di Roberto Da Rin
I main speaker Romano Prodi, John Allen e Giulio Tremonti (Imagoeconomica)
3' di lettura
Una materia confinata all'attenzione di pochi esperti, i professori di qualche facoltà universitaria e quelli degli istituti di politica internazionale. La geopolitica pareva destinata a rimanere una disciplina elitaria, invece no, è approdata nei tg di prima serata, nei talk show e nelle conversazioni comuni.
La guerra russo-ucraina non ha solo accorciato la supply value chain, la catena internazionale del valore, ha rimodulato le idee e le teorie del commercio internazionale. L’opinione più diffusa è che sarebbe meglio non essere dipendenti da Paesi potenzialmente ostili. Un rischio da non correre.
Globalizzazione è diventato un termine “impopolare” che nessun politico si azzarda a proporre nei programmi elettorali e che i capitani di industria guardano con più cautela e scetticismo rispetto a dieci o a venti anni fa.
La pandemia prima e poi la guerra hanno scardinato la convinzione che il commercio internazionale senza confini e con pochi vincoli sia la strada maestra per aumentare la ricchezza e sconfiggere la povertà. Eppure la maggior parte degli esperti non decreta la morte della globalizzazione, piuttosto ne ipotizza un maquillage.
«Da sempre – spiega Paolo Magri, vice presidente esecutivo e direttore dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (Ispi), componente dell’advisory board che ha organizzato l’agenda del Festival di Trento - economia e politica internazionale sono strettamente interrelate con conflitti originati anche da motivazioni economiche ( il controllo delle risorse in primis ) e crisi economiche originate da conflitti e tensioni politiche (dalle carestie all’embargo petrolifero del 1973 )».
E poi ancora: «Il grano che in questi giorni non esce dai porti minati della guerra e il petrolio di Mosca che verrà bandito dall’Europa indignata dalla aggressione militare all’Ucraina ci ricordano prepotentemente questo stretto legame ribaltando uno degli assiomi della globalizzazione e dell’interdipendenza : “Dove passano le merci non passano gli eserciti”».
IL PROGRAMMA
L'Europa della difesa
Giampiero Massolo, Giuseppe De Bellis
Giovedi 2 giugno 2022
Il ruolo della cooperazione in un mondo che sta cambiando
Daria de Pretis, Maurizio Gardini, Franco Ianeselli, Dario Di Vico Giovedì 2 giugno 2022
Giovedì 2 giugno 2022
Rischio recessione per l'economia mondiale
Marcello Estevão, Giovanni Tria, Isabella Bufacchi
Giovedì 2 giugno 2022
Globalization and Chinese Economy
Li Baodong, Giovanni Tria, Gennaro Sangiuliano
Giovedì 2 giugno 2022
Democrazie sotto stress
Sergio Fabbrini, Alberto Orioli
Giovedì 2 giugno 2022
L’ordine globale non funziona più, come può cambiare
Angelo Federico Arcelli, Giorgio di Giorgio, Francesco Micheli, Arrigo Sadun, Dario Di Vico
Giovedi 2 giugno 2022
Cerimonia Inaugurale
Silvia Avallone, in dialogo con il Cardinale Gianfranco Ravasi
Giovedì 2 giugno 2022
Cina: il disordine del XXI secolo
Alberto Forchielli, Michele Geraci, Alec Ross, Giorgio Prodi, Riccardo Barlaam
Venerdì 3 giugno 2022
Riforma del Patto di Stabilità e guerra in Ucraina
Cinzia Alcidi, Marco Buti, Giuseppe Di Taranto, Andrea Fracasso, Marcello Messori
Venerdì 3 giugno 2022
Catene di fornitura e logistica: impatto sulle imprese italiane
Enrica Baccini, Massimo Deandreis, Gregorio De Felice, Valeria Negri, Alessandro Terzulli, Giorgio Prodi, Emilio Rossi
Venerdì 3 giugno 2022
Geopolitica e costi della violenza contro le donne
Jacqui True, Adriana Castagnoli
Venerdì 3 giugno 2022
Rebuild: la Libia a partire dalla dimensione locale
Mattia Gottardi, Piero Mauro Zanin, Tamim Abdul Hafeez Al Na'as, Roberto Bongiorni
Venerdì 3 giugno 2022
Tra globalizzazione e deglobalizzazione
Giulio Tremonti, Paolo Magri
Venerdì 3 giugno 2022
L'Europa al bivio tra autonomia e atlantismo
Luciano Floridi, Alec Ross, Barbara Carfagna
Sabato 4 giugno 2022
La sfida dell'economia e il ruolo dell'Europa
Renato Brunetta, Ferruccio de Bortoli
Sabato 4 giugno 2022
Geopolitica e geoeconomia dopo la guerra in Ucraina
Romano Prodi, Paolo Magri, Lucia Annunziata
Sabato 4 giugno 2022
Dove stanno andando economia e politica mondiale
Massimo D'Alema, Paolo Magri
Domenica 5 giugno 2022
Impacts on the monetary system of the current crisis
Angelo Federico Arcelli, Gloria Bartoli, Dan Hamilton, Phil Midland, Alexander Privitera
Domenica 5 giugno 2022
L'Africa terreno di scontro tra le grandi potenze
Giulio Sapelli
Domenica 5 giugno
Libia, crocevia di tribù e petrolio
Pejman Abdolmohammadi, Nicola Pedde, Sissi Bellomo
Domenica 5 giugno
Il mondo dopo la crisi Ucraina
Dante Roscini, John R. Allen, Paolo Magri, Laura La Posta
Domenica 5 giugno
Dove va l'economia tra geopolitica, storia e cultura
Marco Tronchetti Provera, Maria Latella
Domenica 5 giugno
Per visualizzare questo contenutoapri la pagina su ilsole24ore.com
P.I. 00777910159 Dati societari
© Copyright Il Sole 24 Ore Tutti i diritti riservati
Per la tua pubblicità sul sito: 24 Ore System
Informativa sui cookie Privacy policy