di Silvia Pieraccini
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Pianoforte Holding va “oltre” il fashion e avvia il primo progetto di diversificazione scegliendo il settore food e una partnership prestigiosa come quella con Sophia Loren, che darà il nome alla nascente catena di ristoranti. Del resto la convinzione delle famiglie napoletane Cimmino e Carlino, che controllano Pianoforte Holding e i marchi Yamamay (homewear e intimo), Carpisa (valigie) e Jaked (costumi da bagno), è che la ripresa post-Covid sarà trainata proprio dal food.
Se finora la pandemia ha fatto slittare il progetto votato alla ristorazione adesso - complice il via libera governativo alle riaperture, seppur solo all'esterno, di bar e ristoranti nelle zone Gialle – è arrivato il momento dell'inaugurazione. Sarà lunedì 26 aprile a Firenze, nella centrale piazza della Repubblica, a due passi dal Duomo, dove è pronto il primo bar-ristorante-wine bar “Sophia Loren-Original italian food”: 1.500 metri quadrati un tempo occupati da Unicredit, distribuiti su tre livelli, con dieci vetrine che si affacciano sui portici, mai come oggi strategici perché, in questa prima fase, si potranno servire portate stellate e pizze napoletane solo nei 60 posti all'aperto (per i 270 coperti interni bisognerà aspettare il 1 giugno, secondo le previsioni dell'ultimo decreto legge).
Le pizze sono firmate da Francesco Martucci, miglior pizzaiolo d'Italia 2020 col locale ‘I Masanielli' di Caserta; la cucina è diretta da Gennarino Esposito, chef due stelle Michelin patron del ristorante Torre del Saracino a Vico Equense, mentre la pasticceria è affidata a Carmine di Donna. L'operazione fa capo alla società Dream Food, presieduta da Luciano Cimmino (presidente anche di Pianoforte Holding) che è il socio di maggioranza relativa col 40% ed è affiancato dalla famiglia Carlino (al 28%), con cui controlla anche Pianoforte Holding, e da un gruppo di imprenditori e professionisti (Sergio Ubaldo, Carlo Palmieri, Ivo Maria Redaelli, Nicola Giglio) e da una società finanziaria.
Con Sophia Loren è stato firmato un accordo milionario di licenza che prevede anche royalty sugli incassi. L'investimento di Dream Food per questo primo locale si avvicina a due milioni di euro. Il progetto prevede di costruire una catena internazionale, e infatti sono già in programma aperture a Milano e Napoli e poi all'estero (Dubai, Miami, Shanghai), dove il nome della Loren simbolo di eleganza e italianità si spera possa trainare il business. «Entrambi abbiamo Napoli nel cuore e vogliamo offrire un'esperienza di cucina italiana», dice Luciano Cimmino.
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