di Ivan Cimmarusti e Sara Monaci
(IMAGOECONOMICA)
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«Prevenire, accertare e contrastare il riciclaggio», attraverso un flusso sburocatizzato di informazioni finanziarie tra Stati della Ue. L’accesso a conti bancari e movimentazioni di denaro non sarà esclusivamente vincolato a istanze dell’autorità giudiziaria ma potrà avvenire in modo diretto tra forze di polizia valutaria europee.
Con l’introduzione del Dlgs 186, in vigore a partire da domani, il comandante del III Reparto operazioni del Comando generale della Guardia di finanza, Giuseppe Arbore, fa un punto sull’ampliamento del potere d’azione del Nucleo di polizia valutaria delle Fiamme gialle. All’analisi delle Sos (Segnalazioni per operazioni sospette), ora si aggiunge una più fluida cooperazione internazionale, che si affianca all’analisi pre-investigativa, alle ispezioni e alle informazioni raccolte nei procedimenti giudiziari.
Il provvedimento, che attua la direttiva Ue 2019/1153, di fatto alza il livello di contrasto ai traffici illeciti di capitali sporchi, provento anche e soprattutto dei reati di natura fiscale.
Il decreto legislativo «disciplina gli scambi informativi tra l’Unità di informazione finanziaria (Uif di Bankitalia, ndr), gli organi investigativi ed Europol, per consentire l’uso più esteso possibile delle informazioni e delle analisi finanziarie a supporto delle indagini», spiega il generale Arbore. In particolare, «l’articolo 6 del provvedimento dà attuazione alle previsioni dell’articolo 10 della direttiva Ue, concernente i rapporti tra autorità competenti di diversi Stati membri». In questo senso «è stato stabilito che il Nucleo speciale di polizia valutaria, unitamente alla Direzione investigativa antimafia, riscontri eventuali motivate richieste presentate da autorità competenti di altro Stato Ue, trasmettendo le informazioni finanziarie e le analisi finanziarie precedentemente ottenute dall’Uif, quando dette informazioni e analisi risultino necessarie per prevenire, accertare e contrastare il riciclaggio, reati presupposto associati e il finanziamento del terrorismo». Stessa cosa potrà fare il Valutario: «richiedere informazioni e analisi finanziarie alle autorità competenti di altri Stati membri».
Secondo il generale Arbore «si tratta di un flusso comunicativo che andrà a implementare le funzioni di raccordo informativo del reparto speciale della Guardia di finanza, ormai consolidate da tempo nel settore della prevenzione e del contrasto al riciclaggio in tutte le sue forme».
Il decreto legislativo, inoltre, prevede un nuovo impulso alla funzione dell’ente Antiriciclaggio di Bankitalia, diretto da Claudio Clemente. In casi urgenti ed eccezionali, infatti, potrà scambiare con le Fiu (Financial intelligence units) di altri Paesi informazioni finanziarie che poi, previo consenso della Fiu che li ha forniti, saranno trasmessi alla Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo e, per il tramite del Nucleo valutario della Guardia di finanza, al Comitato di analisi strategica antiterrorismo.
Il provvedimento prevede anche un potenziamento della cooperazione di polizia, attraverso la condivisione dei dati anche con la polizia di Stato e l’Arma dei carabinieri. «Si tratta di una condivisione – spiega il generale Arbore – in linea con quella già individuata in materia antiriciclaggio, a seguito della stipula del recente accordo trilaterale tra le tre forze di polizia del 3 dicembre scorso».
Il Dlgs 186/21
Il 29 novembre scorso è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il decreto legislativo 186, in recepimento e attuazione della direttiva Ue 2019/1153, recante misure per avevolare l’uso di informazioni finanziarie e di altro tipo, ai fini di prevenzione, accertamento e indagine o perseguimento di determinati reati. Il provvedimento disciplina gli scambi informativi tra l’Unità di informazione finanziaria di Bankitalia, gli organi investigativi ed Europol, per consentire l’uso più esteso possibile delle informazioni e delle analisi finanziarie a supporto delle indagini. La norma, in particolare, amplia il potere di azioni del Nucleo di polizia valutaria della Guardia di finanza
Ivan Cimmarusti
redattore
Sara Monaci
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