di Matteo Meneghello
Siderweb: rendere ancora più 'green' la filiera dell'acciaio
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Seconda, rilevante, commessa green in Russia nel giro di pochi giorni per il gruppo Danieli, che conferma una buona impostazione nella pipeline di acquisizioni ordini per l’esercizio in corso e rafforza il proprio ruolo nella fornitura di tecnologie destinate a governare la transizione verso la decarbonizzazione sul mercato siderurgico mondiale. Il gruppo friulano ha firmato con il gruppo Magnitogorsk Iron&Steel Works (Mmk) un ordine da circa 120 milioni di euro per la fornitura di tecnologie per l’installazione di quattro nuovi forni di riscaldo. Il primo impianto sarà avviato nel 2023, il quarto nel 2026. Verranno installati bruciatori di nuova generazione che permetteranno una significativa riduzione di ossido di azoto in atmosfera.
Questa commessa segue l’accordo con Balakovo, ufficializzato martedì scorso, legato alla fornitura di un minimill completo di ultima generazione per acciaio «verde», con un progetto del valore di circa 250 milioni di euro. Si tratta, nei dettagli, di un’innovativa acciaieria con colata continua da 1,46 milioni di tonnellate all’anno per la produzione di billette, blumi, minibramme e grezzi per profilati. A questa si affianca un laminatoio a basse emissioni per rotaie e profilati di medie e grandi dimensioni da un milione di tonnellate all’anno; il forno di riscaldo, in particolare, è stato sviluppato sulla base di una concezione orientata al futuro, già progettato per funzionare con un mix di gas naturale e idrogeno.
Russia a parte, a dicembre il gruppo aveva invece siglato un ordine da 200 milioni di dollari con la canadese Algoma Steel, per sostituire gli altiforni con due forni elettrici da 250mila tonnellate con tecnologia proprietaria Digimelter, alimentabile anche con rinnovabili; si tratta di una delle prime iniziative nel mondo in grado di realizzare la transizione in una sola fase. «L’acquisizione ordini dell’esercizio 2021/22 - ha commentato la società - si mantiene in linea con il budget prefissato». Gli ultimi progetti, in particolare, confermano la leadership «per impianti green a basse emissioni per modernizzare l’industria siderurgica, con un’importante riduzione delle emissioni CO2 medie per tonnellata prodotta d’acciaio».
Tornando a Mmk, Danieli lo scorso novembre aveva firmato, proprio con il gruppo russo, un Memorandum di intesa (Mou) quinquennale che documenta l’intenzione delle aziende di collaborare all’utilizzo di tecnologie di decarbonizzazione per ridurre e potenzialmente eliminare le emissioni di Co2. Il Mou rileva che «le parti sono interessate a identificare potenziali tecnologie, condurre ricerche e introdurre tecnologie di decarbonizzazione presso MMK, che aumenteranno le prestazioni economiche e miglioreranno la situazione ambientale grazie all’assenza o della riduzione delle emissioni».
Matteo Meneghello
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