di Luca Bergamin
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Novembre, col buio della sera che arriva così presto e la nebbia che fa capolino d'improvviso, quando il primo freddo e l'umidità mettono già a dura prova la resistenza dei corpi, è il mese che invita a immergersi nel tepore di una spa o di un centro termale. Il bonus terme messo a disposizione dal Governo rappresenta, inoltre, un buon incentivo da sfruttare. Però non bisogna essere pigri, anche perché in questo percorso in dieci tappe tra i borghi italiani presso i quali si compiono queste esperienze di meritato relax, si possono anche visitare tante ricchezze paesaggistiche, storiche, archeologiche di un'Italia che sta riscoprendo il piacere dell'acqua calda.
Scendono dalle pendici del Monte Amiata e sono lente le acque che vanno ad alimentare le Terme di Saturnia. Impiegano addirittura quattro decenni per raggiungere la loro salubre meta. Siamo in provincia di Grosseto, nella Maremma dei butteri, dove la storia, la salute e lo sport vanno da sempre a braccetto. Presso la centenaria struttura termale si può anche giocare a golf, per poi andare a scoprire il borgo di Manciano e camminare nella stessa Saturnia sino alle Cascate dette del Mulino o del Gorello, spingersi sino alla necropoli etrusca del Puntone, dove sono stati ritrovati oggetti archeologici che la famiglia Ciacci riunì in una collezione ora visibile al Museo etrusco locale, insieme a vasi arrivati anche dai siti di Pitigliano, Sovana, Poggio Buco, l’alta valle dell’Albegna e del Fiora. A Poggio Murella si trova il Castellum Aquarum, una possente cisterna di epoca romana. Un'altra gita è quella che si può fare al paese medioevale di Montemerano per visitare la chiesa di San Giorgio, che tra le sue ricchezze di epoca rinascimentale annovera la quattrocentesca Madonna della Gattaiola. Al ritorno, si è attesi dalla cena al 1919 Restaurant o alla Trattoria La Stellata. Ma prima bisogna davvero immergersi ancora nella vasca all'aperto in una cortina di nebbia soffice e rigenerante www.termedisaturnia.it
Le Terme di Saturnia
I murales tatuano tutte le pareti della case di Dozza che si sviluppano intorno alla Rocca duecentesca. Per vederli si può raggiungere questo borgo dell'Appennino Tosco Romagnolo in sella a una bicicletta elettrica, partendo da Palazzo di Varignana. Questo resort si distende nella campagna a ridosso dei colli, a poca distanza da Bologna, e vanta un giardino e orto botanico caratterizzati da un infingardo labirinto. In questa elegante villa settecentesca tra gli uliveti, si possono compiere tante cerimonie di benessere che cacciano via lo stress nelle vasche della VarSana Spa dal design contemporaneo, e poi entrare in contatto con la leggenda di Claterna, la città nascosta e incantata che si trova sotto i campi della frazione Maggio di Ozzano dell'Emilia, a mezzo metro di profondità. Non lontano da qui, del resto, passava la Via Emilia e si sa che gli antichi romani non erano per nulla indifferenti al fascino e ai benefici delle acque. Sono stati già rinvenuti bellissimi mosaici e individuato quello che un tempo era l'anfiteatro. palazzodivarignana.com
Un Mosaico ritrovato a Claterna
Il piacere di scoprire l'isola di Capri quasi senza turisti è davvero incommensurabile. Prendere il caffè in Piazzetta, ammirare le vetrine delle rutilanti boutique isolane, scendere a piedi sino a godere di una prospettiva splendida sulla silhouette di Villa Malaparte, e poi concedersi il lusso di sfiorare i faraglioni senza altre barche intorno. Ma soprattutto in novembre si può avere quasi tutta per sé la piscina interna del Capri Tiberio Palace, seicento metri quadrati di puro relax all'insegna della filosofia zen che ammanta l'intero percorso Acque. Sottoporsi alla calura della sauna e del bagno turco qui è una piacevolezza. Certo, la tentazione di imitare gli isolani nelle giornate di sole pieno è forte, anche se non è per tutti fare il bagno a Marina Piccola, che è esposta a sud, in questa stagione. Meglio concedersi un lento giro dell'isola a bordo del gozzo Apreamare. capritiberiopalace.it
La spa interna del Tiberio Palace Hotel a Capri
San Foca e la marina di Melendugno hanno una scorza apparentemente selvaggia. Il Mare Adriatico adesso si rintana un po' dentro le grotte naturali dalle arcate in arenaria scolpite dal vento. Le falesie chiare sembrano fragili e bellissime, si può andare a piedi alla Grotta della Poesia, sporgersi sulla falesia che sovrasta la spiaggia catartica di Torre dell'Orso e, ancora, spingersi sugli orli delle lagune azzurro tra le guglie di S. Andrea e i Laghi Alimini, appena oltre le pinete frondose di Frassanito. Qualunque itinerario paesaggistico si scelga (l'Oasi delle Cesine coi suoi uccelli che planano sulle paludi è proprio vicina), storico (il Castello di Acaya nell'omonimo borgo racconta le avventurose vicende e dominazioni del Salento), gastronomico (mangiare il pesce a Otranto è un dovere del palato), non si sbaglia. E poi il tardi pomeriggio ci si rilassa nella piscina calda della Masseria Prosperi: Mercedes, la proprietaria, ha lunghi capelli biondi e sempre a piedi nudi alleva cavalli, asini, lasciandoli liberi nei prati della sua tenuta dall'architettura rural chic. Li si vedono brucare l'erba del prato direttamente dalla piscina. Antonio cucina il pesce fresco e i piatti contadini con bravura e allegria. Ogni elemento di arredo è perfettamente in sintonia con l'atmosfera familiare e garbata di questo luogo che sarebbe tanto piaciuto al romanziere Gerald Durrell. http://masseriaprosperi.it/
Il faro bianco è un totem di pietra tra l'oceano verde di ulivi e il mare azzurro di un Adriatico che a Torre Canne sembra sempre più cheto che altrove. Lo anno bene alla Masseria Canne Bianche, in cui questo periodo dell'anno è il più indicato per andare nella campagna e tra le dune del parco costiero a raccogliere timo, rosmarino, destinati, insieme alle olive, a essere impiegati nei trattamenti della spa che si distingue sia per la genuinità delle erbe che per la gentilezza del suo personale. Oltre a lasciare le impronte mattutine sull'arenile imperlato di migliaia di conchiglie, ci si può farsi dare la bicicletta per pedalare tra gli ulivi secolari, andare sulle tracce delle antiche strade romane, spingersi sino al dolmen arcaico di Montalbano. cannebianche.com
Percy Bysshe Shelley adorava a tal punto l'acqua di Lerici che decise di stabilirvisi insieme alla moglie Mary a Villa Magni, una dimora praticamente sull'acqua nel borgo di S. Terenzo. Quello tra Lerici e Porto Venere è chiamato il Golfo dei Poeti proprio perché ha ispirato tante liriche romantiche e soprattutto calamitò qui i talenti più espressivi dell'Ottocento. Quella stessa acqua risultò poi fatale a Shelley che perse la vita in mare: il corpo, in seguito al naufragio, fu ritrovato sulla spiaggia di Viareggio. Il suo spirito, così come quello di Lord Byron, che amava nuotare in compagnia dell'amico Percy, aleggia ancora in questa baia sulla quale si erge il castello conteso a lungo dalle repubbliche marinare di Genova e Pisa. I limoni profumano già adesso sulle colline di Tellaro, così come il mare spumeggia sotto Montemarcello. Al termine di una giornata all'insegna della poesia, dunque, viene spontaneo godersi il tepore della sauna finlandese dell'Hotel Shelley e Delle Palme. https://hotelshelley.it/.
Il Castello di Lerici
Tra poco cadrà la neve e tutto intorno lo scenario naturale diventerà candido e immacolato. Ora gli abeti fanno ancora da verde quinta ed è come se entrassero all'interno della spa portando con sé le meraviglie altissime della Val Rendena. Al Lefay Resort & Spa Dolomiti le guglie che punzecchiano il cielo sopra Madonna di Campiglio: è proprio un piccolo paradiso sia per chi aspetta la stagione dello sci, sia per chi vuole ancora camminare lungo i sentieri, abbracciare e annusare i tronchi, raccogliere qualche fungo, gustare i formaggi acquistati direttamente nelle baite dove vengono prodotti. Qui ci si rigenera davvero. La piscina interna è rivestita di tonalite, il granito chiaro esalta i riflessi cristallini dell'acqua e gli abeti si specchiano dando l'impressione ottica di nuotare dentro una foresta. Nella vasca esterna, il vapore trasmette calore al corpo e fa andare sin estasi la mente. dolomiti.lefayresorts.com
La sorgente scaturisce proprio nei pressi dell'Hotel Forestis, tra gli abeti rossi e bianchi del monte Plose, poco distante da quel sentiero delle erbe il cui attraversamento costituisce una delle tante esperienze naturali che scandiscono la settimana di ritiro e di pace che si vive sempre col bosco alle spalle e le Dolomiti davanti. In questo santuario del benessere, tale è la filosofia, a quota 18mila metri, si è invitati a scegliere con l'olfatto e il tatto il proprio legno naturale che poi detterà il rituale dei trattamenti. La piscina interna sfoggia un design minimalista che farà felice anche chi ama l'arte per i tanti volumi disposti nella libreria interna alla spa, e il gusto per il bello che prende forma nei lettini disposti come in delle teche di legno. Il silenzio ammanta questi luoghi anche all'esterno. Tra i sentieri che si possono percorrere, da soli o con gli operatori della spa, c'è la Via Crucis lungo la quale gli artisti locali hanno intagliato edicole religiose di pregevole fattura. (forestis.it)
La spa del Forestis
L'interior design della sauna e della piscina sono così attraenti che non si vorrebbe mai uscire mai da queste alcove, eppure dalla spa del Mandarin Oriental affacciato sul Lago di Como prima o poi è opportuno dileguarsi. Anche perché, oltre alla bellezza di questa elegante villa, è possibile fare esperienze novembrine romantiche come un giro in motoscafo al tramonto. Blevio, sulla sponda orientale del Lago di Como, alle pendici del Monte Boletto, è sempre stata amata dall'aristocrazia che ha lasciato tracce architettoniche importanti e intriganti, dalla bizzarra Villa Troubetzkoy alla dimora Mylius-Cademartori, insieme alla settecentesca Calvi-Talbot. Nelle stanze di Villa Belvedere detta anche Malpensata soggiornò Alessandro Manzoni, mentre Villa Ferranti o Roccabruna fu il teatro dell'amore tra la cantante lirica Giuditta Pasta e il compositore Vincenzo Bellini. Si può anche fare trekking salendo dalla frazione di Mezzovico fino alla cappella della Madonna. mandarinoriental.it/lake-como
Il Lago di Como
Nel colore del blu e nel segno del sale è la spa del San Michele di Sirolo. Ci troviamo nel Parco Nazionale del Conero, proprio sopra la spiaggia iconica di San Michele di Sirolo. Non ci può essere stress attraversando i borghi come ad esempio Numana, Osimo, Potenza Picena (a Villa Buonaccorsi nel giardino fa capolino persino il teatrino degli automi). Le essenze del parco intorno al resort danno il profumato benvenuto, mentre la vista sul mare riempie la mente di pensieri positivi. A piedi si raggiungono le spiagge di sabbia e ghiaia bianca, protette da chiare falesie, e orlate dalla macchia mediterranea come le meravigliose San Michele, quella dei Sassi Neri, la spiaggia delle Due Sorelle e dei Forni. Al ritorno dalle passeggiate, si è attesi dal centro benessere con i suoi trattamenti a base di rocce di cristallo di sale dell'Himalaya che rigenerano davvero il corpo. sanmichelesirolo.it
La spiaggia dei Sassi Ner sulla Riviera del Conero
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