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Guerra in Ucraina, Europa, Stati Uniti, Cina: la geopolitica al centro del Festival

di Roberto Da Rin

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I main speaker Romano Prodi, John Allen e Giulio Tremonti (Imagoeconomica)

I main speaker Romano Prodi, John Allen e Giulio Tremonti (Imagoeconomica)

La globalizzazione non è finita ma sarà rimodulata. Pandemia e conflitto hanno scardinato la convinzione che il commercio internazionale sia l’unica strada. Il futuro del multilateralismo nell’era della polarizzazione

24 maggio 2022
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3' di lettura

Una materia confinata all'attenzione di pochi esperti, i professori di qualche facoltà universitaria e quelli degli istituti di politica internazionale. La geopolitica pareva destinata a rimanere una disciplina elitaria, invece no, è approdata nei tg di prima serata, nei talk show e nelle conversazioni comuni.

La guerra russo-ucraina non ha solo accorciato la supply value chain, la catena internazionale del valore, ha rimodulato le idee e le teorie del commercio internazionale. L’opinione più diffusa è che sarebbe meglio non essere dipendenti da Paesi potenzialmente ostili. Un rischio da non correre.

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Globalizzazione è diventato un termine “impopolare” che nessun politico si azzarda a proporre nei programmi elettorali e che i capitani di industria guardano con più cautela e scetticismo rispetto a dieci o a venti anni fa.

La pandemia prima e poi la guerra hanno scardinato la convinzione che il commercio internazionale senza confini e con pochi vincoli sia la strada maestra per aumentare la ricchezza e sconfiggere la povertà. Eppure la maggior parte degli esperti non decreta la morte della globalizzazione, piuttosto ne ipotizza un maquillage.

«Da sempre – spiega Paolo Magri, vice presidente esecutivo e direttore dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (Ispi), componente dell’advisory board che ha organizzato l’agenda del Festival di Trento - economia e politica internazionale sono strettamente interrelate con conflitti originati anche da motivazioni economiche ( il controllo delle risorse in primis ) e crisi economiche originate da conflitti e tensioni politiche (dalle carestie all’embargo petrolifero del 1973 )».

E poi ancora: «Il grano che in questi giorni non esce dai porti minati della guerra e il petrolio di Mosca che verrà bandito dall’Europa indignata dalla aggressione militare all’Ucraina ci ricordano prepotentemente questo stretto legame ribaltando uno degli assiomi della globalizzazione e dell’interdipendenza : “Dove passano le merci non passano gli eserciti”».

IL PROGRAMMA

Difesa

L'Europa della difesa

Giampiero Massolo, Giuseppe De Bellis
Giovedi 2 giugno 2022

Cooperazione

Il ruolo della cooperazione in un mondo che sta cambiando

Daria de Pretis, Maurizio Gardini, Franco Ianeselli, Dario Di Vico Giovedì 2 giugno 2022
Giovedì 2 giugno 2022

Pericolo recessione

Rischio recessione per l'economia mondiale

Marcello Estevão, Giovanni Tria, Isabella Bufacchi
Giovedì 2 giugno 2022

Cina e globalizzazione

Globalization and Chinese Economy

Li Baodong, Giovanni Tria, Gennaro Sangiuliano
Giovedì 2 giugno 2022

Allarme instabilità

Democrazie sotto stress

Sergio Fabbrini, Alberto Orioli
Giovedì 2 giugno 2022

Ordine globale

L’ordine globale non funziona più, come può cambiare

Angelo Federico Arcelli, Giorgio di Giorgio, Francesco Micheli, Arrigo Sadun, Dario Di Vico
Giovedi 2 giugno 2022

L’inaugurazione

Cerimonia Inaugurale

Silvia Avallone, in dialogo con il Cardinale Gianfranco Ravasi
Giovedì 2 giugno 2022

Cina

Cina: il disordine del XXI secolo

Alberto Forchielli, Michele Geraci, Alec Ross, Giorgio Prodi, Riccardo Barlaam
Venerdì 3 giugno 2022

Macroeconomia

Riforma del Patto di Stabilità e guerra in Ucraina

Cinzia Alcidi, Marco Buti, Giuseppe Di Taranto, Andrea Fracasso, Marcello Messori
Venerdì 3 giugno 2022

Commercio

Catene di fornitura e logistica: impatto sulle imprese italiane

Enrica Baccini, Massimo Deandreis, Gregorio De Felice, Valeria Negri, Alessandro Terzulli, Giorgio Prodi, Emilio Rossi
Venerdì 3 giugno 2022

Donne e geopolitica

Geopolitica e costi della violenza contro le donne

Jacqui True, Adriana Castagnoli
Venerdì 3 giugno 2022

Libia e ricostruzione

Rebuild: la Libia a partire dalla dimensione locale

Mattia Gottardi, Piero Mauro Zanin, Tamim Abdul Hafeez Al Na'as, Roberto Bongiorni
Venerdì 3 giugno 2022

Nuovi scenari

Tra globalizzazione e deglobalizzazione

Giulio Tremonti, Paolo Magri
Venerdì 3 giugno 2022

Il bivio

L'Europa al bivio tra autonomia e atlantismo

Luciano Floridi, Alec Ross, Barbara Carfagna
Sabato 4 giugno 2022

Europa & economia

La sfida dell'economia e il ruolo dell'Europa

Renato Brunetta, Ferruccio de Bortoli
Sabato 4 giugno 2022

Geopolitica e geoeconomia dopo la guerra in Ucraina

Romano Prodi, Paolo Magri, Lucia Annunziata
Sabato 4 giugno 2022

L’incubo della guerra

Dove stanno andando economia e politica mondiale

Massimo D'Alema, Paolo Magri
Domenica 5 giugno 2022

Il dollaro e l’inflazione

Impacts on the monetary system of the current crisis

Angelo Federico Arcelli, Gloria Bartoli, Dan Hamilton, Phil Midland, Alexander Privitera
Domenica 5 giugno 2022

Africa, Europa e superpotenze

L'Africa terreno di scontro tra le grandi potenze

Giulio Sapelli
Domenica 5 giugno

L’oro nero

Libia, crocevia di tribù e petrolio

Pejman Abdolmohammadi, Nicola Pedde, Sissi Bellomo
Domenica 5 giugno

Il dopoguerra

Il mondo dopo la crisi Ucraina

Dante Roscini, John R. Allen, Paolo Magri, Laura La Posta
Domenica 5 giugno

Economia, storia e cultura

Dove va l'economia tra geopolitica, storia e cultura

Marco Tronchetti Provera, Maria Latella
Domenica 5 giugno

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