel cuore di Kensington, proprio davanti a Hyde Park e alla residenza del principe William, il Camparino Londra è il primo locale fuori d’Italia e il primo all’estero del gruppo Campari: si tratta di un allestimento di 3 settimane, fino al 24 ottobre. È una mossa in controtrendenza, che smentisce il luogo comune di una Londra in declino a causa della Brexit. La capitale inglese rimane la città più vivace d’Europa e un polo di attrazione per gli investimenti.
L’inaugurazione del Camparino avviene in occasione del “London Cocktail Month”, il mese dei cocktail, che però coincide anche con il fine settimane di Frieze, la più grande fiera d’arte al mondo (sponsorizzata da Deutsche Bank). Quotata alla Borsa di Milano, la Davide Campari, di proprietà della famiglia Garavoglia, ha superato quota 1miliardo di euro di fatturato, nel primo semestre del 2021. In 20 anni di quotazione a Piazza Affari, il titolo Campari ha aumentato di 15 volte la propria capitalizzazione (oggi 13 miliardi di euro).
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